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domenica 30 settembre 2012

Cartoline di Ornella



Non solo Bastian lo è stata, di parola voglio dire, anche Ornella. Che non ha voluto il mio indirizzo per niente, e così nel giro di questi ultimi  giorni mi sono arrivate due sue cartoline. Grazie grazie. E' roba questa fra blogger e blogger e lettori e lettrici di blog. Penso sia impensabile tra i frequentatori di Facebook e tanto meno di Twitter.

venerdì 28 settembre 2012

Mutande

mutande

Scattata mezz'ora fa

Meglio, se si può, finire la settimana con un sorriso. Per i commenti potrebbe bastare una parola, aggettivo o sostantivo che sia.

giovedì 27 settembre 2012

I Mille, ohibò rieccoli

garibaldi

Garibaldi in piazza Cairoli a Milano

Ci furono quelli della prima ora che sbarcarono a Marsala e sappiamo il casino che combinarono. Ci furono poi, ben più di mille, i partigiani delle brigate Garibaldi che combatterono il nazifascismo durante la Resistenza, che rappresentò una continuazione ideale del Risorgimento. Adesso di Mille, di nuovi Mille, sono spuntati questi qui.

Questi qui si riuniranno sabato prossimo per una cena all'Arezzo EquestrianCenter. Questi qui sono i protagonisti dell'Assemblea Costituente dei "Mille per l'Italia" voluta da Gianfranco Fini sponsor del "patriottismo riformatore".

L'Italia, patria di santi poeti navigatori, è sempre più misera. Da un bel dì i poeti e i navigatori se la sono squagliata, e in quanto ai santi è rimasto questo: Giuseppe Garibaldi, notissimo mangiapreti, che se fosse stato per lui avrebbe buttato il papa nel Tevere. Della serie, quando non c'è più religione, o se preferite, quando non si sa più a che santo votarsi.

lunedì 24 settembre 2012

I ladri della Regione Lazio e il Pd



Quando scoppiò lo scandalo dei soldi pubblici rubati alla Margherita, cioè a un partito morto e sepolto ma ancora vivo per succhiarci il sangue, Bersani se ne uscì con «Noi abbiamo i bilanci certificati» e lo ripeté come un mantra. Né a lui, né al suo cerchio, non magico ma sempre cerchio, sfiorò l'idea che l'indignazione di tanti non era causata tanto dalle ruberie di un Lusi, ma era provocata dall'esercito di sanguisughe che un referendum non era riuscito a neutralizzare, e che anzi erano diventate più numerose e più fameliche che mai.

Questa idea, quella che non ha sfiorato Bersani, non ha sfiorato nemmeno il capogruppo Pd alla Regione Lazio Esterino Montino. Nel 2011 questo gruppo di 14 consiglieri ha intascato poco più di due milioni, quindi oltre 142.000 euro a cranio, oltre naturalmente agli stipendi e a indennità varie. Ora il buon Esterino Montino dice che ha incaricato una società esterna, la Promogest, per la contabilità. Perché non rende pubblica la lista di quelle fatture a fugare così ogni dubbio?

Ma anche qui il punto non è come hanno speso i soldi, il punto è che questi soldi sono indecenti in tempi come questi e quando la presidenza del consiglio regionale ha deciso al di fuori di ogni legge di ricoprire tutti i consiglieri di questo denaro nessuno si è opposto. Nessuno.

Adesso che è scoppiato il bubbone Montino dichiara «È vero, quel denaro è troppo, abbiamo sbagliato a prenderlo e tutti siamo chiamati in causa». C'è voluto Fiorito per farvi aprire gli occhi?

Sia ben chiaro, non faccio di ogni erba un indistinto fascio, perché credo che all'interno del Pd non nuotino le bande di pescecani che si stanno azzannando dall'altra parte dopo le gozzoviglie sfrenate, ma sarebbe opportuno che questo partito avesse verso i soldi pubblici un approccio più spartano. E lo capisce adesso o non lo capisce più.

venerdì 21 settembre 2012

Sì, gli Ogm sono dei veleni



Immaginatevi una enorme distesa di terra a uso agricolo, chilometri e chilometri a perdita d'occhio. E adesso pensate che tutto questo terreno sia stato irrorato con efficaci e micidiali diserbanti per sterminare tutte le piante meno una. Questa è un Ogm non presente in natura, di proprietà esclusiva della multinazionale che l'ha creata e che quindi ne può disporre come vuole. La soluzione finale insomma dei viventi vegetali.

Ieri il settimanale francese Nouvel Observateur ha pubblicato uno studio sugli effetti spaventosi che il mais Ogm avrebbe sui topi da laboratorio. Duecento di questi sono stati nutriti per due anni con mais geneticamente modificato, l'Ogm NK 603. Il risultato è stata una vera strage. Tutti hanno sviluppato gravissime malattie entro il 13° mese: le femmine si sono ammalate di tumore mammario e i maschi invece sono stati colpiti al fegato e ai reni. Alla fine dell’esperimento nessun topo era più vivo.

Chissà cosa ne pensa il ministro dell'Ambiente Clini che si era dichiarato, come avevo riportato in questo post, favorevole a questi mostri di vegetali.

Ma aldilà delle considerazioni sulla salute della nostra specie, vi sembra giusto che vada avanti un sistema di produzione del cibo, e di gestione della terra, che stermina le piante ritenuti "inutili", la grande maggioranza, e sfregi in maniera irreparabile un habitat che è giunto fino a noi dopo un cammino di milioni d'anni minando la salute della Terra stessa?

mercoledì 19 settembre 2012

Rocco e gli altri



Nascere e crescere in un paesino ha i suoi bei vantaggi, soprattutto per quelli come me che, vele al vento, sono andati a vivere altrove. Quando ci ritorni ritrovi gli amici d'infanzia che lì hanno continuato a vivere, ma può anche capitare che, per pura combinazione, ti incontri con l'amico che non vedevi da tanto, anche lui andato ad abitare altrove, come Rocco della foto, e allora è un una gara di "ti ricordi quella volta che ...", che sono quasi sempre storie da ridere. Ma poi pian piano affiorano fatti più seri sopiti nella memoria dell'uno o dell'altro, e che a vicenda le due memorie innescano.

Ernest in questo post parlava dei ricordi legati a oggetti sepolti nei cassetti. Un amico come Rocco e altri sono cassetti di ricordi viventi.

Sto ripartendo per Milano.

lunedì 17 settembre 2012

Flessioni

Berlusconi si sta rimettendo in forma in vista delle elezioni politiche.
«Comincia la mattina facendo cento flessioni tenendosi su con le braccia» ha rivelato Mariarosaria Rossi, deputata Pdl e amica dell'ex premier.

Perché non fate anche voi così tanto per tenervi in forma? Buon inizio di settimana.

venerdì 14 settembre 2012

Renzi «Voglio anche i voti del centrodestra»

matteo renzi

Dichiarazione di ieri all'apertura della sua campagna per le primarie.

Ora Matteo Renzi è del Pd, e quindi è lecito pensare che questo partito non è (più) di sinistra? O non lo sarebbe (più) se vincesse Renzi? Oppure, come sostengono taluni, che destra e sinistra siano andate a farsi fottere. Ne è un esempio lampante, aggiungono a sostenere la loro tesi, il movimento dei grillini.

Grande confusione sotto il cielo, ma non come intendeva il grande timoniere.

mercoledì 12 settembre 2012

Le slot machine e il governo #2



Io, che nella mia voluta ingenuità avevo giocato al rialzo auspicando nell'altro post l'abolizione di tutta la pubblicità dei giochi d'azzardo, vedo adesso che il ministro della Salute Balduzzi è stato costretto a giocare al ribasso, basso basso.

Da quel decreto che tentava timidamente di mettere un leggero argine alle bische legalizzate e presentato ieri per la firma a Napolitano è sparito tutto, proprio tutto. Scompare il limite dei 200 metri di distanza da scuole, centri di aggregazioni giovani e anziani per la sale dove si gioca. Scompare il divieto di fare pubblicità in tv nella fascia protetta. Rovinatevi pure gente.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Catricalà avrebbe detto a chiare lettere «Ho sentito il Pdl, non spingiamoci troppo oltre altrimenti l'appoggio in Parlamento salta».

Avevo ipotizzato la giacchetta del ministro tirata da più parti. È bastata solo una tiratina del Pdl, così la mafia la camorra la 'ndrangheta non si sono nemmeno scomodate, solo qualche telefonatina ai loro parlamentari di riferimento.

Il ministro Balduzzi avesse un briciolo di dignità consegnerebbe a Monti senza indugio una bella lettera di dimissioni. Ma questi di adesso mi sembrano come quelli di prima.

martedì 11 settembre 2012

Fine ingloriosa dei lucchetti dell'amore


Roma, ponte Milvio - Rimozione dei lucchetti dell'amore, ieri

Quando due si amano pazzamente ne combinano di tutti i colori. Altrimenti che pazzia sarebbe. Poi quando la fiamma si spegne o si affievolisce e si guarda indietro ognuno ha la sua reazione. Può essere di allegra autoironia o di sofferta autocommiserazione.

Fra le cose meno pazze, direi quasi normale, c'era (c'è ancora?) il vezzo di incidere sul tronco di un albero cuori bersagliati dalla freccia di Cupido, con tanto di nomi e data.

Poi venne quella volpe di Federico Moccia, in combutta con tutti i ferramenta d'Italia, e niente fu più come prima. Ma le vicende umane hanno per loro natura una fine. E così ieri da ponte Milvio a Roma sono stati rimossi tutti i lucchetti che nel corso di questi anni gli innamorati pazzi (lo saranno ancora?) vi avevano incatenato con la speranza di incatenare le loro vite. In discarica? Da un rottamaio? Non si sa.

Facile che adesso esca un nuovo Moccia con una nuova furbata.

Lo so che ci sarebbero cose ben più serie e importanti di cui parlare. Lo so.



domenica 9 settembre 2012

Una blogger di parola


Quando l'altro giorno rientrando a casa ho trovato nella buca delle lettere questa cartolina confusa con l'altra corrispondenza quasi non mi ricordavo più. Ma poi dopo una sbirciata alla firma mi sono dato un colpo in fronte. Me l'aveva promessa in seguito a questo post e la promessa non è stata da marinaio. Grazie grazie e baci baci.

L'ha comprata, l'ha scritta, ha appiccicato (l'avrà leccato?) il francobollo, l'ha imbucata. E così di mano in mano, di postino in postino, di mezzo in mezzo, di stato in stato è arrivata fino a me. Forse qualcuno ricorda che in qualche post fa avevo parlato di atomi tattili di cui i bit impalpabili non sono che pallidi surrogati. Sono questi gli atomi, anche questi.

Io Bastian Cuntrari non so che faccia e voce abbia ma mi sono fatto un'idea, da come e cosa scrive, del suo carattere e inclinazioni. E un'ulteriore conferma mi viene dalla sua grafia (non è brutta per niente) che mi appare di una donna decisa e realista.

Non so voi, ma questa è l'unica cartolina delle vacanze che ho ricevuto.


venerdì 7 settembre 2012

Face-kini




Voi che siete appena ritornati dalle vacanze e vi guardate, specialmente le donne, la pelle brunita dal sole con compiacimento sappiate che non è così in tutto il mondo. Che l'abbronzatura, voglio dire, doni un tocco in più di bellezza al corpo.

Laggiù in Cina e in Giappone, per dire, è un pianeta capovolto rispetto a noi, e chi abbia poi ragione non è nemmeno da mettere in conto. In quei Paesi per essere belle le donne devono avere la pelle del viso chiarissima, ai confini del bianco. Non è una moda passeggera questa ma affonda in radici antichissime: ne sono un esempio le geishe che fanno coincidere la perfezione estetica con un viso coperto di candida biacca.

E dunque in questa torrida estate sono apparse sulle spiagge cinesi numerose bagnanti acconciate così, per fare barriera totale ai famigerati raggi ultravioletti. Face-kini lo hanno chiamato questo capo di abbigliamento, disponibile in varie taglie e fantasie assortite. A dir la verità l'articolo è sul mercato già da sette anni ma solo in questi mesi ha preso piede alla grande. Sarà forse l'effetto delle Pussy Riot (di cui parlai ben prima del clamoroso processo)? Che ne dite?

La domanda finale viene da sé. Ma che gusto c'è ad andare in spiaggia così?



mercoledì 5 settembre 2012

Le slot machine e il governo



Quando nel pieno dell'estate avevo sentito che il governo avrebbe proibito slot machine e videopocker distanti meno di cinquecento metri da scuole, luoghi di culto, ospedali, centri sociali, m'era venuta una genuina risata, e subito avevo pensato che il lucidissimo cervello del ministro tecnico Balduzzi si fosse un po' obnubilato per il caldo. In pratica con quel provvedimento tutte le macchinette mangiasoldi avrebbero potuto funzionare solo in lande desolate lontano dai polli da spennare.

Avevo ragione. Era il caldo. Infatti adesso che qualche arietta frescolina ha preso a svolazzare vedo che quella norma è stata buttata dalla finestra. In compenso un'altra, che sarà presentata oggi nel consiglio dei ministri, ha fatto capolino. Dice che la pubblicità di tutti i giochi d'azzardo «è vietata all'interno di programmi televisivi rivolti ai minori, nei venti minuti precedenti e successivi degli stessi e nell'intera fascia oraria dalle 16 alle 19.30».

Bravo ministro della Salute Balduzzi. Come se il vizio del gioco fosse cosa da bambini e non coinvolgesse invece le generazioni adulte. Famiglie si sono sfasciate, e altre si stanno sfasciando, perché uno dei due coniugi, o tutti e due, si giocavano fino all'ultima lira (scusate l'arcaismo) disponibile. E adesso nelle Asl vengono fuori gli psicologi specializzati in ludopatia. Più schizofrenici di così.

Lo sanno tutti che a questo rigoglioso fiume di denaro ciucciano lo Stato la mafia la camorra la 'ndràngheta le infinite bande di quartiere ormai multirazziali e buoni ultimi i gestori dei bar che ci guadagnano di più con la bisca legalizzata che con i caffè e gli aperitivi.

Vedo caro ministro tecnico Balduzzi che le stanno tirando la giacchetta tutti quelli che ho testé nominato. Lei non ha problemi di voti e dunque potrebbe avere un guizzo di coraggio, appena un guizzo. Vieti per cominciare tutta, ma proprio tutta, la pubblicità infame pagata anche da qualcuno con il ricavato degli orecchini della nonna venduti a un "Compro oro". Un primo piccolo passo. Come lo fu per il fumo.

lunedì 3 settembre 2012

Carlo Maria Martini


Milano. In coda davanti al duomo per rendere omaggio alla salma del cardinale Carlo Maria Martini
Scattate ieri mattina


Ripubblico tale e quale questo post del giugno 2008

Vanità, invidia e calunnie, vizi capitali della Chiesa
Quando uno arriva a una certa età e si è buttato ormai alle spalle la carriera dovrebbe essere più libero di parlare e dire quello che veramente pensa. Non è così per gli uomini di potere che avendo mentito per tutta la vita rimane loro il vizio anche a un passo dalla tomba. Ci sono le eccezioni e Carlo Maria Martini, cardinale, è una di queste. A dir la verità non le mandava a dire nemmeno quando era arcivescovo di Milano. Mi ricordo i visi ingrugniti dei dirigenti di Comunione e Liberazione, Roberto Formigoni in testa, a cui Martini negava pubblicamente qualunque favore per i loro numerosi affari, e mi ricordo anche i politici delusi da un prelato così poco, anzi per niente, propenso a mischiare le cose di Cesare con quelle di Dio. Riporto alcuni passi che il cardinale ha pronunciato commentando i brani della lettera di San Paolo ai Romani dove si parla del peccato durante gli esercizi spirituali a Galloro vicino ad Ariccia.

Tutti questi peccati, nessuno escluso, sono stati commessi nella storia del mondo, ma non solo. Da laici, ma anche da preti, da suore, da religiosi, da cardinali, da vescovi, e anche da papi. Tutti.

E poi c'è anche l'inganno che per me è anche fingere una religione che non c'è. Fare le cose come se si fosse perfettamente osservanti ma senza nessuna interiorità.

Il vizio clericale per eccellenza: l'invidia. Ci sono persone logorate dall'invidia che dicono "Che cosa ho fatto io di male perché il tale fosse nominato vescovo e io no".

Devo dirvi anche della calunnia: beate quelle diocesi dove non esistono lettere anonime. Quando io ero arcivescovo davo il mandato di distruggerle. Ma ci sono intere diocesi rovinate dalle lettere anonime, magari scritte da Roma.

Ci piace più l'applauso del fischio, l'accoglienza della resistenza. E potrei aggiungere che grande è la vanità della Chiesa. Grande. Si mostra negli abiti. Un tempo i cardinali avevano sei metri di coda di seta. Ma continuamente la chiesa si spoglia e si riveste di ornamenti inutili. Ha questa tendenza alla vanteria.

Anche nella Curia romana ciascuno vuole essere di più. Ne viene una certa inconscia censura nelle parole. Certe cose non si dicono perché si sa che bloccano la carriera. Questo è un male gravissimo della Chiesa, soprattutto in quella ordinata secondo gerarchie perché ci impedisce di dire la verità. Si cerca di dire ciò che piace ai superiori, si cerca di agire secondo quello che si immagina sia il loro desiderio.

Ci sono vescovi che non parlano perché sanno che non saranno promossi a sede maggiore. Alcuni che non parlano per non bloccare la propria candidatura al cardinalato.


Bel quadretto, pennello di cardinale.