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mercoledì 11 novembre 2015

Giuseppe Conte - Poesie, 1983-2015

giuseppe conte



Fresco di stampa
giuseppe conte






Giuseppe Conte



Poesie
1983-2015



Mondadori














Un autunno come quello

Dammi un autunno come quello
degli alberi cedui, mia vita.
Il tremolio glorioso e tintinnante
di una luce superstite e infinita,
di esistere ancora la voglia,
il sogno di essere il sole che fa ogni foglia
prima della caduta.



IX

C’è una dolcezza giù nella vita
che non cambierei con niente

di ciò che appartiene al cielo.
È quando chissà da che, perché cominciano

fra due bocche estranee sino ad allora
i miracoli tiepidi d’aurora

dei baci.



XIV

Sono qui seduto su un tappeto
di foglie e fiori di primavera,

e il mio silenzio è una preghiera
ed ho con me la coppa e il vino.

Se la mia Amata fosse vicino
se la sua bocca lucente fosse qui.

Il profumo dei suoi baci
è più dolce del gelsomino.

Dicono che sono saggio perché
conosco tutte le parole di Dio

e so che il suo volto non si vede
ma a tutti i roseti concede

la sua porpora e il suo fuoco.
Ma io sono saggio perché bevo, gioco

canto mentre il tempo ci rapina.
Quante rose si apriranno stamattina

e quante ne cadranno domani
o sotto le raffiche degli uragani

avvizziranno. Il tempo ci affratella
noi che ci muoviamo sotto lo stesso cielo.

Non è la stessa per noi tutti quella
luna che sembra una melagrana

staccata lentamente dal suo ramo?
Ma io sono saggio perché amo.





4 commenti:

  1. "dammi un autunno come quello degli alberi cedui, mia vita"

    meraviglioso!

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  2. Ci sa fare, il nostro Conte. Ciao Alberto, un abbraccio.

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  3. Un testo sottilmente malinconico, parole che escono da un'anima sensibile e consapevole della caducità della vita, che, proprio per questo, accomuna tutti noi in un unico cammino.

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