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mercoledì 10 giugno 2009

L'Europa e il mondo

Gli USA con Obama hanno voluto riaprire il fortino in cui si erano asserragliati dopo l'attacco alle torri gemelle, e le recenti posizioni del Presidente verso il mondo mussulmano ne sono una palese dimostrazione. Una politica che guarda avanti e affronta con coraggio le sfide della Storia.

In India, la più grande democrazia del mondo e Paese in grande espansione, alle recenti elezioni ha vinto alla grande Sonia Gandhi del Partito del Congresso che si opponeva al nazionalismo indù, conservatore, rappresentato dal partito Bharatiya Janata.

In Europa, come sappiamo, c'è stata una virata a destra. Il Vecchio Continente ben si merita questo aggettivo perché della vecchiaia ha tutte le caratteristiche: visione ristretta e corta del futuro, paura del cambiamento e più in generale paure di ogni tipo su cui hanno fatto presa le propagande politiche, nostalgia di quando era il centro del mondo, e adesso non più, come nostalgia della giovinezza. E quando una nazione o un conglomerato di nazioni diventano nostalgici e guardano più dietro che avanti le giovani generazioni sono già fottute. Questa è la svolta a destra che va be oltre la sconfitta della sinistra e delle formazioni partitiche.

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10 commenti:

  1. Il quadro che ne esce da queste elezioni è sconfortante.
    Inutile nascondersi, per il centrosinistra è stata l'ennesima batosta.
    Che dopo UN ANNO e passa di governo Berlusconi il PD invece di guadagnare consensi ne perda è quasi grottesco. Più grottesco ancora è che più a sinistra a forza di dividersi stiano arrivando all'un percento...
    E per completare il discorso, come ha ben scritto tu, c'è il resto d'Europa che vira a destra.
    Strano.
    Quasi incompresibile per me.
    Eppure la politica di Obama, soprattutto il nuovo piglio in politica estera, qualcosa pensavo ci avrebbe insegnato.

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  2. Per me, si tratta di un declino generale che dalla rivoluzione francese ha portato alle democrazie parlamentari dei nostri paesi. Che negli USA Obama riesca davvero a invertire il trende avviato da Reagan e rivitalizzato da Bush, è tutto da dimostrare.
    La mia impressione insomma è che dalla crisi economica attuale, non solo si uscirà con un ordine mondiale differente, ma anche con una crisi interna a ciascun paese dagli sviluppi ancora da valutare. La questione ambientale, in tale contesto, dovrebbe acquistare una rilevanza ben maggiore di quella che gli viene attribuita.

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  3. L'Europa ora avrà i numeri politici per diventare una fortezza impenetrabile. Pare di essere in una fase di medioevo politico.

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  4. Ho sempre favoleggiato (e sottolineo favoleggiato) di due ipotetici blocchi mondiali contrapposti: Europa e USA, con Cina e Russia a fare il terzo incomodo. Lo pensavo negli anni '80.

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  5. Già, inquietante e incomprensibile la virata a destra dell'Europa.
    Perché quella italiana... un po' comprensibile lo è! :-( :-(
    Io faccio la nostalgica e ... proprio domani ricorre l'anniversario della scomparsa di un grande: Enrico Berlinguer.
    Altri tempi, altro spessore di uomini politici!
    g

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  6. in quanto esponente delle giovani generazioni ;) mi irrito un pochino di tutta questa operazione nostalgia europea. Dovevamo andare avanti, dovevamo riformare, dovevamo creare l'europa nuova e via dicendo. E invece è il caso di dire, e scusatemi il francesismo, sto cazzo...

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  7. La sensazione è comune. Io l'ho voluta riassumere come tetra Europa sotto un cielo svasticoidale. La storia insegna prima declino, poi caduta?
    Sussurri obliqui

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  8. Con la crisi del 29 l'America scelse il New Deal, l'Europa il fascismo.
    Adesso loro hanno Obama e noi di nuovo il fascismo.

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  9. Hai pienamente ragione. E' un'Europa vecchia e piena di contraddizioni.

    Oggi si riceve un Gheddafi con tutti gli onori...Phua!

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  10. c'è una virata a destra, è indiscutibile...questa cosa mi spaventa...

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