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martedì 19 ottobre 2010

L'orecchia alle pagine di un libro

Ma intanto il fatto è accaduto. Non previsto e non in sintonia con l'occasione, l'indefinito si è fatto carne, la carne voglia, e la voglia azione. Un "fatto fatto" direbbe la 'Nita. Perché così si usa esprimere nella sua lingua, con la duplicazione, l'inconsueto e l'eccezionale.
Un fatto fatto.
Ho tolto gli occhiali, ho messo l'orecchia alla pagina e riposto il pesante volume di avventure che in quei giorni mi dava piacere, e ho allungato le mani. Mollemente. Qualcosa nel mio cuore prima ancora che altrove mi ha chiesto di farlo.

Maurizio Maggiani
Meccanica celeste
Feltrinelli


Del romanzo ho già parlato. E adesso, quando rivedo Maggiani, glielo chiedo. Se questo del fare le orecchie alle pagine dei libri per tenere il segno è una sua abitudine o ha appiccicato questa abitudine al suo personaggio.

Forse mi sarà capitato qualche rarissima volta da ragazzo, ma poi non più. Non faccio orecchie alle pagine, e per tenere il segno quando sono in giro può essere uno scontrino un biglietto una penna un pezzo di giornale ma orecchie mai. E non è che io tratti i libri come delle reliquie da prendere con i guanti. Non li maltratto ma nemmeno sono un maniaco come certi che foderano le copertine per non sporcarle.

Io i libri li presto anche volentieri. E certi non ritornano e non so nemmeno più in che mani siano finiti. I libri sono fatti per essere letti e se lo stesso volume ha più lettori ben venga.

Ma dicevo le orecchie mai. E voi?


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30 commenti:

  1. Praticamente sempre... Leggo parecchio, ho anche parecchi segnalibri, però fare l'orecchia alla pagina quando interrompo la lettura è il sistema che uso nel 90% dei casi. Un po' abitudine un po' perchè con i segnalibri ho sempre paura che cadano fuori come sposto il libro.

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  2. Mi piacerebbe dire "non ne ho bisogno" perchè ritrovo al volo il segno con la memoria dell'ultima frase letta, dell'ultimo fatto narrato, dell'ultimo dialogo.
    In realtà sono pieno di segnalibri, tanti quasi quanto i libri che ho in casa.
    Né orecchie, né sottolineature. Semmai tanti segnalibri e promemoria.
    Stefano

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  3. Ma no..."l'orecchia alla pagina" no!

    Mi è capitato di prestare dei libri
    (raramente e mal volentieri), ma alla precisa condizione che "l'orecchia alla pagina" non si fa', no no...

    ;-) Namastè

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  4. L'orecchia alla pagina temo che si metta a origliare, lì sul comodino, quello che viene detto in camera da letto, quindi la evito. Come la peste.

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  5. l'orecchia alla pagina mi fa terrore: io uso i segnalibri di cartoncino, ne ho una sfilza.
    e poi l'orecchia mi fa tornare in mente la mia maestra delle elementari, che diceva che le orecchie sono quelle degli asini :-)

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  6. Brrrr... il solo pensiero mi turba... :D

    Mai fatto orecchie a nessun libro. Qualche appunto a matita mi capita di prenderlo, però quasi sempre in fondo al libro con richiamo al numero della pagina, e se proprio devo sottolineare qualcosa lo faccio con un segno verticale laterale: considero il testo qualcosa di intoccabile. Ovviamente mi riferisco alla narrativa, su testi materia di studio è giusto sottolineare evidenziare ecc., a patto che il libro sia il PROPRIO (nel mio caso il libro è sempre mio, non concepisco il prenderli in prestito e poi separarsene, e se non ho i soldi preferisco, piuttosto, aspettare.)

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  7. Anch'io come te, Alberto, facevo le orecchie ai libri... poi ho smesso.
    I segnalibri li uso anche come "segnafrase", quando necessario. Così un certo spigolo del segnalibro lo posizione sulla frase dove ho interrotto la lettura.
    Io, però, a differenza di te, i libri li presto quando posso contare sulla restituzione. Mi è capitato di regalare un libro che avevo in due copie, ma mai quello che avevo letto, datato e firmato, perchè è un po' il mio vissuto. Come fosse una fotografia, lo custodisco gelosamente.

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  8. "Orecchia"...mai!!!
    Ho già detto sul tema, un libro prestato che non è tornato mi ha fatto alzare le barricate.
    Non li presto, non li copro con fodere e non li tratto come reliquie, ma loro da casa non escono, sono un caso?

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  9. Mai fatto! Come Web Runner, sono piena di segnalibri.
    E non presto i miei libri: ne sono gelosissima!

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  10. No no mai orecchie non ce la potre fare! Sto male solo a pensarci... anche io uso di tutto scontrini, bigliettini, post it piegati, cose che poi ritrovo dopo anni...
    un saluto

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  11. Orecchie mai, piuttosto il taglio delle mani. Appunti invece sempre, senza problemi e sempre a matita. Come segnalibri cartoline e biglietti del treno, che mi piace dimenticare e ritrovare anche dopo anni.
    Quanto al prestito, beh dipende dal prestatario. Ma regalo anche molti libri che ho già letto, oppure li "dimentico" in giro. Non si può conservare tutto.

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  12. Anh'io non ho mai fatto l'orecchi alle pagine di un libro.
    Adopero un bel segnalibro di pelle che mi ha regalato mio figlio oppure quello che molte volte lo trovo nel libro che sto leggendo.
    Certo non fodero le copertine ma nutro un gran rispetto per i libri tanto che quando li presto o li regalo dopo averli letti mi viene chiesto persino se anch'io li ho letti. Alcuni li ho persino venduti ad una libreria vicino casa che commercia soltanto in libri, dspense e riviste usati

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  13. No, le orecchie ai libri no; sottolineature e commenti, rigorosamente a matita, sì; il libro va rispettato, anche se non è un feticcio.
    E poi, come in diversi hanno già rilevato, è bello trovare dopo anni uno scontrino o un biglietto, e cercare di ricordare cosa è successo quel giorno...

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  14. Orecchie, sottolineature e commenti col pennarello!!!

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  15. ho sempre lo stesso segnalibro che passo da un libro all'altro. le orecchie non le sopporto e cerco di trasmettere il rispetto per il libro anche agli alunni. infatti all'inizio dell'anno scol. abbiamo costruito parecchi segnalibri col cartoncino proprio per evitare di fare altri segni!
    prestare i libri? sì ma trascrivo il nome di chi lo ha avuto su un'agenda... a quelli ricevuti metto un biglietto per ricordarmi del proprietario, colpa della memoria che incomincia a vacillare!

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  16. sarà il ricordo ancora vivo della mia severissima maestra elementare che, oltre ad impedirmi di usare la naturale mano sinistra costringendomi così a scrivere con la destra, imponeva l'uso di graffette agli angoli del quaderno per impedire le orecchie. Ai quaderni ora non presto più attenzione ma una pagina di libro piegata, anche solo in un angolo, mi fa rabbrividire. Fatico a usare la matita anche se poi mi faccio violenza. Il segnalibro...troppo spesso o troppo lungo o inadatto. Meglio ricercare ogni volta la pagina giusta, magari tornando un po' indietro. Così la storia si ricorda meglio.

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  17. anche a me, come a zio scriba, il pensiero turba...
    a volte uso dei segnalibri tipo scontrini, foto, biglietti, ma regolarmente le mie figlie li tolgono e io mi incavolo abbestia.

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  18. Come te, uguale uguale. Niente orecchie e pochi altri segni o appunti discreti a matita. Ma non a causa di un sacro timore reverenziale del Libro, piuttosto per una regola di buon comportamento nei confronti degli altri lettori: leggo in prevalenza libri presi in biblioteca, e se tutti dovessero fare orecchie, piegature e sottolineature la carta si sgretolerebbe in poco tempo. Però devo ammettere che mi piace quando trovo dei libri consumati e "contaminati", e posso seguire le tracce di vita che coloro che li hanno scelti hanno lasciato fra le pagine.

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  19. Io faccio l'orecchia alla pagina e sottolineo con l'evidenziatore giallo.Quante frustate?

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  20. Io uguale a C.e.g. No orecchie alle pagine, sottolineare a matita, se proprio non ho a disposizione un segnalibro, nella borsa trovo sempre un biglietto, un pezzo di carta, una foglia secca. Come ultima risorsa memorizzo il numero della pagina.
    Ciao Alberto. Sì, mi ricordo del filo d'erba, ma non farci aspettare troppo. :)

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  21. Capita che io li legga in un eterno replay, ossia per non metter orecchio nè segnalibri tengo a mente -grossomodo- dove abbia interrotto la lettura, per poi riprenderla da almeno tre pagine prima.

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  22. Mai mai e poi mai. Ed in assenza di segnalibro cerco di memorizzare il numero della pagina.
    Si, vabbe', 'na volta ce riuscivo...
    :-)

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  23. i libri nuovi adesso hanno quasi tutti una sovracopertina: uso il lato destro o il sinistro a seconda dello spessore delle pagine lette e di quelle rimanenti, ma in alternativa (per le edizioni vecchie o economiche) memorizzo il numero della pagina per associazione di idee...
    a me è capitato, chiedendo la restituzione di un libro prestato senza averlo ancora letto, di sentirmi rispondere che ce l'avevano ma non era mio (naturalmente non li ho fatti più amici)!

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  24. faccio le orecchie se il libro è mio e in genere è mio solo se mi piace un sacco.Ho qualche milione di segnalibri che perdo e ritrovo ma mai dentro a un libro.
    I miei libri più amati sono logori e pieni di orecchie.
    Sono una criminale lo so.
    Anche io presto volentieri,se non tornano ricompro ,ecco perchè ho 4 copie di Zia Giulia e lo scribacchino,e non vado oltre che tanto avendo due case riesco a spalmare le eccedenze.
    Maggiani,salutamelo che è troppo tenero,ciao

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  25. Le orecchie mi sembrano un po' delle cicatrici. Per un periodo ho usato un libro per raccogliere i segnalibri. Di tanto in tanto prendo un libro a caso, lo apro con gli occhi chiusi e ci infilo un segnalibro: dopo tre giorni vado a vedere cosa è successo.
    Adesso che sono anziano ritrovare senza aiuto il punto di interruzione della lettura è una sfida divertente, alla faccia dell'Alzheimer.

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  26. Anche io le facevo da piccolo, poi mi sono diventate antipatiche e sono passato ai più svariati segnalibri...

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  27. solo a quelli che mi capita di "presentare", giovane alberto.
    per esempio, a "meccanica celeste" le ho fatte...

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  28. No alle orecchie, no alla scrittura, no ai prestiti.
    Però, confesso, nella guida del telefono piego in verticale tutta la pagina delle località d'uso più corrente.
    Accelera la ricerca, senza dover seguire l'infinito ordine alfabetico.

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  29. Anche a me non piace fare le orecchie alla pagina. Non mi è mai piaciuto. E credo mai mi piacerà.

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  30. Solo su libri miei segno a matita il numero delle pagine più interessanti dove ho sottolineato o scritto note a margine. Orecchie per ritrovare l’ultima pagina letta, cartoline o foglietti per le pagine più belle.

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