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sabato 29 settembre 2018

Lanterne rosse


In un bar della chinatown milanese

Buona domenica.



QUI tutte le foto del sabato (252 post). 

17 commenti:

  1. Un viaggio spazio temporale

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    1. @amanda
      Temporale fino a un certo punto... i telefonini...

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    1. @Sara
      Per l'eleganza abbiamo tutto da imparare.

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  3. Da ragazzo ero tanto ma tanto invidioso del fatto che nei film americani ci fossero questi ghetti con le rispettive mafie multicolori e che l'eroe di turno potesse fare a pistolettate o a sciabolate o botte a colpi di kungfu o la qualsiasi mentre a me toccava solo la banale periferia popolata di pugliesi e siciliani, tanti sosia di Abatantuono.

    Ecco, finalmente stiamo arrivando al Mondo Nuovo e anche a Milano abbiamo la nostra "Chinatown", abbiamo i nostri raccoglitori di cotone dell'Alabama, eccetera. Certo, la scala è ridotta, un po' come i butteri coi cowboy di Buffalo Bill ma meglio che niente.

    Vi potrei dire che siete provinciali patologici ma è una di quelle cose che o ci arrivi da solo o non ci arrivi.

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    1. @Anonimo
      Noi possiamo anche essere dei provinciali patologici ma tu sei ignorante, nel senso che ignori che qui a Milano il quartiere cinese esiste da un secolo.

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    2. Bravo, hai capito il punto. Ai tempi di Dannunzio c'erano le "cineserie", l'Oriente esotico che ispirava le avventure di Salgari e faceva immaginare certi vizi sconosciuti, cosi come accadeva già in età classica.

      Ma a nessuno veniva in mente di sovrapporre la Cina all'Italia, che l'esotico diventasse "normale", come andando al circo a nessuno veniva in mente di volere essere come la donna barbuta o l'orso ballerino.

      Al contrario di oggi, che a Milano si organizzano quei simpatici eventi che servono a rinforzare l'idea che Milano sia "multietnica", che a fianco al Duomo mezzo gotico e mezzo neoclassico ci puoi mettere le palme o il minareto o, per venire all'oggetto, una pagoda anche se per qualche ragione ignoriamo che la Cina è un paese comunista e bisognerebbe metterci un posterone di Marx, Engels e Mao.

      Ti faccio una domanda, Alberto.
      Dimmi cosa rimane dell'Italia una volta che abbiamo cancellato la "italianità", una volta che Milano non è più Milano ma una cittadina del "mondo" dove trovi esattamente le stesse cose che trovi in qualsiasi altro posto. Cosa abbiamo da vendere una volta che il turista che viene a Milano trova lo stesso kabab e gli stessi involtini primavera e la stessa pizza che trova a Oslo o ad Adelaide. Cosa rimane una volta che invece delle tintorie e delle filande lombarde abbiamo quelle cinesi.

      Non capisco dove sia la festa nel venire semplicemente cancellati.

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  4. Forse un carnevale in costume o il set di un film.
    Ciao fulvio

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    1. @fulvio
      Come ho detto a Francesco, il loro capodanno.

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  5. la foto (bella) però non può essere attuale. scattata in via sarpi?
    buon giorno

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    1. @antonypoe
      Scattata in viale Montello, contiguo a via Paolo Sarpi.

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  6. Ha ragione Cri: che meraviglia!

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  7. @Cri @Sabina
    Oh sì, meraviglia.

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