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venerdì 29 dicembre 2006

Kidnapping in val Nervia

presepe con bambino rubato
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Si può sottrarre alle amorevoli cure dei genitori (?) un bimbo così tanto desiderato? E' successo a Dolceacqua (IM), nel presepe della chiesa di San Sebastiano. Che lo riportino nella culla già un po' cresciutello i Re Magi?

da LA STAMPA del 30 dicembre

Il cretino che rovina il Natale

La statuina del Bambin Gesù è stata rubata dal presepe della chiesa di San Sebastiano a Dolceacqua. La foto che immortala la scena del crimine, apparsa ieri sera su un sito internet [questo blog], riporta anche il pietoso cartello sistemato in parrocchia che, oltre a fare riferimento al settimo comandamento, ipotizza un pietoso «preso in prestito» e azzarda la speranza di una restituzione. Se già è oltraggioso e blasfemo rubare in una chiesa, è paradossale pensare che il pentimento possa portare alla ricomparsa di quella statuina che è il simbolo del Natale cattolico. La divina provvidenza proverà a metterci una pezza anche questa volta. E’ indubbio che la logica del cretino abbia prevalso. Ed è bene che quel cretino che ha rovinato il Natale di quel presepe di montagna lo sappia.Ma è importante anche che una mano gentile rimetta subito in quella culla il Bambin Gesù senza stare a filosofare se debba essere proprio «quel» Bambin Gesù. Quel simbolo deve essere rispettato. E’ il Natale di tutti. Dei cattolici. Dei bambini che hanno atteso l’arrivo la comparsa di quella statuina. Quella culla non deve rimanere vuota a lungo. Sarebbe come legittimare l’avvenuto «rapimento». Come ammettere a quel cretino che ci ha fatto male, a tutti. Invece no, ha fatto male solo a se stesso e neppure se ne rende conto. Il Natale non ce lo ha rovinato. E adesso aspettiamo i tre Re Magi.
Giulio Gavino


AGGIUNTA, 3 gennaio
Rispetto alla notizia del post succede di peggio nel paese dove sono nato e cresciuto e dove adesso mi trovo. A Isolabona (IM) nel pomeriggio di capodanno qualcuno ha sfasciato il presepe. Nel riquadro qui sotto il volantino che ho appeso nel paese
VANDALISMO
Quando me l'hanno detto sono rimasto male. Qualcuno aveva rovinato il presepe. Ora lo sapete tutti che non frequento la chiesa, ma alle tradizioni ci tengo, e quella del presepe fa parte di quelle cose che ci portiamo dietro da bambini. Non mi ha sfiorato il pensiero che fossero adulti, e ho pensato subito che a fare questa azione fossero dei ragazzini. Anch'io lo sono stato, e ne ho combinate come tutti, ma c'era un limite. E un rispetto. Il limite mi sembra ampiamente superato, e il rispetto chissà dove è andato a finire. I genitori dei figli che hanno combinato la “cosa” spero sapranno regolarsi.
Questo presepe che nasce ogni anno sempre diverso, con un lungo e appassionato lavoro di Marietto, ammirato da tutti quelli che vengono da fuori, molto probabilmente non si farà più.
A meno che i colpevoli non chiedano scusa.
Alberto

9 commenti:

  1. per quello che e' successo a Gesu' Bambino appena nato non ci sono parole se non di sdegno verso chiunque rubi qualcosa...vorrei invece sapere perche' puntando il mouse sulla foto esce la scritta "alluvione 1966"!!! Alberto svela l'arcano!

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  2. Adesso cosa vedi? Era sbagliato l'attributo "alt" del tag "img".

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  3. Dimenticavo, l'attributo "alt" serve per descrivere sommariamente la foto. Dovrebbe essere sempre presente ed è utile sia per chi naviga con browser testuali che per chi adopera gli screen reader come i non vedenti.

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  4. non saranno mica i soliti ingordi abituati a prendersi tutto ?
    speriamo in un 2007 migliore

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  5. Avverti quando lo trovano. E se fosse scappato lui, sapendo quello che lo aspetta?
    ciao, sandra

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  6. Ragazzate, spero sia solo una ragazzata.
    Ciao Al,
    Simona

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  7. Bravo Alberto adesso vedo la scritta "presepe con bambino rubato"...tutto a posto...tranne che per i ladri di Oggetti Sacri, che non sanno che il Castigo Divino li punira' per il loro atto!!

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  8. Di fronte ad una notizia così, è facile fare ironia o scadere in paternalismi. Vorrei evitare entrambi. Ma mi piacerebbe riflettere sui simboli. La statuina di quel bambino simboleggia - per chi crede - lo straordinario evento del Dio che si fa uomo; ma anche per chi non crede esso significa una tradizione che ha radici profonde nella nostra terra, in noi stessi. Chi ha rubato la statuina o ignora tutto questo oppure ha voluto profanare uno o entrambi questi significati. In tutti i casi è un segno dei tempi su cui riflettere. In un Natale caratterizzato ormai da Babbi Natali tutti uguali che assediano i nostri terrazzi. Segno dei tempi anche questo. A ciascuno scegliere i simboli che preferisce. "Nascesse oggi sarebbe in una barca di immigrati, gettato a mare insieme alla madre in vista della costa di Puglia o Calabria. Forse continua a nascere così e il 25 dicembre è solo il più famoso dei suoi compleanni. Dopo di lui nessuno è residente, ma tutti ospiti in attesa di un visto. Siamo noi, pasciuti di occidente, la colonna di stranieri in fila fuori all'ultimo sportello". (Riassunto dell'intruso, Erri De Luca in Nocciolo d'oliva). Buon Natale, in ritardo.

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  9. Non so se la statua trafugata abbia un valore economico, come opera d'arte. Ma se così fosse, si rientra nella "normalità", per quanto vergognosa. Ho letto su un giornale, diverso tempo fa, che "si pensa" che tutti i mesi, dal porto di Genova, parta per gli Stati Uniti un container pieno di opere d'arte rubate (sì, anche dalla chiese, o magari, come succedeva qualche decennio fa, "vendute" da parroci e vescovi...) in Italia. In un mondo che mercifica tutto, che tutto sacrifica al "libero mercato", cosa volete che sia mai, per certa gente, una tradizione, o anche una fede?
    Mi sembra chiaro, comunque, che, come ci sono prostitute perché ci sono clienti che le utilizzano, così ci sono furti di opere d'arte perchè ci sono persone (danarose) che comprano le opere d'arte rubate. Questo non giustifica certo chi si arricchisce con la prostituzione o col furto. Ma fa capire che il problema è più grosso.
    D'altronde, se si ritiene inevitabile che il cosiddetto Occidente si faccia fuori la gran parte delle risorse del pianeta, mentre il resto del mondo non ha spesso di che vivere, cosa si pretende?

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