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sabato 15 gennaio 2011

Patrizia Valduga

2.
"Tu mandali a dormire i tuoi pensieri,
devi ascoltare i sensi solamente;
sarà un combattimento di guerrieri:
combatterà il tuo corpo e non la mente."

8.
Ora lo sai: ho bisogno di parole.
Devi imparare a amarmi a modo mio.
È la mente malata che lo vuole:
parla, ti prego! parla, Cristoddio!

35.
Terra alla terra, vieni su di me:
voglio il tuo vomere nella mia terra,
fiorire ancora traboccando e
offrire il fiore a te, mio cielo in terra.

45.
Da nervi vene valvole ventricoli
da tendini da nervi e cartilagini
papille nervi costole clavicole...
In spasmi da ogni poro mi esce l'anima.

49.
Dal mio martirio viene questa pace,
questa pienezza dalla tua rapina...
A tutto ciò che non ha nome e tace
sento l'anima mia farsi vicina.

100.
"Vuoi che tutto finisca e niente duri?
che ognuno vada a fare i fatti suoi?
stacco il telefono, chiudo gli scuri:
e che la notte ricominci! Vuoi?"



da
Cento quartine e altre storie d'amore
Einaudi, 1997


Patrizia Valduga
Castelfranco Veneto 1953


5 commenti:

  1. Mi piace la Valduga. Così fisica e passionale/appassionata nelle sue poesie.

    Buon laboratorio Al. Raccontacelo poi. :)

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  2. Parlar chiaro e fare poesia: non è da tutti. Bellissime tutte ma in particolare la penultima!

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  3. Versi incisivi, forti e diretti. Belli.

    Grazie, Al.

    Buon w.e.
    annarita

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  4. quanto mi piace la mia omonima, ce l'ho questo libro di poesie sue

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