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venerdì 30 aprile 2010

Scajola, gli 80 assegni e l'impossibilità di smentire

Claudio Scajola

In questa vicenda mi sembra tutto così chiaro che c'è poco da discutere. Poi eventualmente ditemi che sbaglio.

Ci sono dunque questi ottanta assegni, per un totale di novecentomila euro, adoperati per la parte in nero del pagamento della casa di Scajola a Roma, provenienti dal costruttore Diego Anemone, oggi indagato per riciclaggio. Il ministro quindi dovrebbe spiegare a quale titolo quegli assegni erano nella sua disponibilità, e in base a quale norma gli è permesso evadere le tasse (pagamento in nero)

Scajola non ha potuto smentito niente. Ha soltanto abbaiato al complotto contro di lui. Ma è lì che sta il bello. Questo complotto sarebbe dovuto a qualche nemico politico che ha fornito ai giornali non notizie false ma notizie vere che andavano tenute nascoste. In pratica ha tirato fuori dall'armadio lo scheletro che Scajola vi nascondeva presumibilmente insieme ad altri, e quindi non può smentire proprio niente.

Quella poltrona di ministro dello Sviluppo Economico, con i miliardi da amministrare per le costruende centrali nucleari oltre a tutto il resto, fa gola, molta gola. Si mormora: «La Lega».

La foto che vedete l'ho già pubblicata e continuerò a pubblicarla. Ma forse ne avrei potuto scattare di migliori e anche più efficaci se quella domenica 7 luglio del 2002 fosse venuto nel mio paesello in Liguria dove era aspettato da tutti i vassalli, i valvassori e i valvassini per l'inaugurazione di una serie di statue, il più delle quali adesso già distrutte. Ma non venne, e sapete il perché? Era stato costretto il giovedì a dare le dimissioni da ministro dell'Interno dopo aver definito "rompicoglioni" Marco Biagi assassinato dalle Brigate Rosse.

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13 commenti:

  1. gian paolo30/4/10 22:09

    Ma questo qui mangia sempre?

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  2. Mangia, mangia e non solo fùgassui...

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  3. tradizione famigliare.....

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  4. Foto perfetta. Sembra un Cafonal di Umberto Pizzi da Zagarolo. Complimenti e buon Primo Maggio.

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  5. sviluppo economico, quello suo.
    di novecentomila euro.

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  6. Magari fosse solo lui a mangiare...
    Di esempi simili ne vedo sempre di più ovunque, dalla politica alla finanza senza distinzione di partito o nazione. Non c'è più nè etica nè vergogna...

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  7. E completamente folle e ridicola la scusante della ignoranza del vero prezzo della principesca casa romana di fronte al Colosseo con vista
    dei Fori di Traiano per l'irrisorio Prezzo di 600.000,00 € per 200
    mq, pari a € 3000(tremila/mq)!!
    Questa operazione sembra figlia,mutatis mutandis,di quella fatta da Berlusconi ai danni della Anna Maria Casati Stampa quando il lestofante palazzinaro di Arcore acquisto per 500 milioni di lire la Villa di Arcore con annessi e connessi,con l'aiuto del truffatore Previti tutore della ereditiera.
    Ritengo che sia stato proprio il cavaliere ad aver suggerito al suo caro ministro questa puttanata che non fa che aggiungere ulteriore fango all'azione delittuosa di Scajola.
    Io sono dell'avviso che per i 6 personaggi(Anemone,Zampolini,Scajola,
    Napoleone,Barbara e Beatrice Papa),sia subito eseguito un ordine di cattura per associazione a delinquere con finalità di frode fiscale,falso in atto pubblico,corruzione e quant'altro di civile e penale risulti commesso.
    Manette agli evasori,e poi si vedranno anche gli altri reati penali.
    Buona notte ai buoni e giusti,ma non ai fessi... Amen

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  8. @Paolo
    Grazie, ci avevo pensato anch'io, ma tu hai fatto i conti giusti. Non avevo pensato però all'associazione a delinquere.

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  9. Questi non si dimettono mai, neanche davanti a cose così eclatanti..

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  10. Hanno la faccia porca di mangiare a sbafo e di sputarci in faccia il loro potere di farlo.

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  11. Franco Frattini: "Scajola ha detto che ha la coscienza a posto, e io gli credo senza alcuna riserva". La colpa semmai è dei giornali: "Questi processi fatti sui mezzi di informazione sono contro lo stato di diritto e io, invece, sono per lo stato di diritto. Le notizie riservate non vanno sui giornali, i processi si fanno in tribunale". Solidale con il ministro ligure anche il titolare dell'Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi: " "Credo alle sue parole, l'opposizione sta alzando un polverone in maniera del tutto strumentale".

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  12. La Lega alla porta: questo mi preoccupa.

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