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lunedì 20 ottobre 2008

Brunetta, i pianisti e le impronte

pianisti al parlamento

Le notizie, si sa, hanno il fiato corto. Prima esplodono, poi si ammosciano e vatti a sapere come è andata a finire quella tale bomba che aveva fatto così tanto rumore. Prendiamo per esempio le famose impronte che Maroni voleva prendere ai bambini rom, le hanno poi prese o tutto si è fermato lì? Se qualcuno lo sa ce lo dica.

Ma mettiamo, com'è nelle nostre speranze, che quel progetto sia abortito, può essere però che un solerte dirigente del ministero degli Interni avesse ordinato, così tanto per portarsi avanti nel lavoro, un consistente numero di lettori di impronte digitali che adesso giacciono inutilizzati in qualche magazzino.

Io un uso per quegli aggeggi ce l'avrei e lo suggerisco al funambolico Brunetta che ha impugnato la scimitarra contro i fannulloni della pubblica amministrazione. «E i deputati lavativi?» gli è stato chiesto. Su questo punto il ministro ha un po' nicchiato adducendo vaghe difficoltà a controllarli. E no, caro Brunetta, un metodo ci sarebbe, almeno per quelli che si fanno sostituire da altri nelle votazioni al Parlamento, magari impegnati a godersi la vita con l'amante assunta come portaborse. Semplicissimo. Basta incastonare nei pulsanti delle votazioni i lettori di impronte di cui sopra, e il voto scatta solo se il dito che preme è proprio quello del proprietario dello scranno.

Ma forse quei lettori non sono stati comprati. E allora li possono comprare anche in tempi di ristrettezze come questi perché dopo un breve giro in rete mi sono reso conto che costano un'inezia. Se i pianisti vanno avanti a suonare vuol dire che quel concerto è gradito a tutti quei signori che siedono nell'emiciclo. Non ci contino più balle per favore.

14 commenti:

  1. ahimè, se mi permettete un paragone poco ortodosso ma efficace: le notizie sui giornali sono nient'altro che peti...
    Al momento l'effetto è notevole, ma dopo poco tempo tutto è irrimediabilmente disperso nell'aere. E nessuno ne parla più.

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  2. Beh' per fare quello che diri Alberto bisognerebbe che i parlamentari dessero le loro impronte digitali..... si mai che queste impronte possano venir trovate in casa di boss, tangenti et similia...

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  3. Ma questi pianisti non suonano valzer ma marce funebri

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  4. sarebbe bello se fossero dei comuni mortali anche loro, senatori e company... maloro...anche i loro stipendi non si ridimensionano mai

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  5. So che la raccolta dei dati anagrafici è andata avanti, se abbiano preso anche le impronte non saprei dirtelo, se ritrovo l'articolo che ne parlava te lo linko.

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  6. eppure tu non sai quante volte ci hanno fatto andare in aula a testare il sistema di voto elettronico, la nostra informatica le prova di tutte, ma i furbetti riescono sempre a suonare la musica che vogliono

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  7. Non sono granchè come pianisti ma a loro questa musica piace, eccome se piace.

    ...e se l'impronta non corrsiponde si taglia la falangetta.

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  8. Un requiem... in fondo chi piangerebbe questo governo defunto.
    Quello che proponi e' "troppo tecnologico" meglio spendere per lavagne interattive alle elementari...
    ciao

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  9. molto più semplice, le sedute vengono registrate, se qualcuno pianeggia, multa salata. ai recidivi, costa lo scranno.
    però non c'entra niente Brunetta, lo deve fare il Parlamento coi propri regolamenti.

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  10. ecco un ottimo uso per quei baracchini li, non sarebbe male, ma si sa che quando tocca a loro la titubanza aumenta

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  11. L'ho appena sentito a blob dire che il suo è l'unico e più grande partito operaio d'Italia: internatelo...

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  12. Sì, l'avevo sento ieri sera a Matrix, e ha inoltre detto che è rimasto socialista.

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  13. Brunetta tutte le volte che gli si chiede questo dice che chi si comporta male non verrà più eletto la prossima volta.. consociativismo bell'è buono...si dimentica che anche loro SONO DIPENDENTI STATALI e ..mazza che STIPENDIO!!!!!
    Vergogna!!

    Ciao sono Raimondo e t'invito a far parte della comunità del mio Blog Niente Barriere.
    Passa da me e spero che quello che troverai sia di tuo gradimento.
    Arrivederci a presto

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  14. e poi l'amante portborse ce l'hanno tutti, fatti servire da chi conosce un pò l'ambiente, promosse da dattilografe a dirigenti superiori quando non addirittura a direttori generali, con tanti incarichi, 24 ore al pugno e culi e tette di fuori...ma questo c'è sempre stato in tutti i governi,,,in tutti i gabinetti ( eil termine "gabinetto" mi sembra un nome più che appropriato)

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