Scattata mezz'ora fa
Qualcuno si ricorderà dei pomodori che piantai l'anno scorso nel giardino di casa qui a Milano. Erano anche visibili dal satellite e produssero ottimi frutti. Ne parlai QUI. Quest'anno si replica, e magari anche con altri ortaggi.Adesso leggo sulle pagine locali dei giornali che è tutto un fiorire di iniziative orticole, da recuperi di piccoli terreni abbandonati a cassoni ripieni di terriccio su terrazzi condominiali e di bocciofile varie.
Poco fa vicino a casa ho fotografato questo cartello. E allora ripeto la domanda del titolo. Per moda o per necessità?
Aggiunta 10/5
Da domani, venerdì, fino a domenica, nei giardini Montanelli qui a Milano, la tre giorni di Orticola, grande mostra mercato nel verde di via Palestro, camminando tra le rose, profumi segreti, sfumature.
Tutte le informazioni sul sito orticola. org
Tags:
Voglio sperare che si stia diffondendo una cultura più "green". Chiaro che in un periodo in cui i costi della vita sono così alti, è normale che nasca anche un certo desiderio di autonomia dal punto di vista dei prodotti...
RispondiEliminaIn Inghilterra si fa già da un pezzo, si affitta una striscia di terra ciascuno e ci si sfama di ortaggi e frutta. Io non accontento, voglio un 3 ettari larghi :)
RispondiEliminaTi voglio vedere a zappare tre ettari.
EliminaCredo siano due i fattori che fanno dilagare la voglia di coltivare verdura (e frutta):
RispondiElimina1) voler mangiare più sano e naturale (e più buono)
2) voler risparmiare sulla spesa
Secondo me in generale la moda attinge dalla necessità. Mica è un caso se vanno di moda il decluttering, il downshifting eccetera.
RispondiEliminaHo sentito che qui è addirittura il Comune che cede piccoli pezzi di terreno da orto e a Pesaro è molto diffuso. Oltre alla moda ed alla necessità può esserci un sano piacere.
RispondiEliminaSecondo me, un po' tutti e due
RispondiEliminae anche bello vederli crescere i pomodori quando cominciano ad arrossire
RispondiEliminaSecondo me è più una "moda" ma sicuramente positiva ed anzi andrebbe stimolata.
RispondiEliminaAnch'io in terrazza ho 3 vasconi con 18 piantine di pomodoro. Questo è il terzo anno che li pianto ed oltre ad essere divertente mi fornisce ottimi pomodori che, essendo maturati sulla pianta, sono molto più gustosi di quelli acquistati al supermercato...
"essendo maturati sulla pianta".
EliminaProprio questo è il punto.
Per mia curiosità che varietà di pomodori metti?
Metto i pomodorini ciliegia e quelli ovalini... Sempre piccolini comunque perchè ho notato che rendono meglio in vaso e la produzione è lunga ed abbondante. Mentre i pomodori più grandi che avevo provato il primo anno non mi avevano dato chissà che risultati.
EliminaSia per moda che per necessità :-)
RispondiEliminacredo che sia per necessità, che ultimamente è diventata di moda!
RispondiEliminaio so che per affitto si può anche intendere che non devi poi per forza coltivartelo tu, qualcuno lo fa per te e tu ti prendi i frutti, un po' come una volta c'era la mezzadria,
RispondiEliminamara con i miei fratelli abbiamo un 4 ettari di terreno in umbria ma come dice Alberto a stargli dietro è una fatica, dato che siamo cittadini e non viviamo lì
p.s. non è proprio come giocare a farmville su faccialibro
per l'una e per l'altra - stiamo riscoprendo il ruolo dell'uomo nella natura - uno scambio reciproco e rispettoso e non solo uno sfruttamento esasperato, frutto di voglia di fragole a gennaio...la crisi obbliga ad una sosta per capire chi eravamo e verso dove vogliamo andare - speriamo che la lezione sia staat utile - ciao ciao
RispondiEliminaPer necessità...la terra è bassa!!! Non dimentichiamolo (anche quando si tratta di cassoni e contenitori vari).
RispondiEliminaBuona giornata
eh mi sa per necessità...
RispondiEliminaMah...che sia un po' l'una e un po' l'altra cosa?! Anche mio babbo, che coltivavo il suo "orto per anziani" nel quartiere dove abitava, diceva sempre che "la-tèra-l'è-bàsa".
RispondiEliminaè la decrescita felice cher Albert, l'idea dell'orto comunale è nata a Parma, credo, quella che oggi si sta diffondendo, l'orto condominiale ed a terrazzo, credo sia ancora un'altra cosa, una nuova esigenza, forse legata anche a mode green ma sicuramente anche alla saturazione di prodotti senza gusto e senza stagioni. il problema è che restano forse tre o quattro varietà di pomodori e comunque ibridi, il vero problema è la diversità e la produzione in semenzaio delle piantine, molti di questi new orti utilizzano piante innestate.. coltivare è qualcosa di profondo di epidermico e tu sai quanta fatica si nasconde dietro, non è semplice ma è un primo passo verso una maggiore consapevolezza e cultura delle produzioni agricole..
RispondiEliminaMaistretu
Cuore di bue e marmande, che sia necessità, moda o altro .... ben vengano.
RispondiEliminaPer il territorio, per la salute e .... daghe de magagliu u fa ben!!!!
"u ghe ne ci pochi che i san magagliae a reu..sensa lasciar de pear derer e taglie a duver, i pumatai i an besegnu de igna taglia faita a modo"..de raze de pumate u ghe ne era dee bele..anchei sulu ibridi.
RispondiEliminaMaistretu
Mi sono portato da Isola due vecchissimi magaglioeui e proprio oggi un vicino di casa mi ha messo i manici.
EliminaRiportati i magaglioeui a Isola
EliminaA Isola ne ho degli altri.
EliminaAnche nelle aiuole. Dappertutto. QUI una foto del grano seminato e poi cresciuto in piazza Duomo.
RispondiEliminaCredo sia "un po' e un po'"
RispondiEliminaMa resto dell'idea che se non conosci la terra non ti puoi improvvisare contadino.
A Torino ci sono orti anche nei polmoni verdi della città, ma a coltivarli sono sempre teste grigie tendenti al bianco.
Il palazzo in cui vivo da 25 anni è circondato da un grande giardino, soprattutto nella parte posteriore, in cui da anni fanno bella figura piante di rose, ortensie, qualche pino, qualche abete ed altre di cui non so dirti il nome. Ebbene per la prima volta il condominio ha deciso di "dotarci" anche di alcune piante di limoni, non solo, poche settimane fa io e la mia vicina di pianerottolo ci siamo armate di zappa e rastrello ed in un angolo del giardino abbiamo piantato del rosmarino , della salvia, del timo, della menta ed ovviamente del basilico. Ciò che ha stupito me stessa è che zappavo con un entusiamo che mai avrei creduto possibile e che da allora, io che non ho mai avuto il pollice verde, quotidianamente scendo a coccolare le varie piantine e, già che ci sono, passo in rassegna con l'innaffiatoio tutte le altre piante! Ora è tutto molto più rigoglioso ed io ho trovato un modo per vivere dei momenti di vero relax. Quindi per rispondere alla tua domanda, io non lo faccio per moda ma ciò che inizialmente era una piccola necessità ( dovevo elemosinare un po' di rosmarino fresco a chi lo aveva visto che dai fruttivendoli non lo trovo mai!)è ora diventato un piacevolissimo passatempo.
RispondiEliminaTutto ciò è molto bello, e speriamo che queste abitudini orticole si diffondano. Ci guadagna la salute, in ogni senso.
Eliminaavevo 5 anni quando mi regalò una magaglietta a due corni sottili..ma il magaglio doc era il peugeot a quattro corni 35/40 cm manico di frassino o castagno selvatico.. mio padre in primavera nella vigna scalzava le viti di rossese, (mio nonno usava anche un magaglio a due corni per questo lavoro) ad una profondità di circa 30 cm e con il coltello tagliava le barbe superficiali, poi giù di magaglio senza pausa caffè.. ora il suo magaglio è in cantina io ne uso uno consumato a quattro corni..a tera a le bassa..
RispondiEliminaMaistretu
Troppo presto te lo ha regalato infatti lo hai abbandonato per andar a guidar treni;)) Ciao Roberto.
EliminaA Isola c'è forse l'unico esemplare al mondo di un magaglio a cinque becchi. E sarebbe da scrivere la storia di una leggendaria gara di magaglio fra lisurenchi e bajocchi svoltasi a Bajardo.
EliminaPreferisco pensare che si tratti di recuperare il valore del coltivare che una moda o una necessità. Credo anche che più andremo avanti questa pratica sarà sempre più diffusa. Considero l'abbandono delle campagne un impoverimento della società, una società che ha abbandonato l'agricoltura lasciando chi ha scelto di vivere con essa allo sbando. Sono talmente fiduciosa per il futuro che mio figlio dal prossimo anno scolastico frequenterà un istituto tecnico per l'agricoltura a San Remo e la cosa che mi ha fatto più piacere è che lo ha scelto lui.
RispondiEliminaA Isola parecchi hanno frequentato quella scuola.
EliminaQuesta cosa di piantare nel giardino condominiale o pubblico frutta e ortaggi è fantastica :)
RispondiEliminaModa o necessita (propendo per la seconda), belle abitudini-iniziative!
RispondiEliminaSalute e gusto ci guadagnano sicuramente.
g
a me piace, quindi né per moda, né per necessità ;-D
RispondiEliminaIo non posso che approvare. Quello che non mi piace, almeno per ciò che riguarda il mondo del giardinaggio, che se vogliamo è affine, è la tendenza diffusa a credere che un insetto o una fogliolina malata, meritino una guerra chimica a oltranza.
RispondiEliminala guerra chimica è il frutto della cattiva alimentazione, avere prodotti fuori stagione ha di fatto rafforzato i parassiti, eliminato le diversità e azzerato l'idea del frutto maturato anche per soddisfare il mondo delgi insetti.. questo antropocentrismo esasperato ci ha di fatto avvelenato l'esistenza. si tratta di ripartire da altre contrade..
RispondiEliminaMaistretu
Immagino che andrai a Orticola e farai delle bellissime foto.
RispondiEliminaCi vado domani mattina. Ma non credo che pubblicherò qui delle foto. Forse le pubblicherò da altre parti.
EliminaAnche per attività didattica. I bambini hanno imparato divertendosi .
RispondiEliminaAnche per attività didattica. I bambini hanno imparato divertendosi.
RispondiElimina