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giovedì 28 febbraio 2013

Nuotare o annegare è questione di sfumature

Spetta a tutti, di qui in poi, uno sforzo gigantesco per evitare le due evidenti maniere di diventare patetici. La prima è manifestare raccapriccio e sgomento per ognuna delle tante nuove cose con le quali ci toccherà fare i conti (e saranno anche conti con noi stessi). La seconda è manifestare entusiasmo a prescindere, come chi si accoda al nuovo solo per il terrore di sentirsi vecchio. Siamo in mezzo a un’onda di piena, nuotare o annegare è questione di sfumature.
Michele Serra
dall'Amaca di oggi


Io sto tentando di nuotare. Solo che per rimanere a galla bisogna trovare un nuovo stile. E così di colpo non è facile. Magari voi avete qualche suggerimento.

sabato 23 febbraio 2013

Un raggio di sole


Scattata in un giorno di questo febbraio qui a Milano.

Chissà che lunedì sera non ci appaia un raggio di sole anche timido ma sufficiente a rischiarare orizzonti nuovi, finalmente fuori dalle paludi. Chissà.

Buon voto.

foto del sabato

giovedì 21 febbraio 2013

Pensiero popolare

volantino contro berlusconi
Milano, via Padova alla fermata della 56
Scattata mezz'ora fa sotto un nevischio sferzante

Non ho niente da aggiungere, se non il fatto che gli errori di ortografia, a me di solito indigesti, qui mi strappano un sorriso.

sabato 16 febbraio 2013

Mare d'inverno

mare d'inverno

Avevo 16 anni quando lessi "Se questo è un uomo". Quella lettura mi appassionava ma, al tempo stesso, caso unico e mai più accaduto, mi era insopportabile per la gravità profonda e oscura della narrazione. Arrivato a un certo punto non riuscivo più ad andare avanti, tanto il romanzo mi faceva precipitare nei meandri più oscuri della perversione umana. Quel libro però volevo finirlo a tutti i costi. Presi la mia bicicletta, e me ne andai sul lungomare di Vallecrosia nel ponente ligure. Era Febbraio come adesso, un primo pomeriggio freddo ma limpidissimo con un sole accecante. Mi sedetti su una panchina di fronte al mare e non avevo freddo, perché il sole bastava a scaldarmi. Ripresi la mia lettura e, di tanto in tanto, sui passaggi più dolorosi da leggere, alzavo lo sguardo e lasciavo che il sole e i suoi infiniti riflessi sulle onde lenissero la percezione del dolore assoluto narrato da Levi. E assaporavo tutta la fortuna, l'intenso privilegio di essere un ragazzino cresciuto in quella terra benedetta dal Cielo che è la Liguria. Giunsi alla fine del libro quel pomeriggio stesso, sfogliando le pagine al ritmo delle onde.

È uno dei ricordi più belli e importanti della mia vita, e ti ringrazio perché questa foto mi fa proprio ripensare a quel (ormai lontano) pomeriggio di Febbraio a Vallecrosia. Grazie!

Mathias Pasquino

Grazie a te. Sono contento quando una mia foto aiuta a far riaffiorare bellissimi ricordi come questi.

venerdì 15 febbraio 2013

Grillo e la disciplina dei grillini


Beppe Grillo un mese fa a Frosinone aveva ribadito uno dei punti prioritari del programma «Accorpiamo i comuni sotto i cinquemila abitanti. Ci sono realtà con ventotto abitanti, di cui ventisette lavorano in Comune».

L'occasione per far seguire agli intenti delle decisioni si è presentata subito in Emilia Romagna. Ma è successo il contrario. I consiglieri del Movimento 5 Stelle di quella Regione si sono dissociati da quel programma fondante che pure avevano sottoscritto e hanno fatto di testa propria votando compatti contro la proposta del Pd di fusione dei comuni di Crespellano, Bazzano, Monteveglio, Castello di Serravalle e Savigno. La fusione, già avallata dai paesi interessati con un referendum, è stata comunque approvata, dando vita al comune di Valsamoggia che garantirà un risparmio annuo di 2 milioni e seicentomila euro rispetto alla situazione precedente.

Piccola cosa direte voi. Sì, piccola cosa. Ma se la nutrita (nelle previsioni) compagine dei grillini in parlamento votasse contro il proprio programma sconfessando il capo cosa succederebbe? Un partito, o movimento che dir si voglia, con poca o nulla dialettica interna e quindi per niente flessibile, si frantumerebbe come si frantuma un cristallo. Che è bello, ma molto fragile.

mercoledì 13 febbraio 2013

Formigoni, Maroni, i soldoni

Avevano cercato di tenerlo nascosto il Celeste perché il suo colore non era più tanto leggiadro come il cielo limpido. Avevano tentato i suoi compari del Pdl e i soci della Lega. Ma si sa che il Formigoni è un esibizionista matricolato che indossa giacche e camicie variopinte per la gioia non solo delle redattrici di moda.

E così ecco che sofferente nell'angolo nascosto in cui era stato costretto è voluto ritornare sulla ribalta costi quel che costi. E' stato accontentato: indagato per associazione a delinquere. O bene o niente perdio.

E' successo in contemporanea un altro fatto. L'arresto per corruzione internazionale, peculato e concussione di Giuseppe Orsi, presidente di Finmeccanica, culo e camicia (e chissà cos'altro) con Roberto Maroni che fortissimamente lo ha voluto su quella poltrona.

Maroni si presenta adesso come degno successore di Formigoni, e di tutta la cricca, al governo della Lombardia. Il nuovo che avanza, evviva.

Chissà cosa pensano di queste vicende i leghisti duri e puri delle valli bergamasche e bresciane che vedono viaggiare sulle loro teste queste carrettate di euri e a loro nisba.

martedì 12 febbraio 2013

Il papa non è più un re


Che il gesto sia di portata storica in prospettiva non c'è dubbio.Ma mi domando se la decisione (coraggiosa?) possa purgare tutte le posizioni oscurantiste del suo papato. E non mi va giù che stia succedendo quello che succede spesso nei funerali. Che dopo averne detto di cotte e di crude sul morto quando era in vita lo si osanni adesso che non c'è più.

Ratzinger è ancora vivo ma Benedetto XVI è morto. E a ferro caldo trovo tutto ciò un po' schizofrenico. Perché volenti o nolenti il papa è sempre il papa, come il re. Che non sia più un re?

sabato 9 febbraio 2013

venerdì 8 febbraio 2013

La Lega e le prostitute

Dicono che il mestiere della prostituta fosse già in voga all'alba dei secoli. Ho i miei dubbi. Meno ne ho di dubbi sul fatto che nel campo il lavoro non manchi, anche se la crisi dovrebbe avere diminuito il movimento pure qui. E comunque i guadagni vengono fuori, tutti in nero.

Così quell'intelligentone di Fabrizio Cecchetti della Lega, già presidente del consiglio regionale della Lombardia e adesso capolista alle elezioni per Milano e provincia tira fuori dalla manica la sua carta elettorale "Tassare le puttane in Lombardia e destinare i ricavati a un fondo per l’occupazione e il mondo delle imprese"

Intento lodevole ma come si fa a stanare le signore? Semplice gongola il leghista "Tramite la mappatura che verrà fornita dai Comandi della polizia locale dei nostri Comuni". Mi immagino già un probabile ammutinamento dei vigili costretti a chiedere i documenti nei viali alle puttane oppure sempre costretti a suonare ai citofoni e chiedere con linguaggio di sottintesi "Che lei sappia ci sono donne che esercitano il mestiere in questo palazzo?".

Niente paura di fronte ai vigili felloni. Ci penseranno le ronde padane. Ve le ricordate? Ebbene che qualcuno lo ricordi anche a Maroni che, per inciso, quando i suoi compari sparavano  questa cazzata delle ronde ed era ministro dell'Interno mica paglia annuiva col sorriso compiaciuto del barbaro sognante.

E Maroni è il candidato governatore della Lombardia per il centro-destra, degno successore del celeste Formigoni, costretto adesso a sparire dalla circolazione.

mercoledì 6 febbraio 2013

Il Cavaliere, i cani, i clown

Berlusconi e il cane
Gli strateghi della battaglia elettorale di mister B mettono in campo ogni arma pensabile, propria o impropria non importa. Compresa quella che intenerisce il cuore dei tanti amici dell'amico dell'uomo.

E così ecco che il 3 gennaio, sotto gli obiettivi onnivori  dei paparazzi, l'onorevole Michaela Biancofiore scodella nelle braccia del Cavaliere la cagnolina Puggy, razza carlina. E così ecco che l'altra sera un'altra onorevole, la Brambilla, ha scodellato a sua volta una meticcia di due mesi abbandonata dopo una triste storia in Sicilia, e prontamente adottata dal Cavaliere, fotocamere e telecamere non ne parliamo. Battezzata Vittoria, non è dato sapere se in onore della rossa deputata o per augurio dei risultati della battaglia.

A margine. Ieri a Ballarò Berlusconi se n'è venuto fuori «In politica tanti clown». Sì, ma nessuno con la sua classe, era sottinteso.

E intanto la sopracitata onorevole Biancofiore ha testualmente dichiarato seria seria «Berlusconi canta benissimo: Potrebbe andare a Sanremo e vincerebbe di sicuro».

Il carnevale continua. Anche in quaresima.

lunedì 4 febbraio 2013

Questo carnevale delle elezioni


Milano, fotografato sul ponte in ferro a Porta Genova

Non faccio di ogni erba un indistinto fascio. Distinguo. Ma così, come impressione generale e nei talk show al sommo grado, tanti candidati mi sembrano dei pagliacci sbrindellati che però non fanno ridere ma solo incazzare. Mutrie sguaiate da avanspettacolo che giocano con le nostre vite, maledetti. E allora grazie all'anonimo del cartello, che almeno un sorriso me l'ha strappato, e spero anche a voi.

Buona settimana.

sabato 2 febbraio 2013

Il Duomo e la luna


Lo stereotipo abbina Milano invernale alla nebbia. Come tutti gli stereotipi è nato da una realtà che poi nel tempo è cambiata e però quella iniziale resiste imperterrita  nella testa di molti. Ormai sono alcuni decenni invece che non vedo nebbia in città, forse qualche volta un po' di foschia nella periferia. E nelle giornate belle al tramonto si possono catturare immagini come questa.

venerdì 1 febbraio 2013

Cara Coop ci prendi per il culo?

sconti coop
Foto scattata nella Coop di via Benadir a Milano

In questi tempi di magrissime vacche un centesimo è un centesimo, lo so. E per le leggi ferree dei numeri niente da eccepire, il prezzo è ribassato. Ma per le leggi altrettanto ferree delle mie tasche, del contenuto delle mie tasche, poco anzi niente cambia. Due centesimi di ribasso su 56 si può considerare uno sconto o una presa per il culo? Che poi se voi vedete il prezzo di prima è perché ho spostato il cartellino di sopra. E quindi oltre a prenderci per il culo cara Coop ciurli anche nel manico.