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giovedì 26 giugno 2014

Il telefonino fa parte del corpo


«Un marziano sbarcato sulla Terra potrebbe pensare che il telefonino è un pezzo importante dell'anatomia umana». Sembra una facile battuta, ma non lo è per niente. È invece il dispositivo di una storica sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti d'America. John Roberts, chief justice, presidente dei giudici costituzionali aggiunge «Ormai il 90 per cento degli americani ne possiede uno, contengono una trascrizione digitale di ogni aspetto delle loro vite, dai più banali ai più intimi, sono una parte pervasiva e onnipresente della vita quotidiana».

E perciò stop alla perquisizione dei telefonini anche in caso di arresto. La polizia deve chiedere un mandato giudiziario ad hoc.

Il cellulare fa parte del mio corpo? Adesso che ci penso, se esco di casa e lo dimentico, sento che mi manca qualcosa. Non una mano o un piede ma per cominciare l'orologio, e poi tutto il resto. A quando la SIM sotto la pelle del tricipite, così che questo benedetto aggeggio proprio del nostro corpo in senso letterale farà parte?


12 commenti:

  1. Sia benedetto il telefonino, che io ho sempre usato esclusivamente per fare o ricevere chiamate.
    Cristiana

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  2. Vedo che il mio commento è stato subito pubblicato. Come funziona il tu controllo? Ne avrei bisogno anch'io e ti sarei grata se mi dessi una dritta.
    Grazie, Cristiana

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    1. @Cristiana
      Non c'è moderazione. Ho eliminato solo i commenti anonimi. Poi si vedrà. Si vede anche dalla scritta sotto il modulo.

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  3. E' un pezzo del corpo troppo freddo, troppo arido e al tempo stesso troppo pettegolo. Ma insomma è un oggetto indispensabile per noi, come l'orologio, appunto. Si dovrebbero creare dei corsi per addestrare gli utilizzatori al suo uso. Si potrebbe insegnare a quelli che sull'autobus urlano come pazzi (chi, non fa differenza, uomini e donne, giovani e vecchi) costringendo gli altri ad ascoltare le beghe di famiglia. Ma questo è un vecchio lamento; il rimedio non s'è ancora trovato.

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  4. toccherà fare i conti con questo perché per quanto strano possa sembrare è un'irruzione nella privacy che coinvolge anche altre persone, questo indipendentemente da quello che penso io di questi oggetti che uso solo per fare e ricevere telefonate con una media di 5 a settimana.

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  5. Effettivamente, soprattutto se pensiamo ai nuovi smartphone, contengono foto della nostra vita, registrazioni audio, video, le nostre canzoni preferite, tutti i contatti dei nostri amici, tutti i messaggi che ci scambiamo con loro, la nostra situazione economica e di salute, cosa facciamo di sport, che giornali e libri leggiamo, quanto pesiamo, cosa compriamo, le tessere dei posti di cui siamo soci, ecc... Mai nessuno ci ha conosciuto così approfonditamente come il nostro cellulare

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  6. Speriamo che la tua ipotesi di SIM sottopelle non prenda piede. Nel caso un GIP ordinasse la perquisizione se tutto andasse bene leggerebbero i tuoi dati con quelle macchinette per i codici a barre; altrimenti come ridere che mandano al pronto soccorso per incidere e recuperare il chip. Inoltre sarebbe una fregatura per quelli che si portano appresso una dozzina di apparecchietti, ciascuno destinato a un settore specifico di contatto.
    Col vantaggio che i tattoo a tutto corpo saranno finalmente eliminati.
    Quanto agli alieni speriamo si facciano i telefonini loro e si limitino a distruggerci rispettando la nostra privacy.
    Ciao.

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  7. Tra l'altro lo stanno rendendo sempre più indispensabile, il telefonino: oggi, ad esempio, in alcune città puoi pure pagare il parcheggio con lo smartphone. Spero proprio non si arrivi alla SIM sotto pelle, io di certo non me la farei installare. Perchè, ogni tanto, "dimenticare" il cellulare a casa è una liberazione!

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  8. attendiamo l'avvento della telepatia...

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  9. Ai nostri giorni l’uomo esiste in quanto telefona, non in quanto pensa. Se uno non ha nulla da dire, dovrebbe stare zitto, dovrebbe osservare il silenzio: invece no. Telefona.
    E’ uno strumento rivoluzionario che è entrato in noi, ci condiziona, ci modifica, ci rende diversi. Da esseri umani ci ha reso esseri digitali. Non escludo che nel futuro venga impiantato sotto pelle ai nascituri, come immagini tu. E allora, se dovesse avvenire, chissà se – nell’ascoltare il vagito di un bambino appena nato – non sorga un dubbio: ma sarà la sua prima manifestazione di gioia alla vita, o la suoneria del suo telefonino che annuncia il primo messaggino di auguri del gestore di telefonia mobile?

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  10. sembrano ormai anni luce i momenti in cui tornavamo a casa e chiedevamo se qualcuno ci aveva cercato...

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