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lunedì 12 novembre 2007

Il paradosso della pigrizia

Spesso rimproveriamo gli altri per la lor pigrizia, perché noi stessi ne siamo colpevoli. Qualche giorno fa due giovani donne sedevano vicine lavorando a maglia, quando una dice all'altra: «Viene un freddo dannato da quella porta, sorella, tu che sei più vicina, chiudila per favore». L'altra, che era più giovane, si degnò di dare un'occhiata alla porta, ma rimase seduta e non disse nulla. La maggiore lo ripeté due o tre volte, e alla fine, poiché l'altra non rispondeva e non accennava a muoversi, si alzò e chiuse la porta. Tornando a sedere, lanciò alla più giovane un'occhiataccia, e disse: «Dio, sorella Betty, non vorrei essere pigra come te per tutto l'oro del mondo»; e lo disse con tanta forza da diventare rossa in volto. Riconosco che la più giovane avrebbe dovuto alzarsi, ma se la più grande non avesse dato tanto peso alla sua fatica, avrebbe chiuso lei stessa la porta, non appena le avesse dato fastidio il freddo, senza dire alcuna parola. Distava dalla porta solo un passo più della sorella, e quanto all'età non vi erano nemmeno undici mesi di differenza fra di loro, ed entrambe avevano meno di vent'anni. Ho pensato che fosse difficile stabilire chi delle due fosse la più pigra.
Bernard Mandeville La favola della api 1724.

Paradosso irrisolvibile sulla pigrizia oppure qualcuno sa dire quale delle due sorelle è la più pigra?

6 commenti:

  1. I più pigri sono sempre gli altri, perché è molto semplice guardare nell'orto del vicino e dimenticarci di soppesare il nostro operato

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  2. Sono tutte e due pigre alla stessa maniera.

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  3. Paradosso irrisolvibile

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  4. La più pigra è quella che non ha chiuso la porta, non perché non ha chiuso la porta ma perché non ha sprecato energie neppure per rispondere! L'altra è perfino diventata rossa in volto. Che faticaccia!!! :-) :-) :-)

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  5. Quella seduta!
    Cavolo il problema non l'ha sfiorata nemmeno...è così che si fa :)

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  6. ciao Ester! :-)
    bèh... mi fa piacere rileggerti/rincontrarti ....nel web2.0 :-)
    ti ricordi, non ti ricordi... vabbèh!
    giovanna
    ps. ciao Alberto... ho salutato "a casa tua" una mia conoscenza ! :-)

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