venerdì 15 febbraio 2013
Grillo e la disciplina dei grillini
Beppe Grillo un mese fa a Frosinone aveva ribadito uno dei punti prioritari del programma «Accorpiamo i comuni sotto i cinquemila abitanti. Ci sono realtà con ventotto abitanti, di cui ventisette lavorano in Comune».
L'occasione per far seguire agli intenti delle decisioni si è presentata subito in Emilia Romagna. Ma è successo il contrario. I consiglieri del Movimento 5 Stelle di quella Regione si sono dissociati da quel programma fondante che pure avevano sottoscritto e hanno fatto di testa propria votando compatti contro la proposta del Pd di fusione dei comuni di Crespellano, Bazzano, Monteveglio, Castello di Serravalle e Savigno. La fusione, già avallata dai paesi interessati con un referendum, è stata comunque approvata, dando vita al comune di Valsamoggia che garantirà un risparmio annuo di 2 milioni e seicentomila euro rispetto alla situazione precedente.
Piccola cosa direte voi. Sì, piccola cosa. Ma se la nutrita (nelle previsioni) compagine dei grillini in parlamento votasse contro il proprio programma sconfessando il capo cosa succederebbe? Un partito, o movimento che dir si voglia, con poca o nulla dialettica interna e quindi per niente flessibile, si frantumerebbe come si frantuma un cristallo. Che è bello, ma molto fragile.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
vero, un gran limite ...
RispondiEliminaIo conosco tante persone che voteranno per il M5S... Temo che non ci vorrà molto perchè si pentano ma intanto il danno sarà fatto
RispondiEliminaIl fatto di votare contro il proprio programma purtroppo è un problema che riguarda tutti i parlamentari.
RispondiEliminaMi sembra che le elezioni politiche siano un "gioco" a informazione asimmettrica: il candidato chiede il voto facendo delle promesse, ma nessuno puo' dire in anticipo se le manterrà una volta eletto.
Poi tanto dopo 5 anni nessuno si ricorda più nulla.
Quando vedo il grillo straparlante continuo a sentir risuonare la sua celebre frase: "Chi non è d'accordo fuori dalle palle". Quando vedo i grillini vedo tanti personaggi che sfrutteranno il movimento 5 stalle per arrivare al prezioso scranno, e una volta lì se ne andranno "fuori dalle palle" voltando le spalle al grillo straparlante e facendo di testa loro, magari fondando un nuovo movimento. Ne conosco di persona parecchi che vedono il movimento 5 stalle come trampolino di lancio e nulla più; passata la festa, gabbato lu santo. Ciao ciao grillo straparlante, noi qui siamo e da qui non ci schioda più nessuno.
RispondiEliminaM5S e "bello" mi suona come un ossimoro.
RispondiEliminaSperiamo di no. Diamogliela una possibilità a Grillo & c....
RispondiEliminaPoi se falliranno potremo dire che abbiamo sbagliato a credere in loro. Se non proviamo non sapremo mai. Io domani vado a Cuneo allo Tsunami tour e ci porto tutta la family...
Eh, che strana l'Italia: un comico in politica, che bene o male divulga principi alla portata di tutti, un altro comico che ci spiega la letteratura e la Costituzione...alla fine chi dovrabbe far ridere fa cultura e chi dovrebbe governare fa ridere. O piangere, che è peggio.
Ciao Alberto!!!!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminane entreranno oltre cento in Parlamento, dai siculi ai trentini, accomunati dal desiderio di esserci. serviranno a poco gli insulti e gli spropositi, bisogna governare e fare proposte concrete, nelle commissioni non si mena il can per l'aia, abbiamo visto tutti cosa è successo con il decreto salva italia in materia di pensioni con il Parlamento esautorato. sull'accorpamento dei Comuni bisogna stare attenti, una cosa è consorziarsi per la gestione dei servizi altro è annullare le differenze, che comunque resistono, siano esse territoriali o storico/amministrativo. il legislatore ha di fatto incasinato i piccoli centri, ognuno si è mosso in ordine sparso, ma da un governo di asini come fu quello del Berlusca c'era poco da aspettarsi..
RispondiEliminavoglio solo ricordare che con il governatore Lombardo in Sicilia la macchina amministrativa si ancor di più ingigantita, Lombardo il reggimoccolo dei Lumbard e del Berlusca..
Lombardo: nomen omen?
EliminaLombardo MPA
EliminaTutto questo significa anche che, come per tutti gli altri, non si può credere a quello che dicono e promettono.
RispondiEliminaTranquillo Lorenzino! Sul sito del movimento l'hanno già annunciato! I 30mila forestali saranno tutti gasati e poi avviati al compostaggio! Così, non ci si dovrà impegnare per trovare 30mila nuovi posti di lavoro e si potranno concimare le zone più aride dell'isola, con gran vantaggio per l'agricoltura!
RispondiEliminaA proposito: a zappare la terra ci manderanno noi dipendenti pubblici! Due terzi, per la precisione! Ancora non si è capito cosa ne faranno dei pensionati... qualcuno propone il gas anche per loro ma senza compostaggio. Avremmo un surplus di concime e sbracherebbero i prezzi quindi, come conseguenza, le industrie lombarde potrebbero non fare "profitti"!
Matte risate mi fa fare costui!!!
L'errore più grande che fa l'elettore attuale del M5S, è quello di "credere in loro". Ma non perché i rappresentanti dello stesso non siano "degne" persone ma perché la filosofia del Movimento è tutt'altra: partecipazione attiva della cittadinanza alla politica.
RispondiEliminaCosa che, invece, non sta avvenendo nei comuni o in quelle poche regioni dove il M5S governa oppure ha suoi consiglieri. La cittadinanza (italiaota) se ne frega come ha sempre fatto... salvo poi lamentarsi delle decisioni prese!
Ed allora, sorge un dubbio: 17 anni fa, la massa si esaltò per un'altra figura "carismatica e rivoluzionaria"! Sappiamo tutti come è andata a finire!
Ciao Alberto, buon fine settimana.
Mah, io di Grillo non mi fido. Forse solo perché non sono d'accordo con il suo modo di fare, ma proprio non riesco a fidarmi.
RispondiEliminaQuesta notizia (che non conoscevo... grazie Alberto!) andrebbe ricordata agli aspiranti elettori grillini insieme alla vicenda delll'inceneritore a Parma: è facile cavalcare l'onda prima delle elezioni. Ma dopo?
RispondiEliminaNon mi fido e non mi fido: ma sembra davvero siano al 2° posto.
Gran casino...
Ciao ALberto, sono con le piccole cose che si costruiscono le grandi. Ma, allora, perché non escono dal movimento quelli che non hanno seguito le indicazioni del "capo"? Misteri della politica. Buona domenica.
RispondiEliminaConcetto interessantissimo, semplice, chiaro a cui - lo confesso - non avevo pensato.
RispondiEliminaConoscevo i rischi di un movimento che non si fa partito ma i problemi in parlamento non li avevo considerati ( come, d'altronde, immagino Grillo)
Un saludo.
Dario
EXPAPA.COM
Se i "grillini" sono troppo appiattiti sulle decisioni del "capo" non vi sta bene, perchè non c'è abbastanza democrazia interna.
RispondiEliminaSe i "grillini" la pensano diversamente dal "capo" non vi sta bene perchè non c'è abbastanza disciplina interna.
Non è che siete un po' fermi ai tempi confusamente disorientati di Togliatti-Amendola-Ingrao-Longo-Berlinguer, in cui un giorno bisognava essere aperti e democratici e il giorno dopo manganellare allegramente gli oppositori interni?