sabato 29 giugno 2013
Gladiolo selvatico, dedicato a Margherita Hack
Bisogna partire al mattino presto, e arrivati in campagna guardarsi attorno. E poi anche sdraiarsi per terra, se occorre, per osservare tutti i punti di vista. Verrà fuori la bella che si mette in mostra per farsi fotografare. Allora bisogna aspettare che la luce della nostra stella, madre di tutti i colori, la trafigga nel punto giusto. Clic, e il gioco e fatto.
Dedicato a Margherita Hack, la signora delle stelle che stanotte l'hanno accolta fra di loro.
QUI tutte le foto del sabato.
venerdì 28 giugno 2013
Mozzarella figlia di nn
È la mozzarella di una nota marca. Senza conservanti va bene, prodotto in Italia va altrettanto bene. Ma il latte? In polvere? Congelato? Proveniente dalla Romania o dalla Mongolia? Non ci è dato sapere. Vi sembra giusto tutto ciò?
giovedì 27 giugno 2013
I nostri occhi dal cielo
Piccolo e bianco, il drone vola sopra Istanbul e riprende la folla sottostante. Fino a che la polizia lo abbatte con una schioppettata, parodia della contraerea, e il volo è spezzato.Il breve filmato (ripreso il giorno 11 di giugno in piazza Taksim) è un impeccabile documento della stupidità del potere. Se l’intenzione – si suppone – era impedire riprese indesiderate dei disordini in corso, l’abbattimento del drone, a sua volta ripreso da decine di altri occhi elettronici, ottiene l’effetto opposto: quelle immagini stanno facendo il giro del mondo, amplificando la sensazione che sotto quel drone si stesse dispiegando una ottusa brutalità repressiva. Vedere quell’occhio giocattolo cavato a forza dalla sua orbita è simbolicamente odioso tanto quanto vedere, come spesso capita, certe manone che oscurano certe telecamere. L’illusione (arcaica) che solo il potere possa osservarti, mentre tu non puoi osservare lui, non regge più politicamente né tecnologicamente. Il drone di Istanbul è la miniatura (alla portata di molti) dei fantasmagorici e costosissimi droni in dotazione agli eserciti. Vederlo abbattere è solo uno stimolo pubblicitario in più: subito ci si chiede dove si comperano, a Istanbul e non solo, quei bellissimi droni bianchi.
Michele Serra
L'amaca di oggi
Michele Serra
L'amaca di oggi
Quello che riprendeva la telecamera dal drone
L'abbattimento
mercoledì 26 giugno 2013
Siamo tutte puttane: Santanchè parla per te
Ieri pomeriggio a Roma, alla pagliacciata organizzata dal pagliaccio di corte Giuliano Ferrara.
Possibile che un giorno o l'altro questa arpia non capiti in mezzo a un gruppo di donne che la sputacchino come si deve?
sabato 22 giugno 2013
Le mie terre incantate di LIguria
L'originale di questa immagine è una diapositiva (vi ricordate delle diapositive?) scattata un decennio fa alla Gola dell'Incisa nelle Alpi Marittime.
Buon fine settimana e buona estate. Compatibilmente.
QUI tutte le foto del sabato.
Buon fine settimana e buona estate. Compatibilmente.
QUI tutte le foto del sabato.
giovedì 20 giugno 2013
Non lamentatevi, per favore
E sembrava che non finisse mai di piovere. E tutti a lamentarsi. Ma non arriva la primavera? Ma non arriva il caldo? E adesso che il caldo è arrivato ancora tutti a lamentarsi: ma che caldo!
Il caldo è arrivato come è giusto che sia, in questo momento della rivoluzione del nostro pianeta attorno alla sua stella. Papale papale: è giugno, non vuoi che faccia caldo? Cosa vorresti, che domani Alberto uscendo di casa si trovasse un ambiente simile?
Soffrite ma non lamentatevi. Se vi lamentate è peggio. E mangiate delle belle insalate, ché è periodo di verdure questo.
mercoledì 19 giugno 2013
Richiamo alle armi
La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa.
Karl Marx
Karl Marx
La tragedia l'abbiamo già avuta. Aspettiamo Forza Italia 2. E fino ad adesso Carletto non è stato smentito.
martedì 18 giugno 2013
sabato 15 giugno 2013
Bici da donna 10
Come sempre (lo sa chi mi segue) c'è da scegliere una foto. Grazie.
QUI tutte le bici da donna.
Passavo ieri nel tardo pomeriggio sulla Martesana ed ecco apparirmi questa meraviglia di nespolo carico di frutti. I nostri (sempre qui a Milano, ve li ricordate?) quest'anno nisba, niente di niente.
Chiesa di San Vittore al Corpo. Era la basilica dei frati Olivetani che dimoravano nell'annesso monastero convertito oggi a Museo della Scienza e della Tecnica. Ci vengo spesso da queste parti per vedere qualche novità tecnologica e anche per fare un giro a Sant'Ambrogio.
Percorro questa zona, che si chiama l'Isola, su marciapiedi che fanno da pista ciclabile. Il nuovo convive col vecchio, anche in contrasti estremi visibile in certe foto che ho scattato (senza la bici) dove catapecchie in primo piano hanno per sfondo contiguo palazzi come questo.
La bici è ferma, il re è fermo, e fermo pure io dietro. I passanti invece passano e manco di uno sguardo ci degnano.
No, non vi dico dov'è, altrimenti che angolo nascosto sarebbe. Ho scoperto che lì vicino c'è una villa misteriosa. La pubblicherò in seguito.
Come a fare pendant dialettico con la foto precedente in questo maestoso spazio trionfale di nascosto non c'è niente. È l'Arco della Pace.
Luigi Malabrocca, maglia nera al Giro d'Italia, qualche trionfo lo vide anche lui ma è ricordato soprattutto per questa maglia. Giusta l'idea di dedicargli una pista ciclabile. Perché l'importante è arrivare, anche ultimi ma arrivare. Qui sono un po' uscito dai confini della città e mi trovo al Carroponte di Sesto San Giovanni.
QUI tutte le bici da donna.
Passavo ieri nel tardo pomeriggio sulla Martesana ed ecco apparirmi questa meraviglia di nespolo carico di frutti. I nostri (sempre qui a Milano, ve li ricordate?) quest'anno nisba, niente di niente.
Chiesa di San Vittore al Corpo. Era la basilica dei frati Olivetani che dimoravano nell'annesso monastero convertito oggi a Museo della Scienza e della Tecnica. Ci vengo spesso da queste parti per vedere qualche novità tecnologica e anche per fare un giro a Sant'Ambrogio.
Percorro questa zona, che si chiama l'Isola, su marciapiedi che fanno da pista ciclabile. Il nuovo convive col vecchio, anche in contrasti estremi visibile in certe foto che ho scattato (senza la bici) dove catapecchie in primo piano hanno per sfondo contiguo palazzi come questo.
La bici è ferma, il re è fermo, e fermo pure io dietro. I passanti invece passano e manco di uno sguardo ci degnano.
No, non vi dico dov'è, altrimenti che angolo nascosto sarebbe. Ho scoperto che lì vicino c'è una villa misteriosa. La pubblicherò in seguito.
Come a fare pendant dialettico con la foto precedente in questo maestoso spazio trionfale di nascosto non c'è niente. È l'Arco della Pace.
Luigi Malabrocca, maglia nera al Giro d'Italia, qualche trionfo lo vide anche lui ma è ricordato soprattutto per questa maglia. Giusta l'idea di dedicargli una pista ciclabile. Perché l'importante è arrivare, anche ultimi ma arrivare. Qui sono un po' uscito dai confini della città e mi trovo al Carroponte di Sesto San Giovanni.
giovedì 13 giugno 2013
Sono una bestia rara
Devo proprio essere un esemplare strano se fra gli amici, i parenti, i conoscenti, e anche gente solamente incrociata nei miei diporti, sono l'unico che si fa da solo la dichiarazione dei redditi.
L'Italia non è un paese normale anche per questo: per pagare le tasse bisogna pagare qualcuno che scriva quanto dobbiamo pagare.
L'Italia non è un paese normale anche per questo: per pagare le tasse bisogna pagare qualcuno che scriva quanto dobbiamo pagare.
mercoledì 12 giugno 2013
Essere espulsi da Grillo diventa una pacchia
Di sicuro non ci avevate pensato: che subire l'anatema di Grillo e venire defenestrati dal Movimento cinque stelle ha i suoi bei vantaggi.
Vaffanculo rendicontazione, vaffanculo scontrini, vaffanculo fatture. E quindi tanto per cominciare un bel premio di 5000 euro (lordi) in più di indennità, per continuare poi con 8000 euro (netti) di diaria e rimborsi spese, per finire con tutti quei graziosi gadget offerti ai parlamentari a cui i grillini hanno rinunciato.
Voglio proprio vedere se gli espulsi continueranno a rinunciare a tutto questo ben di dio. Voglio proprio vedere.
Vaffanculo rendicontazione, vaffanculo scontrini, vaffanculo fatture. E quindi tanto per cominciare un bel premio di 5000 euro (lordi) in più di indennità, per continuare poi con 8000 euro (netti) di diaria e rimborsi spese, per finire con tutti quei graziosi gadget offerti ai parlamentari a cui i grillini hanno rinunciato.
Voglio proprio vedere se gli espulsi continueranno a rinunciare a tutto questo ben di dio. Voglio proprio vedere.
venerdì 7 giugno 2013
Francesco Biamonti - Itinerari di letteratura
nona edizione 2013
V'è in Boine un contrasto fra la solarità mediterranea e l'esperienza interiore, tra la concretezza e la spiritualità, la corposità della parola carica di forza espressionista e l'evocazione lirica che tende alla commozione e al silenzio. La scrittura, che sembra d'impeto, vortica in un rovello morale, e la franchezza del vivere rude si assottiglia in dolorose querelles. Il suo animo s'accende all'improvviso, ma altrettanto all'improvviso si turba e si stanca; è radicato alla terra degli ulivi, ai muri ferrigni e se ne distacca nel contempo; la pace e l'onda vi si alternano.
Francesco Biamonti
San Biagio della Cima (IM)
Centro polivalente "Le rose"
Centro polivalente "Le rose"
Sabato 8 giugno
ore 17.30
Presentazione di
Spaesati
Luoghi d'Italia in abbandono tra memoria e futuro
di Antonella Tarpino
Giulio Einaudi Editore
introduce
Professor Massimo Quaini
sarà presente l'autrice
Sabato 15 giugno
ore 17.30
Presentazione del libro
Un capitolo della biografia di Boine
di Andrea Aveto
Edizioni Città del silenzio
introduce
Professor Vittorio Coletti
sarà presente l'autore
Domenica 16 giugno
Passeggiata lungo i sentieri reali e letterari di Francesco Biamonti
Punto di ritrovo presso Collabassa alle ore 9.00.
Ai partecipanti si consiglia di indossare scarponcini da trekking e munirsi di borraccia d'acqua.
Sabato 29 giugno
ore 17.30
Presentazione dei libri
Lettere a Mario Novaro 1913 - 1919
di Camillo Sbarbaro
Edizioni San Marco dei Giustiniani
a cura di Veronica Pesce
Lettere a Enrico Falqui
a cura di Diego Divano e Daniela Carrea
Introduce
Prof. Simona Morando
saranno presenti Veronica Pesce e Digo Divano
letture di Marta Amalberti
martedì 4 giugno 2013
Posto in paradiso vendesi
Era un ebreo pio e devoto il signor Ari Mandel di New York, ligio a tutti i precetti religiosi. Poi a un certo punto quel giovane cresciuto nel quartiere ortodosso della Grande Mela tra sinagoghe e università ebraiche ha sentito le sirene dei piaceri terreni e ha cambiato stile di vita. Ma perché si è chiesto non sfruttare i meriti acquisiti negli anni precedenti con un rispetto ferreo delle regole? E nello specifico un posto presunto nel Giardino dell'Eden dove saranno chiamati a raccolta per l'eternità i meritevoli.
E così ha deciso di vendere quel suo posto in paradiso su eBay. Prezzo di partenza basso basso, 99 cents. Ma la quotazione è subito schizzata e in pochissimo tempo ha raggiunto i 100.000 dollari. A quel punto eBay ha cancellato la pagina e spiegato anche il perché: l'Oltretomba non è tangibile e quindi non può essere messo in vendita.
Ma quante cose non tangibili nelle religioni diventano vendibili e sono vendute?
E così ha deciso di vendere quel suo posto in paradiso su eBay. Prezzo di partenza basso basso, 99 cents. Ma la quotazione è subito schizzata e in pochissimo tempo ha raggiunto i 100.000 dollari. A quel punto eBay ha cancellato la pagina e spiegato anche il perché: l'Oltretomba non è tangibile e quindi non può essere messo in vendita.
Ma quante cose non tangibili nelle religioni diventano vendibili e sono vendute?
sabato 1 giugno 2013
La moschea di via Padova 144 a Milano
Ho parlato ieri delle città invisibili frutto della magica fantasia di un grande scrittore. Io però abito in una città reale e quindi visibile. Anche se questo aggettivo "visibile" ha bisogno di aggiustamenti. Vedo la gente per la strade e le piazze, nei mezzi pubblici, dentro i teatri e i musei, all'interno di molti spazi chiusi ma aperti al pubblico per svariate attività e interessi. E poi ci sono spazi come questo, massimo emblema di un'umanità in trasformazione e sempre più meticcia. Ci passi davanti e manco ti accorgi che esista.
Millanta e millanta volte ci sono passato (in macchina, a piedi, in bici, sulla 56), e non mi sono mai fermato. Ma domenica mattina presto ho preso armi e bagagli e ci sono andato di proposito. Gentilissimi sono stati. «Le scarpe?» «Faccia come crede» mi è stato risposto da un addetto del centro islamico. Naturalmente me le sono tolte e messe nell'apposito scaffale, e poi ho fatto un giro e scattato le foto. Mentre inquadravo, due ragazze presenti, senza alcun velo, sorridevano. Il mondo, questo nostro mondo di tutti noi sta cambiando.
Tutte le foto del sabato
Iscriviti a:
Post (Atom)