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martedì 24 novembre 2015

Ci sono 1,4 miliardi di euro, però ancora in lire

banconota 10000 lire

La Consulta lo scorso 5 novembre ha sentenziato che la scadenza per il cambio definitivo delle lire in euro decisa dal Governo Monti con il Decreto Salva Italia era contro la legge perché anticipava di tre mesi il termine ultimo entro il quale le lire potevano essere convertite in euro. Di queste lire non convertite ce ne sono la bellezza di 1,4 miliardi di euro, che la Banca d'Italia a suo tempo ha versato allo Stato. Sarà interessante leggere cosa scriveranno gli azzeccagarbugli del governo per rendere inapplicabile la sentenza.

Parlo di questo argomento anche perché l'altro giorno controllando uno scontrino mi sono imbattuto in una cifra che lì per lì non riuscivo a decifrare. E poi ci sono arrivato. Era il corrispettivo in lire di quell'acquisto.

Per dire che ormai io alle lire proprio non ci penso più. Ma so di gente che mentalmente fa ancora il calcolo con la nostra vecchia moneta per capire se un prodotto conviene o meno.

E voi?

12 commenti:

  1. Ciao Alberto e buon pomeriggio. Il confronto euro-lira, al fine di valutare la convenienza di un prodotto acquistato oggi, non è una mia abitudine. La convenienza la valuto in euro e, come ovvio, a parità di qualità, acquisto quello che costa meno. Non penso sia utile il raffronto euro-lira perché non è più un rapporto che può fornire il reale valore economico di una merce, acquistata oggi. Semmai, e questo lo faccio, il confronto tra le due valute è utile per capire quanto sia diventato anomalo, oggi, il mercato. Mettendo a confronto euro-lira, spesso mi rendo conto che i costi di un prodotto, da quando è stato adottato l'euro, sono più che triplicati e questo non può dipendere solamente da un incremento del costo della vita. Anche perché, invece, la maggior parte dei salari corrisposti a noi lavoratori, non hanno seguito la stessa tendenza.

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    1. Quando scrivete queste cose pensate mai che nel 2000 uno stipendio "medio" era sui 1.200.000?
      Qualcuno di voi oggi lavora otto ore al giorno in fabbrica per 600 euro?
      Ho notato un sacco di gente, solitamente chi si lamenta di più, che cambia telefono ogni anno, cambia macchina ogni cinque-sei e fa mutui per acquistare case con rate spropositate.
      Si continua a spendere un sacco di soldi per cose terribilmente inutili, tanto : "che vuoi che sia 30 euro al mese per l'adsl", ignorando che sono 360 euro l'anno!
      Magari ci mettiamo sopra un bell'abbonamento a sky o mediaset così abbiamo la ciliegina sulla torta?
      La rata della macchina "ma si la compro nuova tanto la pago a rate son 250 euro al mese!"
      Si i prezzi sono aumentati non dico di no ma con un po' di ignoranza in meno ci si arriva alla fine del mese!
      Parlo di persone con un'intelligenza media e con uno stipendio medio...
      Esclusi beni di prima necessità dei quali purtroppo non possiamo farne a meno(alimentari, benzina, assicurazioni auto ecc..), sul resto se ne può parlare!
      Il prezzo di un i-phone,(per fare un esempio banale io non ce l'ho intendiamoci) lo fanno i consumatori finali andando ad acquistarlo facendo la fila fuori dai negozi anche se costa un rene!
      Diventiamo consumatori intelligenti e i prezzi andranno di conseguenza!

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  2. Io invece il cambio mentale lo faccio perché, dato che l'inflazione si è azzerata, certi prezzi risultano comprensibili solo pensando a quanto ladri sono coloro che li impongono e condivido quanto detto da Carlo

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  3. Purtroppo io il cambio mentale non lo faccio più, col risultato che spendo gli euro con più leggerezza, dando loro un valore più basso di quello che è.
    E condivido quanto detto da Carlo e da Amanda.

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  4. Anche su qualche fattura c'è ancora il controvalore in lire, a volte vedendo il cifrone prendo dei certi spaventi...
    Il calcolo ormai non lo faccio ma ogni tanto, per qualche strana associazione, dico "mezzo milione" invece di 500 euro.

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  5. Romano Prodi, all’epoca presidente della Commissione Europea, parlava di “una nuova epoca” che ''creerà un forte e crescente senso di identità europea. E questo si tradurrà in una grande pressione psicologica sui Paesi che saranno fuori''.

    Ve lo ricordate l'esimio professor Prodi, la promessa dell'ex PCI trasformatosi in un certo numero di specie arboree per imbarcare la DC dopo l'anno di grazia 1989.

    Certo, è difficile capire perché certi siano biechi "populisti" e altri impavidi alfieri della giustizia e del progresso, come appunto il professore di cui sopra o il grande Tsipras, di cui quando era in auge si cercava l'epigono italiano e che adesso è sparito nel nulla.

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    1. Di solito non amo replicare agli anonimi, se non quando raccontano sciocchezze. E qua, di sciocchezze ce ne sono veramente tante. Una premessa: non sono un simpatizzante e/o estimatore di Romano Prodi. Chiusa premessa.

      Romano Prodi è sempre stato un autentico democristiano di area riformista che, semmai, ha avuto a che fare con l'ex PCI all'epoca di Berlinguer e del compromesso storico. Inoltre, non fu mai tesserato della DC ma, semmai, considerato un "tecnico" in forza alla politica. Scomparsa la DC, è stato il fondatore della "specie arborea" nella quale ha inteso imbarcare l'area moderata del PCI.

      La storia politica del nostro paese va studiata, invece di affermare sciocchezze e cianciare per luoghi comuni!

      Ed a proposito di "populisti" e luoghi comuni... sarai forse un simbatizzante grullino? Per tua conoscenza, "Anonimo", lo stesso Prodi, in più interviste, ha affermato che si sente profondamente deluso da come sia stata realizzata l'Unione, tradendo gli ideali dei suoi padri fondatori. Inoltre non ha mai lesinato critiche su come la Merkel abbia affrontato e gestito la crisi economica europea.

      Basta leggere qualche quotidiano, invece di seminare chiacchiere per blog.

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  6. Si ..per maledire ancora di più l' euro :)

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  7. Certe volte penso ancora alle Lire tanto per capire come stanno cambiando le cose ma molto raramente...

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  8. No, non penso più in "lire". Non ha senso. Però mio padre ancora non riesce a farne a meno.
    Che vuoi farci?

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  9. Gian Paolo26/11/15 13:13

    Talora mi capita, quando aumentano un prodotto, ad esempio di 10 centesimi, tipo il caffè espresso o i quotidiani, e allora penso a che cosa avremmo detto se gli stessi prodotti avessero subito un aumento di 200 Lire a botta!

    P.s. In Francia gli scontrini riportano sempre l'equivalente in Franchi.

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  10. sai che non lo so se faccio ancora mentalmente il cambio? quello che so è che nel portafoglio ho sempre meno a prescindere da lira o euro :-)

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