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domenica 22 luglio 2007

Un nazista socio dell'Istituto per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea di Verona

Cito questa notizia apparsa ieri sul Manifesto

"Uno skinhead in doppiopetto e un'esponente di Alleanza nazionale entrano, in rappresentanza del Comune, nell'assemblea dei soci dell'Istituto per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea.

Non è una bufala, né tantomeno uno scherzo. Accade a Verona dove - da quando è stato eletto sindaco il leghista Flavio Tosi - si respira un pesante clima di intolleranza.

Andrea Miglioranzi, storico esponente del Veneto Fronte Skinhead e membro della band nazirock dei Gesta Bellica, eletto per la Fiamma Tricolore nella lista civica del sindaco, e Lucia Cametti, nazionalalleata, ex presidentessa di circoscrizione, sono i due nuovi acquisti dell'Istituto storico locale. Hanno già fatto la loro dichiarazione d'intenti: revisione storica e riabilitazione dei caduti della Repubblica di Salò."

Tutto l'articolo QUI e Qui un altro articolo.

Non faccio commenti, come non ne feci in questo post, se volete fateli voi.

7 commenti:

  1. Magari come consulenti possono assumere Pansa e Purina.

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  2. Senza voler mitizzare né assolutizzare nulla (basta aver letto Fenoglio per sapere che anche i partigiani erano uomini, non semidèi), e neppure mettere in dubbio la buona fede di nessuno (per carità, anche tra i fascisti ci sarà pur stato chi era convinto di difendere una giusta causa), bisogna ben dire che combattere per la libertà era e rimane diverso dal combattere a difesa di un regime che gestiva i campi di sterminio.
    Tra una valutazione obiettiva anche degli errori commessi ed il revisionismo (della storia, dei valori, ecc.) ce ne passa!
    Fra un po', magari, scopriremo che la vera resistenza l'hanno fatta i Repubblichini contro il "pericolo comunista". Con le nefandezze che è venuto affermando il neosindaco Tosi (democraticamente eletto dai cittadini, per carità, ma viene in mente la frase lapidaria del filosofo presocratico Biante: "la maggioranza degli uomini è cattiva") non ci sarebbe da meravigliarsene.
    Ma se la sinistra è talmente disfatta, imborghesita (ossia "con il gusto del potere e dei suoi lussi") e snaturata da far sì che la gente, per protesta, voti personaggi simili, allora siamo proprio alla frutta. Meglio, davvero, Sarkozy...

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  3. Difficile far commenti....
    Ha ragione Flaubert: tra un po' il revisionismo storico (già cominciato) ci farà credere cose incredibili..... e niente di meglio che cambiare o far cambiare la storia dal di dentro..... essere al posto giusto per far cambiare i libri...... Ecco!

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  4. Perchè non vi informate meglio sul presidente dei partigiani veronesi?Dovreste sapere che è un impostore ,uno che non ha mai fatto il partigiano e si è appropriato della storia di un partigiano vero,per iscriversi ed arrivare al potere.Se lui è il presidente...

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  5. Non sono di Verona, e non conosco il presidente dei partigiani. Ma se "si è appropriato della storia di un partigiano vero", vuol dire che comunque quell'altro le cose le ha fatte. Scriveva Tommaso Landolfi, a proposito di Giovanni XXIII: "Ma non si rendono conto che definirlo 'il papa buono' rimarca implicitamente l'iniquità del papato?". Lo stesso, al contrario qui: dire che il Veronese è un partigiano cattivo significa ammettere implicitamente che gli altri erano buoni. O no?

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  6. Michele Serra, domenica 22 luglio, ha scritto nella sua Amaca di Repubblica: “…il Comune di Verona, sotto la guida del sindaco leghista Flavio Tosi, ha nominato come suo rappresentante tra i soci dell’Istituto per la storia della Resistenza, oltre ad un esponente di Alleanza Nazionale, anche un naziskin, il signor Andrea Miglioranzi. Eletto nella lista civica del sindaco come esponente della Fiamma Tricolore, il signor Miglioranzi è stato autorevole membro della banda nazirock Gesta Bellica, che hanno dedicato una canzone entusiasta a Priebke. Ma il loro hit è un pezzo antisemita:”Tu ebreo maledetto che ti arricchisci sulla pelle degli altri… giudeo senza patria, trovarti è stata dura ma con i tuoi soldi non fai più paura”.
    Non c’è dubbio che questo nuovo socio dell’Istituto per la storia della Resistenza possa dare un vivace contributo dialettico. Come oggetto di studio: è la prima volta che un nazista in carne ed ossa si mette a disposizione degli studiosi. Quanto al sindaco Tosi è molto probabile che ignori del tutto che cosa vogliano dire strambe parole come”nazismo”, “resistenza”, “razzismo”, “democrazia”. Ma è stato eletto a larga maggioranza dai veronesi. Evidentemente, è l’espressione più compiuta di quella città. Una città che ha al governo un cantore del rastrellamento. Chissà gli altri”.

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