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martedì 12 maggio 2009

Periodo di transizione

Da alcuni giorni sono in Liguria. Per svariati motivi l'accesso alla rete è solo un'ipotesi. Lascio che il flusso dei bit faccia il suo corso senza metterci mano, e non me ne dolgo.

Non guardo la TV né sento la radio. Solo qualche pagina di giornale, ogni tanto. Con gli amici discorsi di cose pratiche.

Vedo che un ministro arruffa le penne come un gallo perché le nostre navi militari armate fino ai denti hanno la meglio su carrette colme di gente in fuga disperata. Bel coraggio.

Bande di furbastri matricolati si danno da fare per uno scranno a Bruxelles. Le campagne le stanno pagando le multinazionali i cui interessi questi furbastri andranno a difendere.

Nelle liste elettorali dei Comuni vedo fascisti che si presentano con la sinistra e comunisti che si presentano con la destra. A sinistra poi liste contrapposte più nemiche che mai.

Giro un po' spaesato per la campagna alla ricerca del mio filo d'erba che non trovo. La fioritura di primavera ormai è andata e i colori di giugno sono di là da venire. Questo presente aleatorio è solo verde.

Il periodo è di transizione, non so nemmeno io da cosa a cosa, ma l'atmosfera mi sembra questa.

Nel pomeriggio riparto per Milano.

25 commenti:

  1. di questi tempi ci si sente spesso così

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  2. Stavo per dire che un piccolo periodo staccando la spina spesso fa bene, ma il commento di zefirina e' davvero illuminante.
    Ciao

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  3. Nelle liste elettorali comunali, qui è successa la stessa cosa o_O

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  4. Idem nel mio paese. Idem.

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  5. Nei piccoli Comuni le alleanze elettorali si fanno per "affinità famigliari" più che per idee politiche. Nel mio Comune, un paio di elezioni fa c'era stato un gruppo di rifondaroli che appoggiava un candidato leghista. Però ci si ricordava di certi "trascorsi" un po' boccacceschi (dieci e più anni prima) tra il candidato leghista (che a quel tempo non lo era ancora: né candidato e né leghista) e la figlia dei rifondaroli. Successivamente scappata di casa con un altro uomo tra gli insulti e le percosse dei rifondaroli medesimi, e poi tornata da prodiga, ecc. Insomma, per parafrasare Nuto Revelli, c'erano degli "anelli forti" che univano il tutto.
    Bisognerebbe, poi, staccare la spina davvero da questa Italietta. Però va detto che ce lo meritiamo proprio, questo stato di cose in cui il Berluscazzo la fa da padrone. Vent'anni or sono, c'erano già delle mamme che, se la figlia era un po' carente al liceo perché preferiva andare a spasso che studiare, invece di agire sulla figlia chiedevano l'intervento di un politico sulla scuola. E il bello era che certi politici (magari socialisti) questi clientes non li spedivano affatto a quel paese, ma si occupavano davvero del "problema". Magari trascurando per questo di occuparsi dei problemi veri, o di svolgere col necessario impegno il proprio incarico pubblico. Sento crescere in me un'indignazione retroattiva verso questi farabutti che ci hanno portato al punto in cui siamo che sputerei sulle loro tombe, non fossi animato, in fondo, da uno spirito caritatevole che certo non animava loro.
    Tanto ormai la frittata è fatta...

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  6. Qui da noi abbiamo un dirigente che continua a ripetere, ormai dal 1993: "Eh, ragazzi, è una fase di transizione...". Nulla di più definitivo del transitorio, insomma...

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  7. che bel post! Anch'io sento il bisogno di un po' di pausa di riflessione:
    con tutto quello che si sente in giro in fatto di politica mi sento un po'confusa...
    Come si fa ad inserire un link in una parola del post? Ci ho provato tante volte ma non ci riesco.

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  8. Avrei bisogno di un decennio (almeno) sabbatico.....

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  9. Poche frasi, ma molto efficaci: sento che le tue parole descrivono questo senso di smarrimento che ogni tanto prende anche me, quasi non si sapesse da dove cominciare per mettere le cose a posto.

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  10. Come ti riconosco, Alberto, in questo post...

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  11. E' una bella sensazione convididere impressioni simili, a un certo punto si sente il bisogno di estraniarsi un po', che poi vuol dire immergersi di più nella vita vera, si sente il richiamo.
    Buon viaggio ;)

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  12. Alle liste cerco di pensarci poco, ho dato una letta veloce e sono rimasto perplesso. Come e dove ci porterà la transizione...a giudicare dal vento che tira tendo a non pormi la domanda

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  13. in fase di transizione anche io... sarà la primavera. Un caro saluto Alberto!

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  14. Credo quasi in tutti i paesi dove ci sono le elezioni amministartive sia cosi anche dalle mie parti è così... che ci vuoi fare la gente abboccherà per l'ennesima volta.

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  15. lo chiamiamo "di transizione"?
    béh, posso unirmi.
    primavera, i tempi... mah!
    ciao, Al

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  16. Tu cerca, cerca, che mi hanno detto che chi cerca alla fine trova e voglio crederlo!?
    Un abbraccio e buon rientro.

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  17. sandro oddo13/5/09 19:05

    Caro Alberto, come ti capisco!
    In questo triste periodo "di transizione" non c'è nulla di meglio che isolarsi nella natura. Io, fortunato, ho potuto recarmi alle falde del monte Fronté, in un luogo d'incanto chiamato Ciotto delle Gioire, raggiunto a piedi, perché la strada è ancora innevata e colma di pietre, sassi, massi, ecc.
    Ho potuto così vedere due aquile, almeno cinquanta camosci, una marmotta (ma non dormono?), una vipera, una rateia e, dulcis in fundo, un camoscetto, che ho fotografato da meno di un metro. Non parliamo poi dei fiori: che spettacolo!
    Poi però sono dovuto tornare a casa...
    Per quanto riguarda le elezioni comunali, concordo: sono un affare di famiglia. Non vengono premiati i migliori, che in tal modo se ne vanno disgustati. Erano meglio le vecchie preferenze!
    Forza Alberto, la transizione transiterà...

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  18. Ciao, Al. Come mi riconosco nel tuo post! Periodo di transizione? Uhm! Da cosa si sa, ma a...cosa, è un interrogativo non facile!

    Baci.
    annarita

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  19. Come sempre sai''fotografare'' con immagini e parole gli stati d'animo di molti lettori;condivido e confermo,anche da me la lista di sinistra e' scomparsa ma anche quella di centrosinistra non esiste piu'c'e' poco da stare allegri...

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  20. Che confusione!!!
    Attento al bivio a non andare
    verso Rochetta!!!!!
    Salù

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  21. I periodi transitano, l'erba muore.

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  22. Cari amici e compagni, vi sento un po’ giù di corda, cosa succede?
    C’è un po’ di depressione in giro. Ehh si , i tempi cambiano.
    Non ci sono più i verdi di una volta, i compagni duri e puri, i protestatari, i buonisti della prima ora, i no global, i no tav, i no porto , i no tutto, ma dove siete finiti.
    Coraggio, non abbattetevi, argomenti per protestare ce ne sono ancora molti.
    Se vi posso aiutare, ci sono temi vecchi ma sempre validi come l’estinzione delle foche, il riscaldamento del pianeta, lo scioglimento dei ghiacciai, il buco dell’ozono, la salvaguardia delle posidonie e poi la difesa dei telefoni rosa, verde, blu, ecc … e ancora l’unicef, la fao, gli ogm , la lotta contro la globalizzazione, per la liberazione della donna, per i matrimoni dei gay, la lotta per la riforma della scuola ecc … ecc … Insomma argomenti ce ne sono che vi possono riunire e ritornare ai bei tempi.
    Voi che siete i detentori della verità, i difensori della libertà minacciata dell’incombente regime, che avete l’orgoglio di essere di sinistra (una volta l’orgoglio era di essere comunista ma si sa i tempi cambiano) che siete dalla parte degli oppressi, che siete per la società multirazziale e soprattutto siete i detentori del “politicamente corretto”, non dovete mollare.
    Se mollate, si sentirà la vostra mancanza.
    Se dicenti intellettuali che non hanno mai dubbi, che sono schierati politicamente ed eticamente, che hanno sempre dei nemici e che se non li hanno se li creano, che riescono anche a trasformare un qualsiasi fatto di cronaca in un pretesto per attaccare la controparte, che danno etichette denigratorie a tutti quelli che non la pensano come loro.
    Ma che razza di blog è questo nel quale siete sempre tutti d’accordo e vi date sempre tutti ragione scambiandovi continuamente dei complimenti .
    Molti post di questo blog sono di carattere politico, ma il tono e gli argomenti (anche se trattasi di fatti di cronaca) sono finalizzati a creare la massima indignazione e condanna dell’avversario politico.
    Ebbene io trovo che questo metodo sia fuori tempo e non renda più.
    Questo metodo andava bene negli anni cinquanta e sessanta, quando l’obbiettivo era quello di abbattere il sistema capitalistico, allora non c’erano scrupoli alla propaganda , si cercava di demonizzare l’avversario in tutti i modi e con tutti gli argomenti possibili e anche e soprattutto con le menzogne, la posta in gioco era alta , si trattava di instaurare il sistema comunista.
    Ora l’obbiettivo non è più quello e anche i metodi di contrapposizione politica non possono essere più quelli. Dare, come sovente avviene del razzista , fascista , nazista , xenofobo agli avversari politici, non rende più, se il tono è questo resterete sempre quattro gatti a darvi ragione tra di voi.
    La gente ora vuole cose concrete, la ideologia e la demagogia non fanno più presa.
    Vi suggerisco io un tema da discutere e che interessa la cittadinanza: è giusto che se uno non paga una multa, in certe circostanze gli mettono in vendita la casa?
    Cari intellettuali della sinistra, se volete fare qualche cosa di utile sviscerate questo problema e lasciate perdere tematiche ideologiche, inconsistenti e inconcludenti che poi vi fanno venire la depressione.
    Ciao a tutti
    El Togo

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  23. cavallo pazzo14/5/09 08:13

    Caro El Togo,
    la depressione viene a chi sente veramente i problemi. E' la sensibilità il vero problema degli intellettuali di sinistra. Chi non è sensibile non ha problemi e non può capire.

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  24. @El togo
    Il tuo problema è che, vivendo nell'universo ideologico del pensiero televisivo unico, ti meravigli dell'esistenza stessa di un pensiero differente. Anzi, non te ne sai dare pace, e finisci per attribuire a noi quello che ti riguarda: il conformismo ideologico.
    Per quanto riguarda poi quanti siamo e quanti siete, non mi pare il punto fondamentale: bisognerebbe entrare nel merito delle argomentazioni, ma questo capisco che sia per te una sfida eccessiva. Poi sai, i numeri cambiano, la gente può anche rinsavire sai? Un saluto!

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  25. perchè non prendi anche tu un barcone ed emigri?

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