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sabato 12 aprile 2008

Bob Dylan, poeta

Questo sabato, come ogni tanto faccio, niente poesia, ma una notizia che con la poesia ha a che fare.

Il Pulitzer a Bob Dylan si spera cancelli un equivoco durato anche troppo. Quello di chiedersi se il cantautore sia un poeta d’alloro. Con Dylan sembrava ovvio domandarselo, le parole e i suoni delle sue canzoni costituiscono una lunga colonna sonora della Storia militare e sociale dei nostri anni. «Avevo cominciato dal niente», scrive Dylan nella autobiografia «Chronicles» (Feltrinelli). Un «niente» che andava a cercarsi Omero e Villon, il Modern Jazz Quartet e frasi di Malcolm X, con l’ingordigia che nel «niente» ci stanno storie e canzoni con la chitarra o la fisarmonica.

dal fulmine di Nico Orengo

[ *** ]

7 commenti:

  1. Speriamolo!

    Ho mantenuto la mia promessa:
    http://scientificando.splinder.com/post/16686501#comment

    E' in linea da qualche giorno.

    Ciao!

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  2. Al,
    a proposito di poesia, hai cambiato per caso l'immagine dell'intestazione del blog? o sono io la distrattona? :-) :-)
    comunque bella!
    e, Dylan... GRANDE!

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  3. annarita
    Grazie, ti ho risposto a casa tua. A domani.


    Giovanna
    Prima nell'header non c'era nessuna foto. Ciao.

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  4. i poeti laureati
    si muovono soltanto fra le piante
    dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.....
    nico orengo o bob dylan?

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  5. la poesia è eternamente bella, anche in versi cantati

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  6. Ricordo alcuni versi di Desolation Row che suonano così:
    They're spoonfeeding Casanova
    To get him to feel more assured
    Then they'll kill him with self-confidence
    After poisoning him with words
    (Stanno imboccando Casanova
    per farlo sentire più sicuro;
    poi lo uccideranno di autofiducia
    dopo averlo avvelenato di parole).
    Oppure, più sotto:
    And Ezra Pound and T. S. Eliot
    Fighting in the captain's tower
    While calypso singers laugh at them
    And fishermen hold flowers
    Between the windows of the sea
    Where lovely mermaids flow
    (Ed Ezra Pound e Thomas Eliot
    lottano nella torre del capitano
    mentre le cantatrici di calipso ridono di loro
    e i pescatori tengono fiori in mano
    fra le finestre del mare
    dove fluttuano amabili sirene...)
    Chi può negare che questa sia poesia?
    D'altronde, non dimentichiamoci che tutta la poesia melica greca (sia monodica che corale) era composta per essere cantata, non letta: così i testi di Saffo e di Alceo, di Pindaro e di Bacchilide... così per Alcmane, che aveva messo in parole il canto delle pernici. I primi poeti - grandissimi poeti, nessuno osa negarlo - sono stati dunque anche i primi cantautori... E che dire della poesia indiana (si pensi a Rabindranath Tagore, premio Nobel 1913), anch'essa composta per la musica?

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  7. Ci sono autori che riescono a creare una sinergia di musica e parole che tocca le vette più alte della bellezza: Bob Dylan è uno di questi. Onore al merito.

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