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domenica 29 aprile 2012

Il blob della domenica #13

Non c'è cosa più bella al mondo di un pianto di gioia.

Chi si salva è perduto.

Si reincarna in uomo, la prima cosa che vorrebbe sperimentare? Fare la pipì in piedi.

Ma voi il letto lo rifate tutte le mattine?

Bisogna vivere intensamente, sennò ci si accorge di esistere.

Se son fiori marciranno.

Mi dice la fisioterapista: «Lei dovrebbe fare questo esercizio monitorando costantemente il gesto con un feedback visivo...» Io vorrei dirle: «L'italiano non lo sa?» Invece le dico: «Cioè guardandomi allo specchio?» Lei mi dice: «Sì».

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venerdì 27 aprile 2012

Portacravatte rotante



Quando fumavo, a proposito il 3 aprile sono passati tre anni che ho smesso, e avevo un appuntamento per strada (arriva, non arriva, ma perché non arriva, e perché arrivo sempre io per primo) e avevo dunque questo appuntamento e lei/lui non arrivava la prima cosa era accendermi in automatico una sigaretta. Adesso invece per ingannare il tempo, come se fosse nato ieri per lasciarsi ingannare, guardo le vetrine.

E dunque l'altro giorno in viale Tunisia ero lì in attesa e passavo in rassegna i negozi nel raggio di una decina di metri quando dietro il cristallo mi spunta questo aggeggio. E lo contemplo e lo fotografo. E poi dopo un attimo di indecisione decido di entrare per avere qualche lume. Ma l'amica arriva, e siamo già in ritardo, e niente, la domanda mi rimane in testa. Così adesso la faccio a voi. Ma questo portacravatte lo comprano gli uomini per loro stessi o le donne per regalarglielo?

Carpe diem è il nome del negozio. In quanto a carpere il diem io lo carperei in altre maniere e non con cazzate simili.

giovedì 26 aprile 2012

La vera crescita non sta (solo) nei numeri

Ogni tanto, nella depressione generalizzata, qualcuno (anche molto autorevole) evoca la parola "crescita" con l’aria di chi indica uno squarcio tra le nubi. Il problema è che nessuno sa più che cosa voglia dire, "crescita": di che pasta sia fatta, che novità porti, a chi porti benessere e a chi penuria. È passato ormai mezzo secolo dal celebre discorso di Robert Kennedy "contro il Pil", nel quale diceva, in buona sostanza, che i numeri definiscono solo delle quantità, non delle qualità. Ma ancora oggi, malgrado lo sviluppo abbia rivelato, insieme ai suoi vantaggi, anche i suoi guasti, i suoi sprechi, le sue storture, si parla di crescita come di un grumo di numeri, e basta. Nessuno dei supertecnici che a Roma o a Berlino o a Strasburgo fanno di conto, o dei leader politici che dai quei conti sono paralizzati, ha la voglia o il tempo o la capacità di dirci che cosa metterci dentro, alla scatola vuota detta crescita. L’attuale impopolarità della politica sta anche in questa reticenza ormai congenita: un gretto cumulo di cifre che non ci dice (quasi) più niente, che non ci unisce né ci divide, non ci fa sognare né litigare. Crescere: come, perché, dove, per ottenere che cosa, per essere che cosa?

Michele Serra
L'amaca di oggi


E allora perché la decrescita felice (in numeri) non può diventare una crescita (in qualità)?

martedì 24 aprile 2012

Buon 25 aprile

Chi non abita a Milano quando sente nominare Piazzale Loreto corre col pensiero a quello che successe "dopo", con gli appesi a testa in giù.

Vorrei ricordare invece quello che successe "prima", una decina di metri più in là. La mattina del 10 agosto 1944 quindici partigiani vennero prelevati dal carcere di San Vittore, portati in quel piazzale e lì fucilati da un plotone di esecuzione composto dai militi fascisti del gruppo Oberdan della famigerata legione «Ettore Muti» guidati dal capitano Pasquale Cardella che agiva agli ordini del comando tedesco, in particolare del capitano delle SS Theodor Saevecke, noto in seguito come boia di Piazzale Loreto.

I loro nomi
Gian Antonio Bravin, 36 anni, partigiano dei GAP
Giulio Casiraghi, 45 anni, militante comunista.
Renzo del Riccio, 21 anni, partigiano delle brigate Matteotti
Andrea Esposito, 46 anni, militante comunista e partigiano delle brigate Garibaldi
Domenico Fiorani, 31 anni, partigiano delle brigate Matteotti
Umberto Fogagnolo, 33 anni, dirigente del CLN
Tullio Galimberti, 22 anni, partigiano delle brigate Garibaldi
Vittorio Gasparini, 31 anni, capitano degli alpini
Emidio Mastrodomenico, 22 anni, poliziotto e partigiano dei GAP
Angelo Poletti, 32 anni, militante socialista e partigiano delle brigate Matteotti
Salvatore Principato, 52 anni, militante socialista e partigiano delle brigate Matteotti
Andrea Ragni, 23 anni, partigiano delle brigate Garibaldi
Eraldo Soncini, 43 anni, militante socialista e partigiano delle brigate Garibaldi
Libero Temolo, 38 anni, militante comunista e partigiano delle SAP
Vitale Vertemati, 26 anni, partigiano delle brigate Garibaldi

Nella foto vedete la grande lapide che ricorda l'eccidio. Altre lapidi, troppe, ho visto e fotografato nel mio peregrinare tra i luoghi della Resistenza. Sui valichi di montagna, sulle pareti di chiesette sperdute, vicino a ponticelli su gelidi torrenti, a fianco di piccoli cimiteri, su rocce a strapiombo. Anche il mio paesello ne ha una.

Adesso il ciclo inesorabile del tempo legato alle nostre vite sta assottigliando sempre più le fila di quelli che tornarono a casa, testimoni della tragica epopea che fu necessaria per restituirci la libertà. Sta a noi, che da loro abbiamo ricevuto così tanto, cercare di trasmettere ai più giovani il senso di quella Resistenza, che è poi la resistenza continua, per tutta la vita, ai disvalori sempre striscianti e in continuo agguato del fascismo.

Buon 25 aprile.



domenica 22 aprile 2012

Il blob della domenica #12

Se errare è umano, io andrei.

Chi trae vantaggio dall'infrangere le regole sarà sempre più creativo rispetto a chi deve farle rispettare.

Anche darla al primo che capita è diventato complicato.

Né carne né pesce. Cosa avete capito? Dicevo così perché sono un vegano.

Sta cosa che si ha bisogno di un amore per essere felici deve finire.

Annaspo quindi sono.

Cliente: Il sito è piaciuto ma il prossimo anno abbiamo bisogno di maggior coinvolgimento!
Webmaster: Ad esempio?
Cliente: Ma è chiaro: facciamo in modo che gli utenti si raccontino, riportino le loro esperienze, ovviamente in relazione al prodotto.
Webmaster : Non me ne voglia ma le ricordo che producete carta igienica.

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sabato 21 aprile 2012

La botanica parallela - Leo Lionni

Avevo letto di questo libro, La botanica parallela, alcune pagine qua e là durante un breve viaggio in treno che mi portava a Lugano assieme a un amico parecchi anni fa. Il libro era suo. Poi mi passò di mente fino a quando Libereso, il grande Libereso, non mi parlò di una pianta, il giusquiamo, e allora quelle pagine mi riaffiorarono. Andai subito in libreria per cercarlo ma risultò esaurito.

Adesso è stato ristampato e (cose per me incomprensibili) non dal primo editore, Adelphi 1976, ma da un altro, Gallucci. Inutile dire che me lo sono subito procurato e letto. Non d'un fiato, ma con calma perché ogni capitolo merita una pausa e un respiro. La botanica parallela è quell'anarchia vegetale di semi ribelli che hanno generato creature incredibili che possono scomparire al tatto o generare ombre con i colori dell'arcobaleno per dire solo due singolarità. Essa non va contro quella ufficiale di Linneo ma le vive a fianco esplorando un altro mondo dove si scava a fondo nella vita delle piante per cercare di conoscerne l'anima, espressa, ma non sempre, dalla bellezza delle forme esteriori.

Artisie, giraluna, tirilli, e altre fantastiche specie vegetali sono presentate con la precisione dello scienziato. Lionni capovolge il Borges della Zoologia fantastica, raffigurando minuziosamente il proprio universo botanico immaginario e rendendo percepibile, attraverso lo studio delle sue straordinarie proprietà, la flora di un pianeta gemello dove sarebbe del tutto normale incontrare le Città invisibili di Calvino.


Le piante parallele che hanno sollevato più perplessità fra coloro che hanno seguito gli sviluppi della nuova botanica sono senza dubbio le artisie. E ciò è comprensibile quando si pensi che delle due flore, quella comune e quella parallela, le artisie occupano un posto del tutto speciale, quanto mai ambiguo per l'aspetto spesso abotananico, qualche volta addirittura anorganico, di probabile origine umana, che è il loro carattere dominante. Non è ancora chiaro se la pianta nella sua dicotomia artificio/natura esprima l'influenza della natura sull'arte oppure quella dell'arte sulla natura. Sappiamo benissimo che la verità non è né l'una né l'altra e che a parte il parallelismo, l'artisia è tutta natura. Ma come spiegare il mistero delle sue forme, così ovviamente artistiche che in alcuni esemplari sembrano addirittura artefatte, copiate dai ghirigori del Settecento?
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Già nella lunga notte dell'Erocene l'uomo aveva intravisto il giraluna ergersi misterioso, nel suo terso paesaggio. L'uomo presolare si considerava figlio della Luna. Nel grembo di lei aveva conosciuto il conforto dei pigri e silenziosi tepori della notte, e nel suo bagliore aveva visto perle d'argento cullarsi leggere sulle corone dei primi grandi fiori. Me egli non ci lasciò che pochi enigmatici segni: la caverna di Feisenburg, le ossa pietrificate del tumulo di Ahmenstadt, la coppa di Boergen. Paradossalmente quel che sappiamo della sua presenza ci è stato tramandato dalle testimonianze della sua vegetazione notturna.







Leo Lionni

La botanica parallela

(con XXXII tavole)


Gallucci
Leo Lionni (Amsterdam 1910 - Radda in Chianti 1999) è stato un artista multiforme di fama mondiale. Nato in Olanda a 14 anni si trasferì in Italia e vi rimase finché le leggi razziali non lo costrinsero a fuggire negli Stati Uniti. Si stabilì a Philadelphia, dove divenne un grafico di grande successo. Venne in contatto con i più grandi artisti dell'epoca,dal giovanissimo Andy Warhol a Saul Steinberg, da Willen de Kooning ad Alexandre Calder. Nel 1960 rientrò in Italia e cominciò a dedicarsi alle opere per bambini. Ha pubblicato più di 40 libri per i più piccoli, conquistando per ben quattro volte la menzione al Caldecott, il più prestigioso premio americano del genere. Negli ultimi tempi Leo tornò con passione alla pittura e alla scultura, oltre che alla cura del suo giardino toscasno e alla stesura di questo fantastico trattato.


venerdì 20 aprile 2012

I domini localizzati di blogspot

Voi che avete un blog su piattaforma Blogger all'indirizzo blogspot sapete che da circa un mese il suffisso .com è stato cambiato nel suffisso .it. Se digitate [vostroblog].blogspot.com verrà automaticamente reindirizzato a [vostroblog].blogspot.it.

Google ha deciso di effettuare questo cambiamento perché:
Stiamo cercando di fornire un maggiore supporto alla gestione locale dei contenuti. Se riceviamo una richiesta di rimozione di contenuti che violano le leggi in vigore in un determinato Paese, quei contenuti potrebbero non essere più disponibili per i lettori nei domini locali in cui si applicano quelle leggi. Questa aggiornamento è in linea con il nostro approccio alla libertà di espressione e alla divulgazione di contenuti discutibili, che non ha subito modifiche.


Ora mi sono accorto che oltre a .it il mio blog è anche su .de (Germania) e .fr (Francia), e così credo sia anche per i vostri e potete verificarlo. C'è qualcuno che può svelare l'arcano?









albertocane.blogspot.de/





albertocane.blogspot.fr/


Aggiunta 12.20
Mi ero dimenticato di controllare .eu. L'ho fatto adesso e guardate cosa compare su albertocane.blogspot.eu/. Per la cronaca il server è in Australia.

mercoledì 18 aprile 2012

D'Alema e gli altri onorevoli fannulloni



Lunedì Silvia Cerami ha pubblicato sul sito dell'"Espresso" un pezzo dal titolo "I 'big' onorevoli fannulloni"

Inizia così
"Da quando non è più premier, Berlusconi diserta la Camera. D'Alema non ha mai presentato nemmeno un atto da inizio legislatura (record mondiale). Tremonti ha il due per cento di presenze, Alfano salta nove sedute su dieci, La Russa va a votare sette volte su cento. Ma prendono tutti lo stipendio (pieno) di parlamentare."
Andate all'articolo che ne vale la pena.

Allora D'Alema incazzato ha ordinato alla sua addetta stampa di chiarire e spiegare. E ha chiarito e spiegato: che il suo capo ha diritto a essere poco presente in aula in quanto dirigente di partito, che quindi fa politica attraverso mille altri modi: visite nelle città, presenze a convegni, iniziative pubbliche e così via.

Eh no. Un parlamentare la politica dovrebbe farla in parlamento, proprio per questo viene eletto, e se vuole farla in altri modi che non gli danno il tempo di sedersi sugli scranni di quell'aula lo stipendio glielo paghi il suo partito che gia riceve per questo indecenti "rimborsi elettorali".

Di insofferenza in insofferenza, di indignazione in indignazione, arrivare all'odio da bufali il passo sarà breve. Non succederà la rivoluzione, ma allora per un politico riconosciuto per strada saranno cazzi.

martedì 17 aprile 2012

10 piazze per 10 comandamenti



Non sanno più cosa inventarsi. Dico dei cardinali dei vescovi dei monsignori che pingui di potere e scarni di spiritualità annaspano per tamponare l'emorragia costante di fedeli.

Ed ecco così che, più furbi del diavolo, oh sì, tirano fuori dalla naftalina le tavole di Mosè per farne una specie di Festival del peccato, anzi dei peccati capitali, che andrà in scena il prossimo settembre (sabato 8, sabato 15, sabato 29). "10 piazze per 10 comandamenti" è il titolo da musical, e si preannuncia come una kermesse variegata che coinvolgerà le piazze di dieci città d'Italia, undici compresa Roma.

Tutto è nato per festeggiare il 40° anniversario del "Rinnovamento nello Spirito Santo", un gruppo ultraconservatore dedito alle preghiere in lingue morte, alle imposizioni delle mani, alle guarigioni e amenità simili. Guardati con qualche sospetto sino a poco tempo fa dalle gerarchie ecclesiastiche sono stati adesso sdoganati e sponsorizzati da monsignor Rino Fisichella, l'erudito prelato che si è autodefinito (e nessuno lo ha smentito anche se la carica non è mai esistita) "cappellano della Camera dei deputati", e adesso messo a capo di un nuovo organismo misterioso, il "Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione".

Sarà una grande manifestazione, dicono. Non solo discussioni, ma interventi cardinalizi, videomessaggi papali, e, sentite sentite, partecipazione dei sindaci, di loro spontanea volontà o tirati in pista per i capelli. Peggio del diavolo, l'ho già detto ma lo ripeto.

Mi sarebbe piaciuto vedere e ascoltare dal buco della serratura l'augusto consesso che discuteva per decidere quali comandamenti abbinare alle città. Anche solo Bologna e Bari. Non avete niente da dire al proposito?


Io sono il Signore Dio tuo = ROMA

1. Non avrai altro Dio all’infuori di me = TORINO
2. Non nominare il nome di Dio invano = VERONA
3. Ricordati di santificare le feste = MILANO
4. Onora il padre e la madre = NAPOLI
5. Non uccidere = PALERMO
6. Non commettere atti impuri = BARI
7. Non rubare = GENOVA
8. Non dire falsa testimonianza = FIRENZE
9. Non desiderare la donna d’altri = BOLOGNA
10. Non desiderare la roba d’altri = CAGLIARI


Mosè riceve le tavole della legge (incisione di Gustave Doré)

domenica 15 aprile 2012

Ricordando Vik



A un anno dalla scomparsa.

Altri hanno preso il testimone. Oltre 1500 persone da tutto il mondo stanno cercando in queste ore di imbarcarsi negli aeroporti dei loro paesi per raggiungere Tel Aviv e manifestare la loro intenzione di entrare in Palestina, nell'ambito della missione di solidarietà internazionale Bienvenue en Palestine.

continua sul blog in aggiornamento di Ross.

Il blob della domenica #11

È una primavera questa innamorata dell'inverno. Non vuole proprio separarsene.

Di sesso più se ne parla meno se ne fa. Un po' come la democrazia.

Rinascere sotto mentite spoglie.

La vera differenza fra un bambino e un adulto: il prezzo dei giocattoli.

Lei dove lavora? Al centro controllo inclinazione asse terrestre.

Scherzando, si può dire di tutto, anche la verità.

Il mio collega è appena tornato da una settimana di pellegrinaggio a Medjugorje. Dice che erano migliaia. E che la madonna non è comparsa. Dice che adesso faranno una class action per la mancata visione.

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venerdì 13 aprile 2012

Che fine farà la Nazionale della Padania?

Troppe cose avrei da dire sulla Lega, troppe disordinate e in sostanza confuse. Del resto qui e là leggo sull'argomento tutto e il contrario di tutto in articoli di tuttologi supponenti, oh come mi stanno sulle balle. E quindi per adesso la prendo in ironia. Mi basta rispolverare uno dei tanti post che ho scritto.

Come questo del 31 maggio 2010 dal titolo Il mondo parallelo della Lega. E si riferiva alla Nazionale di calcio della Padania presentata e allenata dal Trota.

Ripubblico le due foto con le stesse didascalie


Renzo Bossi, detto "il Trota", nel corso della presentazione a Sirmione (Brescia) della maglia della Nazionale della Padania che parteciperà ai «Mondiali dei Popoli».


La Nazionale di calcio della Padania.

Finivo così
«Sarebbe interessante sapere se questa "Nazionale" è finanziata con i soldi dello Stato "centralista"».

La risposta è arrivata. Le trasferte (mitica quella in Lapponia) e tutto il resto venivano pagati con i milioni del "rimborso elettorale".

E allora adesso finisco così. Senza più allenatore, senza più soldi, che fine farà questa gloriosa compagine della nazione padana?

giovedì 12 aprile 2012

Marzia dei gatti



Sono fino a mezzogiorno al paesello, e ne approfitto per scattare questo quadretto. Marzia, eccola dalla finestra con una parte della tribù di undici gatti che vivono a casa sua, tutti battezzati: Ernest, Cecilia, Nanà, Shipa, Artemide, Frida, René, Pometa, Albertina, Silvestro, Resh.

Ci risentiamo da Milano.

martedì 10 aprile 2012

Lassù...


La fata che mi ha stregato abita qui


Da lassù il mare si vede così


Lassù il tempo è sospeso


Lei, la fata che mi ha stregato e che immagina meravigliosi mondi per bambini che poi dipinge, si è appena fatta tatuare questa farfalla. La disegnò il grande Antonio Rubino che queste terre aveva nel cuore.

Lassù è tutto un altro mondo da quaggiù.

venerdì 6 aprile 2012

Buona resurrezione



Buona resurrezione, la vostra e la mia, ché ne abbiamo tutti bisogno.

[Qualcuno intanto potrebbe dirmi come mai le uova col guscio bianco sono diventate quasi introvabili.]

Arrivederci a dopo la resurrezione, aspettando l'ascensione.

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mercoledì 4 aprile 2012

«Si attesta che il signor Enrico De Pedis...»

Si attesta che il signor Enrico De Pedis nato in Roma - Trastevere il 15/05/1954 e deceduto in Roma il 2/2/1990, è stato un grande benefattore dei poveri che frequentano la basilica ed ha aiutato concretamente a tante iniziative di bene che sono state patrocinate in questi ultimi tempi, sia di carattere religioso che sociale. Ha dato particolari contributi per aiutare i giovani, interessandosi in particolare per la loro formazione cristiana e umana.

Questa lettera ufficiale del Vaticano, scritta 32 giorni dopo la morte violenta avvenuta per mano dei suoi ex-complici dava la patente di grande benefattore a De Pedis e quindi luce verde per la sua sepoltura nella basilica di Sant'Apollinare. Illustre criminale, boss della banda della Magliana, specializzato in omicidi, traffico di droga, usura, per la Chiesa era stato un cristiano esemplare.

Dopo 4 giorni l'allora Vicario della diocesi di Roma, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Ugo Poletti, rilasciava il nulla osta per la tumulazione all'interno della basilica di Sant'Apollinare. Il 24 aprile la salma di De Pedis venne qui traslata dal cimitero del Verano e le chiavi del cancello furono consegnate alla vedova, Carla De Pedis.

Ora, dopo il can can generato da più parti per la presunta relazione della vicenda con il rapimento di Emanuela Orlandi (non è la prima volta che si tira fuori questo legame) è probabile che la salma verrà traslocata altrove, magari di notte e nella maniera più segreta possibile. Non è che qualcuno chieda con forza a chi di dovere oltretevere come mai fu dato quel credito di onestà specchiata e spirito di abnegazione fuori del comune a un pluriomicida? Figuriamoci.


martedì 3 aprile 2012

Le fonti rinnovabili e i dati di Legambiente che non capisco

Mercoledì scorso Lagambiente ha presentato il rapporto annuale sui Comuni rinnovabili, snocciolando cifre su cifre che danno l'idea di una grande avanzata nel nostro Paese delle fonti alternative agli idrocarburi.

Eccone alcune. Nel 2011, l'energia pulita ha inciso per il 26,6% sul totale dei consumi elettrici. Dal 2000 ad oggi, negli ultimi 11 anni, gli impianti rinnovabili elettrici e termici sono aumentati di oltre 400.000 unità. Secondo lo studio, sono 23 i Comuni che coprono completamente i consumi energetici e termici con un mix di rinnovabili; considerando solo il fabbisogno elettrico, però, i Comuni 100% rinnovabili (energia mini-idroelettrica, eolica, fotovoltaica, da biomassa, geotermica) salgono addirittura a 2.068.

E allora sono andato a controllare sul sito, dove, inserendo un qualsivoglia Comune, si hanno in un istante i dati relativi delle fonti rinnovabili. Potete provare anche voi col vostro paese o città e poi riferire se il dato vi sembra realistico o no. Sotto alcuni risultati. Qualcuno mi dovrebbe spiegare da dove arriva l'energia per quel cento per cento che riguarda Genova e Ventimiglia, più Varazze Bajardo Mendatica e chissà quanti altri, tanto per restare nella mia regione.

E di Comuni così, come ho già riportato sopra, ce ne sono in Italia ben 2.068, duemilasessantotto che brillano di elettricità propria, anzi, a essere precisi come è scritto nel rapporto, di elettricità ne producono più di quella che consumano.

Tutto ciò è molto bello ma mi sorge qualche dubbio. Oppure ho preso un granchio e non ho capito una mazza di tutto il meccanismo.



domenica 1 aprile 2012

Il blob della domenica #10

È felice? No, per fortuna.

Uno dei più bei complimenti mai ricevuti: tu hai una dépendance dell'ipotalamo là sotto.

Sento il rumore delle farfalle.

Fare combaciare bottoni e asole non sempre riesce.

L'uovo che avanza.

Che palle 'sta cosa che ci sono un sacco di persone più [aggettivo a caso] di me.

Mia moglie va a fare la spesa. Per vendicarmi delle volte che mi ha fatto comprare assorbenti le ho mandato un sms "Compra anche la chiave inglese del 12, quella con il contromanico per la brugola. Non puoi sbagliare".

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