Le statistiche di questo blog mi dicono che il 28,7 per cento di quelli che lo visitano si collegano a internet in dial-up, cioè modem e normale linea telefonica. Non è detto, ma molto probabilmente la maggior parte fra questi, se ne avessero la possibilità tecnica, si collegherebbero con la banda larga, adsl o robe simili. Nell'entroterra del Ponente ligure questa possibilità non esiste e allora succedono vicende come questa che vi racconto.
Una società, la Or.Man-Navigation S.r.l., ufficio in via Ruffini 10 a Ventimiglia, promette mari e monti, velocità di collegamento strabilianti, creazione di una rete locale e telefonate gratis fra tutti gli utenti. Il Comune di Isolabona (IM) dà i permessi per installare varie antenne sul suo territorio, e poi? Poi niente. Non funziona. Per la precisione l'ambaradan ha funzionato a singhiozzo per brevi periodi e adesso da molto tempo è tutto morto. E sì che nell'intestazione del contratto la società si vantava di usufruire di un suo brevetto. Balle. Il brevetto come potete vedere nello screenshot non esiste, esiste una domanda all'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi che ha risposto picche.
Dalla ricevuta di pagamento qui sotto si vede che i prezzi non sono proprio popolari e all'articolo sette del contratto si legge anche che "tutti i servizi acquistati saranno fatturati". E chi l'ha mai vista una fattura?
Fra gli sfortunati clienti di questa azienda c'è chi ha dato la disdetta alla Telecom e adesso non riesce più a collegarsi a internet nemmeno col doppino.
Il proprietario di questa S.r.l. dovrebbe essere preso per un orecchio e costretto a restituire il maltolto. Almeno quello. Io se fossi fra i gabbati farei di più.
Il sito sulla banda larga della regione Liguria QUI. Ho preso questo grafico e ho evidenziato la Comunità Montana Intemelia.
Ingrandisci il grafico
Sono sicuro che se i giornalisti locali facessero un'approfondita inchiesta su questa vicenda ne scoprirebbero delle belle
Aggiunta, 26 febbraio
Nel riquadro sopra esortavo i giornalisti a indagare sulla vicenda, e un visitatore aveva anche fatto un commento pungente sugli appartenenti a questa categoria della zona. Ne è la riprova l'articolo uscito (potete vederlo QUI) su "La Riviera" in edicola a firma Fabrizio Tenerelli che ha preso per oro appena colato tutto quello che Giancarlo Mannias gli ha detto.
E bravo Tenerelli! In una vicenda così ingarbugliata si sente sola una parte che naturalmente tira l'acqua al suo mulino? Deontologia professionale vorrebbe che si pubblicassero anche i punti di vista degli altri che l'acqua la tirano al loro di mulino. Mannias si difende dicendo di essere stato truffato dai suoi soci, a proposito perché non si fanno i nomi?, e se invece la verità stesse nel suo esatto rovescio? Perché non si è sentita la loro opinione? Si chiede scusa agli utenti, scuse tardive a denti stretti solo dopo il can can generato da questo blog, proibito pubblicare il suo indirizzo, eh Tenerelli? E prima al telefono nemmeno si ripondeva a chi chiedeva informazioni. Un'azienda seria avrebbe mandato una lettera agli utenti spiegando l'accaduto. L'articolo si conclude "torneremo presto" a funzionare. Speriamo che non siano le ultime parole famose.
Per la cronaca stanno seguendo la vicenda i siti nazionali del Digital divide.
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Veramente a Dolceacqua sono tre anni che Luppino ha avvisato tutti che i cavi arrivavano fino ad un certo punto ma ...non erano collegati !!!! Poi non so come sia andata a finire...contattalo e fatti spiegare. Ciao!
RispondiEliminaComprendo la tua amarezza per i bidoni di cui le pubbliche amministrazioni si rendono complici.
RispondiEliminaPerò, scusa, cos'è uno screenshot?
Non solo la lingua inglese è poco nota a molti italiani: il guaio è che, nell'informatica, è stato fatto un uso disinvolto delle parole, direi un uso distorcente, e nemmeno l'aiuto di un vocabolario può soccorrere chi abbia le reminiscenze dell'inglese letterario, eventualmente appreso a scuola.
Coloro che hanno operato in settori specializzati (e tu certamente lo hai fatto) dovrebbero tener conto degli altri.
Un affettuoso saluto,
luciano
Hai ragione Luciano. Certe volte queste parole in inglese mi prendono la mano. Screenshot è la fotografia dello schermo.
RispondiEliminaIl nome della società citata, la Or.Man., fa capo ad un noto esponente della politica locale: trattasi infatti dell'ex-sindaco di Olivetta San Michele, il cui cognome comincia per Man...
RispondiEliminaE lo sanno tutti che il responsabile amministrativo del comune di Isolabona si chiama Igor Man... (non è il famoso giornalista della Stampa!!!).
Come sanno in parecchi del famoso appalto mastruzzato per la pulizia del centro storico di Isolabona, affidato a trattativa privata alla Mar.Man. dal comune, e sul quale pende una denuncia presentata dalla Cgil di Imperia alla Procura della Repubblica di Sanremo.
Alberto, hai sacrosanta ragione!
I giornalisti locali non hanno il coraggio di fare il proprio lavoro a schiena dritta. Si accontentano di spaccare il c**o solo nei grandi centri costieri. Ma per l'entroterra si rifugiano dietro le veline ufficiali scritte dai vari sindaci pavoni.
Caro Matteo Ricci ci vuole molto a fare nome e cognome? Giancarlo Mannias si chiama questo bel signore.
RispondiEliminaciao alberto, sono andreina di isola, anche io fregata dalla societa' orman. Anche io ho pagato e nessuna volta sono riuscita ad entrare in rete con il sistema Wi_Fi, mi hanno detto che la fibra ottica arriva fino da lavagna, al giro degli archi..io quasi non uso piu' internet per la sepolcrale lentezza degli invii, non scarico files, e ben peggio non riesco a fare gli aggiornamenti dei software oramai costantemente obbligatori almeno per chi non possiede un mac ed e' piu' libero da rogne telematiche. Non potremmo unirci noi disillusi e chiedere tutti allo stesso operatore la volonta' di entrare anche noi in rete come si deve??
RispondiEliminaGiancarlo Mannias è stato anche presidente della Comunità Montana Intemelia. Sotto la sua amministrazione l'Ente raggiunse un deficit di due miliardi di lire, così fu cacciato. Incapacità o che altro?
RispondiEliminaAndreina, quando vengo giù facciamo il punto della situazione.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaMi sa Alberto che non hai scritto tutto quello che sai. C'eri anche tu "la notte dei coltelli" e poi hai fatto anche un bell'articolo. Quella notte è venuta fuori questa società, la Or.Man. E' venuto fuori anche Mannias. Ma tu nei tuoi post non lo hai nominato. Ci nascondi qualcosa?
RispondiEliminaRispondo a Torquemada. Facile parlare col passamontagna. Io sono a viso scoperto e, se di una cosa non sono più che sicuro, non scrivo niente.
RispondiEliminaIl commento precedente l'ho bannato perché c'erano aggettivi riferiti a Giancarlo Manias oltremodo ingiuriosi. Ormai dovreste saperlo. Certi linguaggi sul mio blog non sono ammessi.
Ma che bel Comune è quello di Isolabona! Giancarlo Mannias gli fornisce una banda larga che non funziona, poi vince in maniera discutibile, se ne occupa la Procura di Sanremo come dice Matteo Ricci, l'appalto per la pulizia del paese. Igor Mannias, figlio di Giancarlo, messo comunale dello stesso paese. Messo lì da chi? Concorso regolare?
RispondiEliminascusate ma a sto punto...al comune di isolabona gli funziona almeno a loro sta banda larga?? serve una raccomandazione da qualcuno per farla funzionare o e' una "sola" vera e propria??
RispondiEliminaandre
scusa alberto.... hai preso un granchio.... guarda che la marman che tu menzioni, è il nome e cognome del suo presidente.... M.M e Mannias nn compare tra i soci....
RispondiEliminaSei tu che hai preso un granchio. Io la Mar-Man non l'ho mai citata. Da nessuna parte. L'ha citata qualcuno nei commenti.
RispondiEliminaHai ragione, Alberto. Ho citato io la società Mar.Man. Ma nella foto che hai inserito a corredo dell'articolo, è visibile a tutti il fatto che nell'intestazione degli uffici di Or.Man. figuri anche la società Mar.Man..
RispondiEliminaQualche anno fa un progetto di rete wireless presso la comunità montana intemelia era stato presentato proprio da Or.Man., e portato avanti proprio dal principe di Olivetta.
RispondiEliminaI lavori effettuati a Isolabona sono stati realizzati (con quale esito, non lo so) anche a Camporosso.
Or.Man. e la comunità montana volevano far collegare le due vallate (nervia e verbone) sotto un unico vessillo.
Ma a bloccare tutto fu il...Comune di Apricale!
Con quella lungimiranza che da sempre lo contraddistingue, e soprattutto con grande onestà ed acume politico, il sindaco f.f. Roberto Pizzio (nella duplice funzione di vicepresidente del club de "I borghi più belli d'Italia" (club di prodotto dell'ANCI) ha introdotto e fatto realizzare nel ridente e pregevole borgo medievale un progetto predisposto dalla Wifi Company (per maggiori informazioni, si veda questo link: http://www.wifi-company.it/index.php?method=section&action=zoom&id=21), convenzionata sia con l'Anpci sia soprattutto con il Club dei Borghi.
Non solo: il grande Pizzio si è impegnato il più possibile per impedire che quanto tristemente accaduto a Isolabona si verificasse anche negli altri paesi, ed ha compiuto un forte lavoro di opposizione politica nella comunità montana.
Bisogna pertanto togliersi il cappello, di fronte alla forte capacità energica di Roberto Pizzio, colui che in pochi anni ha trasformato Apricale e l'ha riqualificata al fianco di paesi liguri come Portofino, Varese Ligure, e i borghi delle Cinque Terre!
ho fatto parecchie ricerche.. a quanto pare Mannias non è marman.. non si può fare di tutta l'erba un fascio.
RispondiEliminaFormalmente il nome del signore citato non figura. Ma lo sanno tutti a Isolabona e dintorni che lui esiste e ne è il vero capo! Sia di Mar.Man. sia di Or.Man.. La sede delle due società si trova nell'immobile che fino a qualche anno fa ospitava la sede di Ventimiglia di Forza Italia. Il commissario cittadino, all'epoca, era proprio il signore di Olivetta.
RispondiEliminaPer Pino Garaccione. Tessere le lodi di qualcuno quando questi fa cose appunto lodevoli va bene. Ma farne il panegirico innalzandolo sul trono e incappellandolo dell'aureola mi sembra cosa da... ho in testa un aggettivo ma non lo scrivo perché ho paura che Alberto mi banni.
RispondiEliminaPer Pino Garaccione. Prima di tutto ti ringrazio per le notizie che ci fornisci, utlili per ricostruire questa vicenda. Sono a conoscenza del progetto di Apricale. Ho sotto gli occhi la brochure che l'amico Gianpiero (grazie Gianpiero) mi ha mandato qualche mese fa. Nell'ultima pagina leggo "Apricale e Regione Liguria - Progetto sperimentale Banda Larga - Realizzazione prevista entro fine luglio" (si tratta di luglio 2006). Ora è passato agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre, gennaio e ci stiamo avviando alla fine di febbraio. Cosa è successo? Il sindaco mi ha detto che mi avrebbe avvertito quando questa benedetta banda larga sarebbe entrata in funzione, ma non ho ricevuto nessuna comunicazione. Potresti informarci sulla situazione?
RispondiEliminaChe dire dell'amministrazione della società Orman. Da quello che vedo c'è una ricevuta di pagamento, un semplice pezzo di carta a cui non è seguito nessuna fattura. La finanza fa una multa per non aver emesso uno scontrino del caffè, qui cosa dovrebbe fare?
RispondiEliminaLeggendo e rileggendo gli interventi mi scappa un quesito...volete farmi credere che nessuno si e' mai accorto della "mafia" presente nel Comune di Isolabona?? Ho le prove per poterlo dire senza timori "reverenziali"! Nobis!
RispondiEliminaMa se la pulizia di Isolabona anche se la fa il conte di Olivetta costa meno..... e c'è pulito...... a noi che ci interessa???? pagaremo meno spazzatura.....
RispondiEliminaVi devo un po' richiamare all'ordine. State andando fuori tema. Qui stiamo parlando di banda larga, non di spazzatura. Verrà, oh! se verrà, il momento di parlare anche di questo argomento perché è un po' che mi voglio togliere questo sassolino.
RispondiEliminaNn vi sembra ora di piantarla un pò? Lo sappiamo tutti chi Sono questi signori..... Sistemeranno tutto.....
RispondiEliminaMa non vi sembra strano.... uno che ha due, tre, quattro.......10....società e conosce tutto e tutti... non sia ancora venuto a conoscenza di questo blog?
RispondiEliminaRisp. per Marco:
RispondiEliminaVorrei vedere te che fai se ti fottono i soldi.....Se sei suo amico... sei una m. come lui!!!!!!
Sono andato a vedere il sito sulla banda larga della Regione Liguria. Lì si fanno progetti, alcuni già realizzati con successo, per intere aree, come per esempio delle vallate. Mi sembra quindi strano che la Regione abbia finanziato il progetto, che non conosco nei dettagli, per il solo paese di Apricale. Però, almeno fino ad adesso, Pino Garaccione non ha risposto alla domanda fatta da Alberto. A che punto sono i lavori?
RispondiEliminaciao alberto sono moro siro anche io o preso una bella inculata dalla or.man o pagato 150 euro e non basta io sono anche uno che gli montava le antenne e gli facevo molta pubblicita io vorrei solo i miei soldi, devo dire grazie al comune di isolabona e alla comunita montana per essersi inpegniati a farci fottere i soldi parlo a nome di tutti quelli che anno pagato?? ciao alberto e grazie a te un po di verita vengono fuori perche qui tutti dormono o parlano dietro nessuno sa affrontare la verita ?????
RispondiEliminaIeri mattina, in Comune ad Apricale, c'è stata una riunione per l'appalto.
RispondiEliminaNon so i particolari ma sembrerebbe tutto a posto con dei ponti tra San Remo (Pian di Poma - Bignone - Richelmo (sotto il Ristorante Favorita verso Isola).
Anche i tempi, visto che fino a Bignone ci "sarebbero" già, non dovrebbero essere troppo lunghi ma io sono scettico.
Avete visto?
RispondiEliminaDicevate che Mannias non c'entrava assolutamente!
C'entra, invece... eccome!
Lo ha ammesso lui stesso. E' venuto allo scoperto.
Il re è nudo. Purtroppo certo giornalismo assomiglia oramai ad uno stile degno del vassallaggio delle corti medievali intemelie.
Ma cos'è questo articolo sulla Riviera, pubblicità redazionale?
RispondiEliminaSicuramente in questa storia ci sono molti interessi personali.
RispondiEliminaMa chi cita Apricale quale esempio di onestà non credo sia in buona fede perchè avrebbe dovuto dire che tra i componenti della Società che sta lavorando sul progetto c'è il figlio di Pizzio. A questo punto il suo intervento in Comunità Montana per bloccare il progetto della Or.Man. quanto di interesse pubblico c'era?
Il fatto poi che il Sig. Pizzio si sia fatto finanziare un progetto per il solo comune di Apricale e non per l'intero comprensorio non si sposa certo ad uno definito Paladino del pubblico interesse...
A voi ogni opinione.
Salve,
RispondiEliminavorrei fare una precisazione sulla vicenda per quanto riguarda il Comune di Dolceacqua.
Nell'inverno del 2005 la Or.Man propone al Comune di Dolceacqua l'installazione di un sistema Banda Larga come già presente ad Olivetta, Camporosso e Isolabona con un progeto che prevedeva una unificazione continua dei Comuni legati alla Comunità Montana. Al di là dell'offerta economica vantaggiosa proposta dalla Or. Man il Comune approvava l'idea di avere un unico gestore sul territorio in modo da permettere a tutti di muoversi da un paese all'altro avendo sempre la stessa connessione attiva. Questo anche ai fini di utilizzo legati ai servizi e alla sicurezza.
Contemporaneamente si ipotizzavia, vista la tecnologia satellitare utilizzata, di procedre con n progetto di controllo con telecamere degli incendi boschivi sul territorio.
Trascorsi però diversi mesi con momenti di funzionamento del sistema ma non rendendo affidabile il servizio, visto l'arrivo della ADSL di Telecom (che il Comune aveva più volte caldeggiato con forza verso la Telecom stessa) ci siamo visti obbligati a rescindere il contratto con Or.Man.
Per dovere di cronaca è giusto che sapiate che nell'ultimo periodo si era scatenata una battaglia legale con denuncie alle autorità giudiziaria tra la Or.Man e altra Società di Imperia sulla proprietà del brevetto. Sarebbe interessante capire chi l'ha scatenata e per quali interessi pubblici o personali.
Fulvio GAzzola - Assessore Turismo e Cultura Comune di Dolceacqua
Caro Fulvio, ti ringrazio per le cose che ci dici, così si aggiunge un altro tassello a questa intricata vicenda. Però non capisco una cosa. Ci si accapiglia per la proprietà di un brevetto inesistente?
RispondiEliminaCaro Alberto,
RispondiEliminanon ho seguto la vicenda e quindi non ti so rispondere.
Quando prendemmo delle informaizoni richiedendo ad entrembe le società dati dei realtivi brevetti, le stesse ci indicarono due brevetti con numerazione diversa.
Se è vero quanto tu affermi mi domando che numeri di brevetti erano quelli che ci sono stati forniti.
Fulvio
ciao alberto sono un frontaliere che si reca a monaco tutte le mattineverso le 5.Una mattina ero mezzo assonnato e non volevo credere ai miei occhi con la piazza di isolabona mi sembrava di essere gia a Mentone certo che ora gli esercenti di Dolceacqua se ne ridono e che sia bene accetta la fabbrica di biomassa e che gli architetti se ne ridano.
RispondiEliminacome sempre le cose vanno nel dimenticatoio e di noi che abbiamo pagato chi sene frega , e la legge che dovrebbe intervenire ? dormono tutti perche ????????? forse è mafia o altro
RispondiEliminabeeee si sa che a isolabona cè la mafia, come mai noncè ancora un segretario tutti scappano perche forse qualcuno se fregato i soldi o se venduto dei terreni che dovevano essere opere pubbliche visto che sono stati espropriati e poi messi all'asta fatta a porte chiuse e le forze dell'ordine che fanno ? aaa guardano da un'altra parte
RispondiEliminasi si il segretario ex ormai a lasciato un bel buco non solo lui anche altre persone vediamo se indovinate chi sono be vi aiuto un pochino diciamo che sono del comune di isolabona e dintorni, e il poi come funziona i soldi dove sono come mai le ditte devono prendere parecchi soldi e il comune non ne ha neanche per un caffe
RispondiEliminae il commissario prefettizio quando arriva , anche la finanza secondo me, perche qualcosa non quadra aspettiamo e vediamo.
RispondiEliminabravo signor segretario ti hanno sgammato speriamo che adesso le paghi tutte le tue malefatte!!!!
RispondiEliminaSi, probabilmente lo e
RispondiEliminaIo non scendo nel merito perchè di questa vicenda e di quei nomi ne ho la nusea, vorrei tuttavia precisare che il pseudotitolare del brevetto, ha espletato in diversi comuni del comprensorio, il servizio di manutenzione e assistenza informatica e solo dai lavori che ha costantemente eseguito, nonchè dal sistema tuttaltro che lecito di garantire la privacy dei suddetti comuni, dimostra che non è nuovo a questo tipo di atteggiamenti! La cosa vergognosa emerge quando in pubbliche amministrazioni, vi sono persone che permettono tutto ciò, pur sapendo che vi sono delle leggi e vanno rispettate, come il codice della strada per i cittadini, anche le normative sulla sicurezza e sulla tutela dei dati telematici a cura di coloro che si ergono a "tecnici informatici" e chissà come fanno ad accaparrarsi tutti questi contratti di assistenza, senza destare alcuna rimostranza da parte degli impiegati e degli addetti dei Comuni.
RispondiEliminaDavvero inquietante questo aspetto !