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venerdì 22 settembre 2006

Pubblicità sul duomo di Milano


Dopo infinite discussioni e vinte le numerose e interessate resistenze, piazza Duomo di Milano è stata ripulita da tutte le insegne pubblicitarie che a cominciare dagli anni Cinquanta avevano trasformato quello spazio sobrio ed elegante in un luna park. L'altro giorno sono passato di lì e sono rimasto esterrefatto. Sulla facciata e su una parete laterale campeggiavano degli enormi tabelloni pubblicitari. Non era réclame su pellegrinaggi in Terrasanta o Lourdes, no, erano una banca, Banca Intesa, e una finanziara, Agos, che presta soldi a tassi altissimi. Le uniche, abnormi pubblicità erano queste qui. Non ho da fare commenti, fateli voi.

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Dopo l'11 settembre feci uscire una Gazzetta dove, in maniera provocatoria, affiancavo due immagini. Una era la pubblicità che la diffusissima rivista cattolica Famiglia Cristiana faceva in quei giorni sulle pareti delle grandi città (manifesti 6x3 metri) e sulle pagine dei giornali. Se qualcuno vuole vedere quel numero è qui (formato pdf, 172 Kb).

5 commenti:

  1. A differenza di Cormorano29 sono credente e cristiana. Ma ormai da parecchio tempo vivo la religione seguendo solo il Vangelo che, per conto mio, le gerarchie ecclesiatiche hanno di fatto ripudiato. Sono solo una cricca economica e di potere. Quando vedo cose come queste che Alberto ha pubblicato mi indigno, ma poi penso che Quello lassù prima o poi gliela farà pagare.

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  2. l'acquerello di folon sulla facciata è molto bello secondo me

    la pubblicità della carta di credito condivido è proprio bruttina

    ciao

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  3. Cara Cristina, qui non si parla della qualità delle pubblicità.
    Mi sembra che Alberto abbia puntualizzato due cose
    1) Tutta la pubblicità è stata tolta da piazza Duomo.
    2) L'unica rimasta è appiccicata al Duomo che oltre ad essere un luogo di culto è anche una costruzione conosciuta in tutto il mondo.
    La pubblicità, può essere bella o brutta ma si fa per guadagnare soldi.
    Cosa fece Gesù Cristo coi mercanti del tempio? Li cacciò via infuriato. E fu una delle poche volte che si infuriò.

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  4. Ve lo ricordate Paul Marcinkus , capo dello IOR, la banca del Vaticano, che fece fallire il Banco Ambrosiano per non aver restituito le migliaia di miliardi di lire che gli erano stati prestati? E tante famiglie furono spennate.
    Ve lo ricordate Calisto Tanzi della Parmalat, detto il vescovo, che andava tutte le mattine a messa? Anche lì in fumo i risparmi di chissà quante famiglie.
    Ve lo ricordate Antonio Fazio, governatore della Banca d'Italia, frequentatore assiduo di conventi e amicone dell'altro baciapile Gianpiero Fiorani e tutte le malefatte che hanno combinato?
    Ve lo ricordate Gianmario Roverario , soprannumerario dell'Opus Dei, trovato letteralmente a pezzi quest'estate per affari sporchi andati male?
    Questo è soltanto la punta dell'iceberg che viene alla luce. Se si sapesse veramente quello che combina la chiesa con i soldi ci sarebbe una rivolta di tutti i cattolici.
    Io sono un cristiano convinto.

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  5. https://www.facebook.com/photo.php?fbid=413538085459383&set=pcb.413541135459078&type=1&theater

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