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martedì 12 gennaio 2010

Una marcia in più?

Penati, elezioni regionali

Chi si interessa delle miserie della politica italiana sa bene cosa sta succedendo all'interno della sinistra per scegliere i candidati alle prossime elezioni regionali. Soprattutto nel Lazio e in Puglia.

Qui in Lombardia la situazione è questa. La Regione è in pratica una roccaforte della destra, una roccaforte non stretta d'assedio, con a capo Formigoni e le truppe cammellate di Cl che imperversano in ogni campo. In primis la medicina privata con tutti i suoi ospedali convenzionati che rappresentano un impluvio sterminato di consensi.

A contrastare questa macchina da guerra vedo per tutta Milano una dispendiosa campagna elettorale messa in piedi dall'aspirante governatore del Pd Filippo Penati. Manifesti a tappeto, sia i 6x3 in superficie che quelli luminosi nelle stazioni della metropolitana.

Lo ricordo. Penati è capo della segreteria politica di Bersani ed è stato trombato alle ultime elezioni provinciali alle quali si era presentato come presidente uscente.

In quel frangente pubblicai questo suo manifesto stigmatizzando quel messaggio che esprimeva incauta sbruffonaggine. Qualcuno mi diede del gufo, visti i risultati.

Ora non so se chi ha curato la precedente campagna elettorale sia lo stesso di adesso, certo è che non mi sembra un mostro di creatività. Anzi, qui siamo al deserto totale che in quanto tale non ha prospettive di sorta.

Voglio vedere cosa possa fare una marcia in più, ammesso e per niente concesso, la si abbia, contro i carri armati di Formigoni.

E che qualcuno, anche questa volta, mi accusi di gufare?

Penati, elezioni regionali

Aggiunta
Ringrazio molto Portos che dalla foto del manifesto ha tratto una bella vignetta. La cosa che mi sembra straordinaria è che nella parte inferiore ha aggiunto un muro che è tale e quale come quello reale. Non è che Portos mi spia quando scatto le foto?

[clic sopra per ingrandire]
Penati, elezioni regionali, vignetta

17 commenti:

  1. in effetti, il manifesto è (ehm) penoso.

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  2. Io abito a Pavia, anche qui le strade sono tappezzate di questi meravigliosi manifesti. Siamo alla comicità involontaria.

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  3. Bisognerebbe fargli pagare una... penale!
    Mi viene in mente, così per assonanza, una litografia dell'amico Mario Fallini, fatta più o meno così:

    P E N O N E
    Pistoletto
    fallini

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  4. - Vinceremo!
    - Sì, e perde Romolo...

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  5. Mi fanno quasi tenerezza.
    Ho detto quasi.

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  6. La mancanza di alternative 'fresche' è quella che caratterizza tutta la politica e in particolar modo, il centro-sinistra. Credo che, nonostante il recente scandalo della giunta, Penati perderà.

    Per risponderti alla domanda ti posso dire: forse non gli arriverà nemmeno la proposta ma provare non costa.

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  7. Se metteva il nome sulla Retromarcia sarebbe stato più credibile :-D

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  8. A proposito di elezioni regionali in Puglia

    TUTTE le piste dell'inguacchio pugliese, come lo chiamano qui, per dire di un inciucio andato male, portano a lui, la volpe del Tavoliere, il leader Massimo. Magari capiva più di politica estera che non d'Italia e forse non ci libererà mai da Berlusconi. In compenso, nel far fuori chiunque gli possa fare ombra nel centrosinistra, D'Alema è sempre infallibile. Uno dopo l'altro, Prodi e Cofferati, Veltroni e Rutelli. Liquidata la pratica nazionale, è tornato nelle sue terre e in un mese ha schiantato i due miti locali, Michele Emiliano e Nichi Vendola. In cambio, s'intende, di un grande disegno. Il professor D'Alema aveva deciso che nel laboratorio pugliese dovesse nascere la nuova creatura del centrosinistra. Un mostro invincibile e un po' Frankenstein, con dieci partiti, una gamba di Casini qua, un braccio di Di Pietro là, un piede comunista e uno ex fascista, innestati sul corpaccione inerte del Pd. Ma il colpo di fulmine che doveva animarlo non è arrivato. Così l'inventore è ripartito sul destriero per Roma, lasciando il fido assistente Nicola Latorre a fronteggiare incendi e forconi. E l'incendio avanza, dilaga. "Al posto del nuovo centrosinistra allargato, si rischia di avere la spaccatura nel Pd, a Bari come a Roma", commentano allarmati i militanti. Di ora in ora s'incarognisce la battaglia fra i candidati, che alla fine potrebbero essere quattro. Due nel centrosinistra, Nichi Vendola e Francesco Boccia, e due a destra, Antonio Distaso, candidato ufficiale del Pdl, e la finiana Adriana Poli Bortone. "Di questo passo" è la sintesi dello scrittore Gianrico Carofiglio "le elezioni di marzo si presentano come un evento dadaista".

    continua
    http://www.repubblica.it/politica/2010/01/12/news/maltese_puglia-1913155/

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  9. In effetti nel PD non si sono mai distinti per essere dei fenomeni a livello sia di marketing che di campagne pubblicitarie e di propaganda elettorale.

    Almeno avessero candidati interessanti ma anche quelli sembrano latitare.

    Il manifesto é davvero ridicolo ma questo lo si vede tranquillamente senza bisogno di una riflessione particolarmente attenta.

    Ciao
    Daniele

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  10. Penati ce l'abbiamo, mancano i Lari!

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  11. fantastica quella della retromarci.. ma come vi vengono? Alberto qui in Piemonte solo cartelli del pdl, forse madame mercedes bresso è sicura di vincere quindi non investe. Mio Dio e se le venisse in mente qualcosa sulla marcia in più legato al suo nome? Il discorso in valle di susa, beh qui è tutta un'altra storia. Hasta la victoria, sempre! Minu versione no tav

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  12. Si, la Marcia FUNEBRE!

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  13. Intanto ti ringrazio per l'adesione al mio modesto blog, e ricambio con immenso piacere, vista la competenza con la quale sviluppi la tua discussione.
    Vado al post. Il problema della sinistra, credo - e lo dico da uomo di sinistra - è quello di non essera affatto antagonista. Lo fanno apposta. Non credo più a questa compagine D'Alemiana/Bersaniana. E lo dico con un dispiacere profondo. La mancanza di un programma da condividere con l'elettorato, che si discosti con fermezza dallo scempio di questo governo, non è una cosa che mi faccia andare in brodo di giuggiole.
    Per ciò ho deciso di non iscrivermi più al PD, ma di iscrivermi al Movimento a 5 telle.
    Per quanto riguarda il candidato Penati in quel di Milano, beh, già il cognome, è tutto un progamma...
    Vorrei essere rassicurato - fosse possibile! - sul fatto che, fuori dal palazzo, i vari schieramenti non siano pappa e ciccia. Come all'epoca che precedette tangentopoli.
    Ciao_
    Roby

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  14. Qui Tafazzi ha tolto la protezione e le bottigliate smbrano non sentirle più ... non capisco la strategia? (ma c'è?).

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  15. pizzarebbe13/1/10 06:50

    Dopo aver visto la sua faccia sui manifesti della precedente campagna, e tirato un sospiro di sollievo al pensiero che l'ha perduta, non ho bisogno di leggerne le parole; ogni volta che vedo quei manifesti mi viene voglia di correggerne la grafica ed indicare la retromarcia, ma purtroppo non ne ho mai il tempo...

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  16. Penati è stato uno dei peggiori amministratori prodotti da centrosinistra. Dalla oscura vicenda dell'acquisto del 15% di Serravalle da Gavio a quasi il doppio del valore di stima, attraverso le cesioni ad ASAM e i conseguenti sperperi, via via con le poltrone ad amici di famiglia privi di titoli ed esperienza (per esempio Franco Maggi, dirigente della comunicazione a stipendio da nababbo), gadget di gomma a prezzo d'oro ("non faremo gadget!" proclamò in campagna elettorale), autopromozione milionaria a spese della collettività, consulenze d'oro, favori agli assessori compiacenti (il fidanzato della Benelli direttore di un oscuro museo di Cinisello a stipendio da top manager). Eccetera.

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  17. mi viene spontanea una osservazione da brava automobilista:
    dalla posizione folle alla prima c'è una marcia in più ma quanto si può camminare con la prima?
    Prima o poi si spegne il motore o lo spacchi.... ;o)

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