sabato 27 aprile 2019
Un seme perché...
Ritornato a Milano ho trovato questa gradita sorpresa, regalo di una vicina. Domani semino.
Buona domenica.
QUI tutte le foto del sabato (280 post).
venerdì 19 aprile 2019
domenica 14 aprile 2019
Fuorisalone a Casa Berra, banda musicale e installazioni
Ieri pomeriggio, il corpo musicale di Crescenzago si è spostato, in un percorso ideale, dalla nostra casa che era un luogo di antica accoglienza alla Casa delle Carità, luogo di attuale accoglienza.
E poi ieri alle19 concerto jazz.
.
Oggi pomeriggio Francesca Di Traglia, performer che abita anche lei in questa casa, proponeva Il pozzo nascosto di Crescenzago, spettacolo di narrazione e musica, per bimbi e adulti. Purtroppo il tempo inclemente l'ha ridimensionato di molto. Sarà per una prossima volta. Siamo soddisfatti di come sono andati questi due giorni. Arrivederci al concerto del 4 maggio.
Sotto alcune installazioni.
sabato 13 aprile 2019
Milano, stamani il sindaco Beppe Sala è venuto a prendere un caffè nella nostra casa
Stamattina è venuto nella nostra casa il sindaco Beppe Sala a prendere un caffè, a vedere le installazioni del Fuorisalone e soprattutto a parlare dei problemi del quartiere e sentire le varie proposte. Grande partecipazione, molti interventi. Questa città è sempre più viva.
QUI tutte le foto del sabato (279 post).
giovedì 11 aprile 2019
Milano, il Fuorisalone in casa
Nella casa qui a Milano abbiamo da poco costituito un'associazione culturale
Associazione culturale Casa Berra
che si è subito messa in moto.
Questo fine settimana nell'ambito di Design Week:
Crescenzago - Adriano
FUORI SALONE 2019
per un nuovo protagonismo delle periferie.
Sabato e domenica 13-14 aprile
Associazione Culturale Casa Berra, via Domenico Berra, 10
Casa della Carità via Francesco Brambilla, 10
PROGRAMMA
Sabato 13
dalle ore 17 alle ore 20,30
Domenica 14
dalle ore 11 alle ore 18,30
INSTALLAZIONI
Filippo Avalle con gli allievi della sua bottega - opere in metacrilato.
Valerio Nava - opere in ferro forgiato.
Laboratorio d’arte Associazione Casa Berra - installazioni e fotografie.
STORIE
L’ ex convento di via Domenico Berra, centro di accoglienza del XIV secolo,
Domenico Berra filantropo e agronomo (1771-1835)
Accoglienza e integrazione: Casa della Carità.
Progetti della gelateria sociale Ero Straniero.
EVENTI
Sabato 13 alle ore 17
Dall’ex convento Casa Berra verso Casa della Carità con il Corpo Musicale di Crescenzago.
Sabato 13 alle ore 19
Musica jazz con Vittorio Chessa, Enrico De Carli, Federica Scianna all’ex convento Casa Berra.
Domenica 14 alle ore 16 e 17
Francesca Di Traglia propone “IL POZZO NASCOSTO DI CRESCENZAGO”
spettacolo di narrazione e musica, per bimbi e adulti all’ex convento Casa Berra.
sabato 6 aprile 2019
Milano, ulivi secolari in piazza Duomo
Ne hanno piazzato sedici di questi ulivi secolari tra la Rinascente e il Duomo. È una installazione per la Design Week (chiamarla Settimana del Design no?). Ora mi chiedo e vi chiedo: ma questi vegliardi non potevano essere lasciati in pace nelle tranquille campagne dove erano nati e cresciuti al posto di portarli qui, in mezzo alla bolgia che sarà Milano la prossima settimana?
Buona domenica.
Aggiunta 10 maggio
Lo ammetto, sono di parte. Lo sono perché ho ereditato parecchi alberi di ulivi in Liguria. E fra di essi alcuni ultracentenari che immagino abbia piantato qualche mio antenato. Questi ulivi, di cultivar taggiasca, continuano a fruttificare, come hanno fatto da sempre, e da questi frutti si ricava un olio straordinario. Chissà quanti uomini e donne hanno visto passare sotto le loro fronde nei vari periodi dell'anno per i diversi lavori che li riguardavano. Generazioni su generazioni. Hanno subito anche gravi amputazioni in seguito alle gelate. Alcuni addirittura rasati sul ceppo, ma poi, imperterriti, stagione dopo stagione, anno dopo anno, hanno generato polloni che sono diventati nuovi tronchi, più vegeti che mai. Ho definito questi alberi la quintessenza della lentezza. Se venissero sradicati e abbandonassero queste terre per essere portati in qualche città a fare spettacolo come animali da circo mi piangerebbe il cuore.
Milano, ecco la foresta di ulivi secolari davanti al Duomo
„
QUI tutte le foto del sabato (278 post).
Buona domenica.
Aggiunta 10 maggio
Lo ammetto, sono di parte. Lo sono perché ho ereditato parecchi alberi di ulivi in Liguria. E fra di essi alcuni ultracentenari che immagino abbia piantato qualche mio antenato. Questi ulivi, di cultivar taggiasca, continuano a fruttificare, come hanno fatto da sempre, e da questi frutti si ricava un olio straordinario. Chissà quanti uomini e donne hanno visto passare sotto le loro fronde nei vari periodi dell'anno per i diversi lavori che li riguardavano. Generazioni su generazioni. Hanno subito anche gravi amputazioni in seguito alle gelate. Alcuni addirittura rasati sul ceppo, ma poi, imperterriti, stagione dopo stagione, anno dopo anno, hanno generato polloni che sono diventati nuovi tronchi, più vegeti che mai. Ho definito questi alberi la quintessenza della lentezza. Se venissero sradicati e abbandonassero queste terre per essere portati in qualche città a fare spettacolo come animali da circo mi piangerebbe il cuore.
Milano, ecco la foresta di ulivi secolari davanti al Duomo
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QUI tutte le foto del sabato (278 post).
mercoledì 3 aprile 2019
Oggi sono dieci anni esatti che ho smesso i fumare
Oggi sono dieci anni esatti che ho smesso di fumare. Così ho ripreso in un cassetto quei due pacchetti di sigarette che allora mi erano rimasti ed eccoli qui.
Dopo il primo mese, il 3 maggio 2009, avevo pubblicato questo post che rimetto come gli altri che seguono
Smettere di fumare. Racconto come ho smesso, anche se la via per togliersi la sigaretta dalla testa è ancora lunga.
Ho cominciato ad aspirare nicotina quando andavo al liceo e da allora non ho più smesso. Fumo quindi da una vita.
O meglio fumavo. Trenta giorni fa, esattamente il tre aprile, immerso in uno di quei raffreddori che di più non si potrebbe, stavo prendendo una sigaretta dal pacchetto che vedete e mi sono dato dell'imbecille. Non sentivo odori, non sentivo gusti e io a mettermi in bocca quella cosa che di fatto non mi avrebbe dato nessun piacere. Così non ho fumato e da allora questi due pacchetti stanno lì a guardarmi. Quello aperto me lo sono anche portato dietro per una quindicina di giorni.
Chi mi dice che il più è passato, chi mi dice che deve ancora venire. Non so a chi credere. Ogni tanto mi prende il desiderio ma fino ad adesso ho resistito. Viviana ha messo mille euro se supero l'anno. Questo fatto che ho smesso di fumare fra gli amici è diventato un po' un tormentone. E non parliamo poi di quando mi prende la fame "nervosa".
Sono veramente curioso di sapere se qualcuno di voi si è trovato in questa situazione o ha gente vicina a lui che in questa situazione si è trovata e cosa è successo.
Dopo sei mesi, il 3 0ttobre 2009, un altro post
Nella vita di ognuno ci sono delle linee temporali di spartizione. Un prima e un dopo, determinati da qualche fatto, da noi deciso o accaduto al di fuori della nostra volontà. Può essere un matrimonio, la nascita di un figlio, la perdita di una persona cara, un tracollo economico, un divorzio. Avvenimenti miliari questi che reinstradano l'esistenza, nel bene o nel male .
Ci sono però anche piccoli fatti che determinano cambiamenti non epocali e che però hanno la loro importanza nel vivere quotidiano di un individuo. Fra questi lo smettere di fumare.
Quando il 3 di aprile, sei mesi fa, decisi che era arriva l'ora di smettere, non sapevo sinceramente a cosa sarei andato incontro. E, a essere franchi, non avrei scommesso su di me un baiocco. Non ho adoperato niente, non ho letto il libro di Allen Carr molto citato nel post, eppure da allora quei due pacchetti di sigarette sono così come li ho lasciati.
Si, è chiaro, ci ho messo la volontà di farcela, e ho avuto incoraggiamenti, non solo formali (grazie Viviana), ma forse quello che ha determinato il tutto è l'inconscio mio, mio ma sempre inconscio, che ha deciso di dire basta a un vizio che ormai non mi dava più quasi nessun piacere. Roba da tossici insomma.
Ribadisco comunque qui che non romperò mai i coglioni a quelli che fumano, e come potrei io che ho fumato una vita?, e non farò l'evangelista dello smettere di fumare. I fumatori pentiti integralisti non li ho mai potuto sopportare, volete forse che diventi uno di loro? Ognuno faccia quello che crede.
Intanto a casa gli innumerevoli posacenere sono stati messi da parte, e gli accendini, anch'essi innumerevoli, anche perché avevo il vizio di rubarli agli amici, sono in una bella scatola dipinta a mano.
Non sono fuori, lo so, il rischio di ricascarci è sempre dietro l'angolo, e quando sarà trascorso un anno e faremo la festa, ne riparleremo. Almeno un anno devo resistere.
Dopo un anno, il 3 aprile 2010, un altro post ancora
E così, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, è passato un anno da quel 3 aprile quando decisi di piantarla là col fumo. Lo racconto QUI.
Il primo mese è stato duro, poi, piano piano, il cammino si è fatto sempre più lieve. Ogni tanto ho la tentazione, ma ormai mi conosco, dura un po' di secondi e poi se ne va. Il pericolo di ricascarci comincia da qui in avanti, almeno così dicono, quando le resistenze si allentano.
Adesso Viviana, che non è né Viviana B., né Viviana r, né Viviana Spada, e nemmeno le altre due Viviane che conosco di persona ma che non hanno link, dicevo adesso Viviana deve mettere sul tavolo, come ha promesso che avrebbe fatto al compimento dell'anno, 1000 euro da spendere per una cena. Io e gli altri intimi siamo in attesa.
Dopo il primo mese, il 3 maggio 2009, avevo pubblicato questo post che rimetto come gli altri che seguono
Smettere di fumare. Racconto come ho smesso, anche se la via per togliersi la sigaretta dalla testa è ancora lunga.
Ho cominciato ad aspirare nicotina quando andavo al liceo e da allora non ho più smesso. Fumo quindi da una vita.
O meglio fumavo. Trenta giorni fa, esattamente il tre aprile, immerso in uno di quei raffreddori che di più non si potrebbe, stavo prendendo una sigaretta dal pacchetto che vedete e mi sono dato dell'imbecille. Non sentivo odori, non sentivo gusti e io a mettermi in bocca quella cosa che di fatto non mi avrebbe dato nessun piacere. Così non ho fumato e da allora questi due pacchetti stanno lì a guardarmi. Quello aperto me lo sono anche portato dietro per una quindicina di giorni.
Chi mi dice che il più è passato, chi mi dice che deve ancora venire. Non so a chi credere. Ogni tanto mi prende il desiderio ma fino ad adesso ho resistito. Viviana ha messo mille euro se supero l'anno. Questo fatto che ho smesso di fumare fra gli amici è diventato un po' un tormentone. E non parliamo poi di quando mi prende la fame "nervosa".
Sono veramente curioso di sapere se qualcuno di voi si è trovato in questa situazione o ha gente vicina a lui che in questa situazione si è trovata e cosa è successo.
Dopo sei mesi, il 3 0ttobre 2009, un altro post
Nella vita di ognuno ci sono delle linee temporali di spartizione. Un prima e un dopo, determinati da qualche fatto, da noi deciso o accaduto al di fuori della nostra volontà. Può essere un matrimonio, la nascita di un figlio, la perdita di una persona cara, un tracollo economico, un divorzio. Avvenimenti miliari questi che reinstradano l'esistenza, nel bene o nel male .
Ci sono però anche piccoli fatti che determinano cambiamenti non epocali e che però hanno la loro importanza nel vivere quotidiano di un individuo. Fra questi lo smettere di fumare.
Quando il 3 di aprile, sei mesi fa, decisi che era arriva l'ora di smettere, non sapevo sinceramente a cosa sarei andato incontro. E, a essere franchi, non avrei scommesso su di me un baiocco. Non ho adoperato niente, non ho letto il libro di Allen Carr molto citato nel post, eppure da allora quei due pacchetti di sigarette sono così come li ho lasciati.
Si, è chiaro, ci ho messo la volontà di farcela, e ho avuto incoraggiamenti, non solo formali (grazie Viviana), ma forse quello che ha determinato il tutto è l'inconscio mio, mio ma sempre inconscio, che ha deciso di dire basta a un vizio che ormai non mi dava più quasi nessun piacere. Roba da tossici insomma.
Ribadisco comunque qui che non romperò mai i coglioni a quelli che fumano, e come potrei io che ho fumato una vita?, e non farò l'evangelista dello smettere di fumare. I fumatori pentiti integralisti non li ho mai potuto sopportare, volete forse che diventi uno di loro? Ognuno faccia quello che crede.
Intanto a casa gli innumerevoli posacenere sono stati messi da parte, e gli accendini, anch'essi innumerevoli, anche perché avevo il vizio di rubarli agli amici, sono in una bella scatola dipinta a mano.
Non sono fuori, lo so, il rischio di ricascarci è sempre dietro l'angolo, e quando sarà trascorso un anno e faremo la festa, ne riparleremo. Almeno un anno devo resistere.
Dopo un anno, il 3 aprile 2010, un altro post ancora
E così, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, è passato un anno da quel 3 aprile quando decisi di piantarla là col fumo. Lo racconto QUI.
Il primo mese è stato duro, poi, piano piano, il cammino si è fatto sempre più lieve. Ogni tanto ho la tentazione, ma ormai mi conosco, dura un po' di secondi e poi se ne va. Il pericolo di ricascarci comincia da qui in avanti, almeno così dicono, quando le resistenze si allentano.
Adesso Viviana, che non è né Viviana B., né Viviana r, né Viviana Spada, e nemmeno le altre due Viviane che conosco di persona ma che non hanno link, dicevo adesso Viviana deve mettere sul tavolo, come ha promesso che avrebbe fatto al compimento dell'anno, 1000 euro da spendere per una cena. Io e gli altri intimi siamo in attesa.
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