Pagine

giovedì 28 febbraio 2013

Nuotare o annegare è questione di sfumature

Spetta a tutti, di qui in poi, uno sforzo gigantesco per evitare le due evidenti maniere di diventare patetici. La prima è manifestare raccapriccio e sgomento per ognuna delle tante nuove cose con le quali ci toccherà fare i conti (e saranno anche conti con noi stessi). La seconda è manifestare entusiasmo a prescindere, come chi si accoda al nuovo solo per il terrore di sentirsi vecchio. Siamo in mezzo a un’onda di piena, nuotare o annegare è questione di sfumature.
Michele Serra
dall'Amaca di oggi


Io sto tentando di nuotare. Solo che per rimanere a galla bisogna trovare un nuovo stile. E così di colpo non è facile. Magari voi avete qualche suggerimento.

27 commenti:

  1. ... escludendo lo stile libero (visto che di libertà ce n'è poca), il dorso (che costringe a porgere le cluni, e penso che basti già quel che abbiamo dato)e la rana per gli stessi motivi, rimarrebbe il delfino o farfalla che dir si voglia.

    Mutuando dal mondo animale, escluderei lo stile giaguaro, perché anneghi subito. Lo stile grillo zompettante e urlante non credo sia possibile: con la bocca sempre aperta bevi e in acqua non ce la fai.

    Quel che meglio si confà al momento attuale sarebbe lo stile "pezzo di legno" che galleggia. Ma siccome non sono una signora, lo chiamo con il suo nome vero: stile "pezzo di merda" che galleggia lo stesso, ma in più rende visivamente il nostro status di cittadini che fanno un tutt'uno con il guano in cui sono costretti a vivere....

    RispondiElimina
  2. Munirsi di salvagente, cercare di sostenere chi non sa proprio nuotare, impedire che i maldestri bevano e soffochino.
    Cristiana

    RispondiElimina
  3. Sono ancora in fase elaborazione, scusatemi.
    L'unico suggerimento che mi viene in mente è di continuare a fare quanto abbiamo fatto finora, dandoci magari un po' di forza reciprocamente. Per lo stile, non sparei. Forse non è questione di stile -ma di contenuti

    RispondiElimina
  4. Sto aspettando di capire/vedere qualcosa di più, per dirla in maniera poco elegante: fatti, non pugnette.
    Quindi non so ancora se/quando/come nuoterò.

    RispondiElimina
  5. Io sogno che lo scossone dato dalla rivolta del popolo dia i risultati sperati per tornare a credere di poter almeno galleggiare! ciao

    RispondiElimina
  6. Qui la storia ci insegna che movimenti complessi e saturi di retorica e antisitema, non riescono a formulare progetto politico capace di rappresentare, all'interno delle Istituzioni le diverse istanze sociali che sono il perno della società attuale. la scomposizione del voto e la sua eterogeneità impressa nel "mandiamoli tutti a casa" è il sintomo di una sofferenza senza diagnosi di un più complesso quadro strutturale. la "vittoria mutilata" in Italia,la crisi Tedesca del primo dopoguerra, l'impatto delle misure umilianti dei vincitori diedero vita ad una contestazione profonda del sistema Parlamentare-rappresentativo, anche se poi questo portò alla distruzione dell'Europa, si inseriva con coerenza nel discorso del "capitalista", la produzione industriale subì nuovi slanci, il processo di accumulazione ebbe una impennata, nuove forme di organizzazione del lavoro si imposero, i cicli congiunturali si ripresentarono nella loro sistematicità, ma furono gestiti con la repressione e lo stordimento propagandistico. Quello che dobbiamo chiederci è se un movimento come quello di Grillo possa entrare in conflitto-rotta con il neocapitalismomondializzato. La rappresentatività se si sviluppa all'interno del sistema, anche se critica, viene da esso ricondotta per ovvi motivi nell'alveo della normale dialettica, se tenta altre strade, potrebbe verificarsi una sorta di alienazione di quel dato paese. L'Italia non dimentichiamoci dei limiti strutturali in cui versiamo, può essere coinvolta in un processo speculativo, con le conseguenze disastrose che possiamo immaginare..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. quello che successe ieri va ricondotto e contestualizzato, ma quello che successe ieri, oggi si presenta sotto nuove forme, un linguaggio nuovo, ma povero, come povero era il linguaggio di ieri, tu ne cogli forse il limite paradossale nel M5S. credo che il problema sia dove si situa questo movimento rispetto ad una critica profonda del "Sistema". se la critica è tutta rivolta alla gestione della Politica, allora si situa dentro un alveo del "sistema" ne coglie gli aspetti moralmente più deprecabili, sempre riferito alla gestione, ma non va oltre, perchè l'oltre è pensare una società "diversa", una società che ridisegni i modelli produttivi, un modello produttivo che tenga conto delle compatibilità ambientali e delle risorse naturali.. cos'è l'agricoltura, oltre a quello che ci hanno insegnato con la rivoluzione industriale, questi sono i temi da affrontare, se pensi che le risorse idriche utilizzate in agricoltura per il 75% vanno ad irrorare campi coltivati per fornire mangime ai bovini, maiali ecc, nel mentre oltre un miliardo e mezzo di persone sono senza acqua potabile..

      Elimina
    2. Il sistema non é più In grado di garantire una redistribuzione del reddito non è un caso che la forbice si allarghi sempre di più. Mai come ora si vede cosa é la divisione In classi sociali, mentre prima si tendeva ad un miglioramento sensibile della qualità della vita, oggi milioni di persone transitano verso condizioni di sottoproletariato anche se non marginale. Produrre e produrre ma chi è per cosa?

      Elimina
    3. Il sistema non é più In grado di garantire una redistribuzione del reddito non è un caso che la forbice si allarghi sempre di più. Mai come ora si vede cosa é la divisione In classi sociali, mentre prima si tendeva ad un miglioramento sensibile della qualità della vita, oggi milioni di persone transitano verso condizioni di sottoproletariato anche se non marginale. Produrre e produrre ma chi è per cosa?

      Elimina
  7. In questo momento direi che lo stile migliore è quello che si usa quando si affonda nelle sabbie mobili: distendersi a morto e muoversi il meno possibile...

    RispondiElimina
  8. Ti quoto in tutto;))
    Roberta

    RispondiElimina
  9. "...dove non concordo con Grillo è quando dice che il pesce puzza dalla testa, cioè che l'Italia è nella situazione attuale per colpa dei "politici..."

    Ecco, questo stile dicasi del "morto a galla". A Lorenzino, barbaro sognante, viene benissimo!

    RispondiElimina
  10. Ciao Alberto. Serra parla di un'onda di piena che ci ha investito. Secondo me, Serra ti indica anche la strada migliore per allontanarti da quell'onda "anomala". E' un po una metafora ma quei suggerimenti per evitare di diventare patetici è un ottimo salvagente. In questi giorni, di "patetici" se ne sentono molti...!

    Altrimenti, c'è un altro sistema ma deve essere adottato da persone con un comune intento. Me lo insegnarono ad un corso di sopravvivenza durante il servizio militare. Lo sapevi che più persone che si sostengono a vicenda in mezzo ai marosi, hanno maggiori possibilità di salvarsi, rispetto a chi sta solo?

    Ecco, come già suggerito da Marginalia, sosteniamoci a vicenda e saremo più sicuri di rimanere a galla!

    Ciao e buona serata.

    RispondiElimina
  11. mi è venuto in mente il "provi a rana", di un Fantozzi d'annata :)

    RispondiElimina
  12. Nuotare dentro il guano?

    Mi vengono in mente le parole di Bertoli:

    FUTURE ABILITA' SPERANZE UMANE, RIUSCIRE A GALLEGGIARE SUL LETAME.

    RispondiElimina
  13. Nuota sott'acqua in apnea per poi riemergere di tanto in tanto e respirare :)

    RispondiElimina
  14. Stile libero forse.. che più libero non si può. Qui ognuno fa di testa sua..

    http://pensierinviaggioo.blogspot.it

    RispondiElimina
  15. che ti devo dire? continuiamo a nuotare ma sperando di non avere più l'olfatto perché comincio a pensare che il mezzo che ci tiene a galla o ci fa affondare non è acqua!

    RispondiElimina
  16. Ho la netta sensazione che ci troviamo in mezzo ad un'onda di piena ......di merda! :-(

    RispondiElimina
  17. E' uno stipendio per difendere te, buffone di un leghista, dalla mafia che avete fatto infiltrare nelle vostre amministrazioni e che continuate a tollerare, votando la stessa merda di sempre. Sciacquati la bocca quando ti riferisci alla mia persona ed a quello che presumi possa fare. Ti faccio passare la voglia di fare lo stronzo se non la pianti di fare riferimenti al mio lavoro. Tu non lo sai che lavoro faccio e, quindi, lascia perdere. Non è un consiglio, è una minaccia sbruffone presuntuoso e arrogante.

    RispondiElimina
  18. Matte risate! Tu fai riferimento ancora una volta al mio lavoro e poi te la dò io la Corte di Cassazione. Inoltre, segnala pure quello che ti pare al titolare del blog. Ho una raccolta di tue offese indirizzate alla mia persona, da scriverci un libro. Ma per caso ti pensi che sono nato sotto un cavolo? Ti sei offeso? Benissimo, così impari come si discute in un blog, visto che ogni volta che intervieni è per ridicolizzare il commento di qualcuno, per denigrare il ruolo di qualcun'altro e per buttare merda in ogni direzione. Senti chi parla di "interventi" non richiesti! Non c'è commento in cui tu non devi intervenire per spargere fango e ridicolizzare le riflessioni altrui con meleodorante aria fritta. Spargi vento e ti assicuro che raccogli tempesta.

    Il "lei non sa chi sono io" è una tua pippa mentale! Leggila in quest'altro modo: tu non lo sai chi sono io, perché non abbiamo mai mangiato insieme, quindi evita di fare riferimento alla mia persona.

    Stammi bene!

    RispondiElimina
  19. Cosa devo fare per far abbassare la temperatura? Vado via qualche ora ed ecco che succede. Non dirò fate i bravi. Ma non superate certi limiti. Non ho mai bannato nessuno qui e non vorrei cominciare proprio adesso.

    Tempo fa un blogger mi tolse il saluto, cioè mi eliminò dal blogroll perché mi aveva chiesto di togliere un commento a parer suo offensivo. Il fatto è che quel giorno ero andato a funghi, proprio a funghi e ne avevo anche trovati, lui credeva che nicchiassi e oplà me lo feci nemico. Non conto frottole il blog/blogger è questo.

    RispondiElimina
  20. Alberto, ti chiedo scusa ancora una volta per aver, probabilmente, superato i limiti. In futuro non accadrà più perché, semplicemente, ignorerò la sua fastidiosa presenza nel tuo blog.

    RispondiElimina
  21. Allora, visto che sei un genio, falla finita e non fare il patetico. Sei un maestro della provocazione, dell'insulto sottile e sottinteso e lo si può leggere in ogni tuo intervento, ignorato dai più ovviamente. Il mio unico difetto è non sopportare i presuntuosi. Ma anche in questo, cercherò di rimediare ignorandoti.

    Ti piace passare da vittima, vero? Continui ad insistere su questo "lei non sa chi sono io" con cui presumi mi sia posto nei tuoi confronti e che, invece, è esclusivamente il tuo modo di ragionare e porti nei confronti degli altri. Invece, ed è questa la chiave di lettura che fingi di non comprendere, siccome tu sbeffeggi e mortifichi continuamente il lavoro degli impiegati pubblici e, sovente, me lo ricordi facendo riferiemento al lavoro che faccio io, ti ho voluto solamente ricordare che tu non lo sai affatto che lavoro faccio e che se continui con questo tuo modo di esprimerti, tipo che paghi il mio stipendio, ci rimedi una bella denuncia per querela e questa te l'ho già promessa in un'altra occasione. E' questo il "guaio" che ti ho promesso e fino ad oggi non l'ho messo in pratica, solamente per non creare difficoltà ad Alberto.

    Quindi, smettila di fare la vittima e fatti un esame di coscienza, sempre che tu ne sia capace.

    Questione chiusa e stammi bene!

    RispondiElimina
  22. Noi parassiti del sud abbiamo un solo gesto per questa tua ultima "citazione": una gran bella grattata di coglioni!

    Poi, vai a raccontare in giro che tu non "offendi" e che le tue sono solo opinioni! Matte risate!

    RispondiElimina
  23. Sono in balia della correnta, non vedo da che parte è la terra e quindi non so ancora come nuotare e da che parte...

    RispondiElimina
  24. @Alberto non so come dire ,ma, la vedo esattamente come @Ornella

    RispondiElimina