lunedì 31 dicembre 2007
Ti ricordi?
Ho la fortuna, non so quanto piccola, non so quanto grande, di essere nato in un paesello. Adesso che abito da molto tempo in una grande città me ne rendo conto. I colleghi e gli amici che in questa Milano ci sono nati hanno perso quasi tutti i contatti con il loro ambiente d'infanzia. Io invece, quando ritorno nelle mie terre natali, è un continuo rivedersi e rammemorare una miriade di fatti, ridicoli tragici sentimentali, che hanno intrecciato le nostre vite nei decenni passati. Possono insorgere dentro di te rimpianti e anche rimorsi, ma sono sempre comunque emozioni collettive che ricreano per un attimo le complicità di una volta. E questo periodo di feste è proprio quello adatto a simili confidenze. Ieri, una donna sposata, madre di due figli, me l'ha finalmente detto: «Sono stata innamorata di te per due anni e non te ne sei mai accorto». Sono rimasto tramortito, perché lei anche mi piaceva.
sabato 29 dicembre 2007
Yosa Buson
chiaro di luna:
il pruno bianco torna
albero invernale
shiraume no
kareki ni modoru
tsukiyo kana
il pruno bianco torna
albero invernale
shiraume no
kareki ni modoru
tsukiyo kana
Yosa Buson
Kema (Giappone) 1715
Kioto 1783
venerdì 28 dicembre 2007
La grande abbuffata continua
Gli agnelli che ho fotografato ieri, sopra, oggi sono così, sotto. I ristoranti e anche le famiglie stanno preparando i cenoni di fine anno e hanno bisogno di nuova materia prima. Commentate, se volete.
domenica 23 dicembre 2007
La cubaita di Isolabona
Miele e nocciole a cuocere
I fari pe e nage e e nage
L'ostia per le cubaite
Voglia di dolcezza porta questa festa che arriva fra qualche giorno, e credo non ci sia paese in Italia che non abbia la sua specialità tradizionale. Ecco qui la cubaita , in dialetto cubåita, dolce tipico natalizio di Isolabona (IM). Purtroppo da un po' di tempo è invalsa la brutta abitudine di confezionarle tutto l'anno per ristoranti e locali vari, e così hanno perso un po' quel senso di novità ricorrente per cui erano nate, anche se in questo periodo la produzione è al massimo. Sono in pratica delle cialde ripiene di nocciole cotte nel miele. Detta così sembra una ricetta semplicissima, che anche semplice lo è, ma ha i suoi piccoli segreti. Intanto la cialda od ostia che dir si voglia, in dialetto, nage: sono pochissime le donne che sono capaci di farla con maestria adoperando lo strumento che vedete nelle foto, i fari pe e nage, e i cui esemplari si contano ormai sulle dita di una sola mano. Sembra che nessun fabbro riesca a rifarli questi ferri con quella lega che adoperarono i loro colleghi un secolo fa. Poi la cottura del miele con le nocciole, quando è cotto al punto giusto? Altro piccolo segreto che non svelo altrimenti che segreto è? Ci sono imitazioni di questi dolci, come a Pigna, che li chiamano ubrin, a Castelvittorio che li chiamano marzapai e a Triora che li chiamano turun, ma sempre e solo imitazioni rimangono. Le cubaite, quelle che vedete, sono solo di Isolabona.
L'impasto di miele e nocciole deposto sull'ostia
Le cubaite pronte da gustare
A Isolabona coda di stoccafisso ripiena. A Isolabona festival delle arpe. A Isolabona "Antichi mestieri". A Isolabona sagra delle anguille negli anni Settanta. A Isolabona Gazzetta di Isolabona.
sabato 22 dicembre 2007
Lao Tzu
Non lontano da una vecchia città cinese, c’era una bella collina con una bella foresta. Gli abitanti della vecchia città erano molto contenti. In un paese in cui fa caldo vi andavano a cercare l’ombra e a trovarvi anche qualche frutto. Passeggiavano, offrivano sacrifici agli dei, ai geni della regione, e tutto andava per il meglio. Tutto ad un tratto, hanno pensato: «Abbiamo bisogno di un grande edificio di legno, taglieremo gli alberi sulla metà della collina». E così fecero. Rimaneva ancora l’altra metà in cui la gente poteva passeggiare. Nessuno si lamentava. Dopo qualche anno, ci fu bisogno di un secondo grande edificio. Tagliarono l’altra metà degli alberi sull’altra metà della collina. I taglialegna dissero «Non agitatevi, torneranno.» E infatti, sono tornati. Dopo una trentina d’anni, una quarantina d’anni, c’era già lì una giovane foresta. Un’altra decina d’anni e dissero: «Abbiamo bisogno di alberi, tagliamo questa nuova foresta visto che torna.» è tornata, più modesta. E di nuovo dopo quaranta o cinquant’anni, hanno tagliato. Quella volta, non è tornata. E non c’è più stato un solo albero sulla montagna sacra.
Lao Tzu (500 a.C. circa), filosofo cinese
venerdì 21 dicembre 2007
I Sioux: «Non siamo più cittadini Usa»
Toro Seduto (foto da wikipedia)
Gli indiani Lakota, una delle tribù Sioux più leggendarie che ha dato alla storia figure come Toro Seduto e Cavallo Pazzo, hanno stracciato i Trattati firmati dai loro antenati con gli Stati Uniti più di 150 anni fa. Lo hanno annunciato due giorni fa alcuni rappresentanti della tribù.
«Abbiamo sottoscritto 33 trattati con gli Stati Uniti che non sono stati rispettati», ha dichiarato Phyllis Young, una militante della causa dei nativi americani che ha contribuito a organizzare nel 1977 la prima conferenza internazionale sui diritti degli indiani. Russel Means, in una conferenza stampa a Washington, ha precisato che passaporti e patenti saranno consegnati a tutti gli abitanti del territorio che rinunceranno alla loro cittadinanza statunitense.
I Sioux rimangono impressi nella storia americana per la battaglia del Little Bighorn, dove sconfissero e sterminarono il Settimo cavalleggeri del colonnello Custer. Non tutti sanno che da quel massacro si salvò il trombettiere John Martin che era stato inviato a chiedere soccorsi. Questo John Martin altri non era che Giovanni Martini partito da Apricale (IM) per il Nuovo Continente in cerca di fortuna. È stato l'amico Marco Cassini che alcuni anni fa con una ricerca documentatissima aveva identificato nel militare americano il proprio compaesano. Da allora altri paesi italiani, con nuovi documenti, hanno avanzato altre ipotesi sui natali di quest'uomo. E anche Marco ultimamente non sembra più tanto convinto delle certezze precedenti. Ciò non ha impedito all'altro amico, Claudio Nobbio, poeta e scrittore e artista, anche lui di Apricale ma cittadino del mondo, di scrivere un libro su questo ormai mitico trombettiere.
giovedì 20 dicembre 2007
Il 62 per cento dei quindicenni non sa "il perché del giorno e della notte"
Dai questionari somministrati per il Pisa 2006 ad oltre 21 mila quindicenni italiani emerge un livello di conoscenze a dir poco sconcertante se si considera il livello altamente tecnologico dell'ambiente in cui vivono i nostri adolescenti. Il 62 per cento non sa "il perché del giorno e della notte". E quindi niente sanno della rotazione della Terra intorno al proprio asse. E tutto porta a pensare che se si facesse alzare loro la testa per osservare il sole che percorre il suo tragitto nel cielo pensino che è il nostro astro che gira attorno al nostro pianeta.
Io sono allibito, mentre il ministro Fioroni è fortemente preoccupato ed interviene con un finanziamento di 5 milioni che mira a combattere "la dispersione scolastica". Vivo fuori dall'ambiente della scuola e quindi non posso entrare nel merito, ma so che fra i miei lettori/lettrici ci sono dei prof. Cosa dite?
Io sono allibito, mentre il ministro Fioroni è fortemente preoccupato ed interviene con un finanziamento di 5 milioni che mira a combattere "la dispersione scolastica". Vivo fuori dall'ambiente della scuola e quindi non posso entrare nel merito, ma so che fra i miei lettori/lettrici ci sono dei prof. Cosa dite?
martedì 18 dicembre 2007
Rivoglio i mandarini, quelli veri
Ho faticato però alla fine ce l'ho fatta a trovare una mandarino vero, come quelli di una volta. Almeno nelle grandi città sembra siano stati quasi tutti sostituiti dalle clementine, ibridate chissa come, tutte uguali, con la buccia sottile sottile, profumo niente o quasi e, scorno finale, castrate, cioè senza semi.
Questi frutti mi ricordano il Natale, si appendevano all'albero assieme alle bocce di vetro soffiato, e sembravano tanti piccoli soli. E poi c'era il divertimento del pzzzzz: la buccia schizzata negli occhi del fratello o dell'amico. Natali d'altre atmosfere di una società ancora ingenua e povera che di lì a poco il "benessere" avrebbe spazzato via e sostituito con il luna park indecente di adesso.
lunedì 17 dicembre 2007
Nel solstizio d'inverno alle 12 27' 44'' un raggio di sole...
Sabato 22 dicembre, giorno del solstizio d'inverno, sarà inaugurata a Perinaldo (IM) una meridiana a camera oscura lunga 20 metri, fra le più grandi esistenti, la prima di queste dimensioni realizzata dopo il 1900. Progettata nel 2004 è stata dedicata al grande astronomo G.D.Cassini, che in questo paese ebbe i natali, in occasione dei 350 anni della meridiana della basilica di San Petronio, da lui realizzata a Bologna nel 1655 ed ancor oggi la più lunga del mondo.
E alle 12 27' 44" del 22 dicembre, ora civile, ci sarà il passaggio del sole sulla linea meridiana. Per chi è in zona un'occasione unica da non perdere.
Se volete vedere il paese in questo post, questo il sito dell'osservatorio.
Tempo fa scrissi su questo blog di una grande meridiana in ardesia e della storia assurda e non ancora conclusa della sua sparizione. È qui e qui.
E alle 12 27' 44" del 22 dicembre, ora civile, ci sarà il passaggio del sole sulla linea meridiana. Per chi è in zona un'occasione unica da non perdere.
Se volete vedere il paese in questo post, questo il sito dell'osservatorio.
Tempo fa scrissi su questo blog di una grande meridiana in ardesia e della storia assurda e non ancora conclusa della sua sparizione. È qui e qui.
sabato 15 dicembre 2007
Pablo Neruda
Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.
Pablo Neruda
Parral (Cile)1904
Santiago (Cile)1973
venerdì 14 dicembre 2007
In Liguria
Oggi solito intercity Milano-Nizza, solito ritardo di quaranta minuti, solite imprecazioni (ma rivolte a chi?). Almeno questo, una mezz'ora a godermi il tramonto, che non è sempre il solito, e il tempo di scattare un'immagine cartolinesca prima di rintanarmi nelle terre interne di Liguria da dove posto con una stramaledetta e stralenta linea telefonica.
Agenzie dal becco adunco
Ci sono famiglie che quest'anno non passeranno un bel Natale. Sono quelle che hanno contratto con le banche un mutuo a tasso variabile e adesso, con l'aumento complessivo del costo della vita e con stipendi che non si adeguano, non ce la fanno più a pagare le rate. Sono drammi che non possono capire appieno chi ha un tetto sicuro sulla testa. Le banche, che sono delle anime candide, in casi del genere si vendono il mutuo ad agenzie dal becco adunco che fanno il lavoro sporco. E così cominciano ad apparire annunci come questo che ho ripreso da La Stampa.
giovedì 13 dicembre 2007
La chiesa ha la memoria corta, per quello che vuole
La chiesa non pone la sua speranza nei privilegi offertigli dall'autorità civile. Anzi, essa rinunzierà all'esercizio di certi diritti legittimamente acquisiti, ove constatasse che il loro uso può far dubitare della sincerità della sua testimonianza o nuove circostanze esigessero altre disposizioni.
Dal cap. 76 della costituzione pastorale Gaudium et Spes promulgata dal papa Paolo VI l'8 dicembre 1965.
In questi giorni agli italiani tocca pagare la seconda rata dell'ICI. La chiesa però non pagherà un euro sul suo sterminato patrimonio immobiliare adibito a usi commerciali per una norma votata a larga maggioranza in questa finanziaria. Dite voi.
mercoledì 12 dicembre 2007
12 dicembre
Milano, 12 dicembre 1969, 38 anni fa. Voi che non eravate ancora nati ne avete sentito parlare?
martedì 11 dicembre 2007
Albero di Natale
Milano - Albero di Natale in piazzale Cadorna
E secondo voi questo sarebbe un albero di Natale?
Metto in evidenza questo bel commento di gimmi che ringrazio, e ringrazio anche filo che ha scatenato la sua vena poetica.
Per me, quel vegetale anodizzato
invece va chiedendosi il motivo
di trasformare un simbolo giulivo
in un obrobrio ben sponsorizzato.
Lui non si da' ragione e, sconsolato,
stramaledice l'estro d'un "creativo":
nolente, del degrado collettivo
e' fatto testimone disprezzato.
Mostrasi si demente a chi lo mira
e dà per gli occhi un coccolone al core
che intender non lo puo' chi non lo prova
e dalli suoi transistor par si mova
'no spirito elettronico d'amore
che va dicendo a chi l'ha fatto: "Pirla!"
e anche il commento di filo
Ma guarda, chi l'avrebbe detto
che questo vegetale anodizzato
nel traffico cortocircuitato
avrebbe generato 'sto sonetto!
lunedì 10 dicembre 2007
La cattiva coscienza degli italiani
Questo sabato a Torino un italiano completamente ubriaco ha investito e ucciso una donna romena di 37 anni. La notizia è finita subito nel cestino. Immaginate se... e non vado oltre perché vi potete immaginare dove voglio arrivare.
La cattiva, anzi sporca coscienza di una parte degli italiani e di tutti i mass media che di questa coscienza ne sono in buona parte responsabili.
La cattiva, anzi sporca coscienza di una parte degli italiani e di tutti i mass media che di questa coscienza ne sono in buona parte responsabili.
domenica 9 dicembre 2007
Un non credente in mezzo ai buddisti
Come si trova un non credente in mezzo a ottomilaottocento persone che hanno deciso di imboccare una nuova religione? A disagio. Questo era il mio stato d'animo stamattina al Palasharp, ribattezzato per tre giorni Palatibet. Così, circondato da ferventi buddisti, o in procinto di diventarlo, anch'io non ho potuto fare a meno di annodarmi al capo la fettuccia amaranto e di giungere le mani in questa cerimonia di iniziazione. Quando le ho giunte mi ha preso un flashback e mi son rivisto che mi davano la cresima, perché da allora queste mie mani non si erano più messe in questa posizione. Giusto un attimo, che poi ho seguito con attenzione, fino alla fine, i vari mantra che la guida spirituale dei tibetani mano a mano indicava ed eseguiva seguito con devozione da tutti i presenti.
Sono rimasto un non credente perché condizione imprescindibile per seguire una religione è la fede. E io non ce l'ho. Ma devo ringraziare il Dalai Lama, i monaci, e tutta la gente che era presente perché questa mattina mi hanno fatto balenare una scintilla che non avevo mai visto prima.
Technorati Tags: dalai lama, Palasharp, Palatibet
sabato 8 dicembre 2007
Liu Yu-hsi
Canto dei fiori di salice
Lievi volano
non portati dal vento.
Lievi cadono
non sfiorando la terra.
In ridda confusi, danzano
nel limpido spazio:
sì che libero vaga
il mio pensiero.
Lievi volano
non portati dal vento.
Lievi cadono
non sfiorando la terra.
In ridda confusi, danzano
nel limpido spazio:
sì che libero vaga
il mio pensiero.
Liu Yu-hsi
772-842
venerdì 7 dicembre 2007
Ma un prete indagato per pedofilia è una notizia o no?
Ieri mattina ho letto una notizia su ImperiaParla, poi nel pomeriggio un amico mi ha inviato per e-mail la stessa notizia con qualche spunto in più per riflettere. Eccola
L'ho copiata da Sanremonews, un portale delle Riviera dei Fiori che a sua volta l'aveva presa da ImperiaTV, compresa la foto del prete indagato che non pubblico. La stessa stringata cronaca del fatto era apparsa sul Secolo XIX, sulla Stampa e su altri siti web. Ora c'è un altro portale di news in Riviera, Riviera24, di proprietà del vescovo, che ha una normale redazione e un direttore. Visto che, unici, la notizia non l'hanno passata mi chiedo se è il direttore che si è autocensurato o se l'ha censurato il suo capo. Mi chiedo anche se qualche giornalista della redazione si sia posto la domanda, solo la domanda, anche senza risposta.
Ci sono censure e censure. Questa è di tipo, diciamo così, ideologico. Ce ne sono altre di tipo, diciamo così, di portafogli. Mettiamo caso che abbiate, sia chiaro è un puro esempio teorico, un portale che vive e va avanti con la pubblicità. Mettiamo caso che avete un grande inserzionista che vi scuce un bel po' di quattrini. Mettiamo caso che questo inserzionista sia impegnato in un grande progetto immobiliare e che questo progetto sia contestato per il suo impatto ambientale. Mettiamo caso che di questa contestazione ne parlino tutti i mezzi di informazione. E allora anche voi vi accodate ad amplificare le proteste di questi ambientalisti rompicoglioni? Ma perdio no. Sparare su un povero imprenditore che si è dato tanto da fare e che che ci dà anche la pagnotta? Sveglia blogger, così va il mondo, non l'hai ancora capito? Lo ripeto, è un puro esempio teorico.
L’ex cappellano ospedaliero di Imperia, Padre Francesco De Rienzo, 35enne originario della Puglia, è indagato per abusi sessuali su minori. Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile imperiese, avrebbero appurato alcuni abusi, su bimbi di 11 o 12 anni, toccati nelle parti intime. Il prelato, dopo aver saputo delle indagini sul suo conto, aveva detto che si trattava di voci ‘false’ e lo aveva fatto presente anche durante l’omelia tenuta in ospedale, qualche giorno prima del suo trasferimento a Torino. Padre De Rienzo verrà difeso dall’avvocato Carlo Fossati, che avrebbe già chiesto ad alcuni conoscenti del prelato, di intervenire a testimoniare.
Carlo Alessi
L'ho copiata da Sanremonews, un portale delle Riviera dei Fiori che a sua volta l'aveva presa da ImperiaTV, compresa la foto del prete indagato che non pubblico. La stessa stringata cronaca del fatto era apparsa sul Secolo XIX, sulla Stampa e su altri siti web. Ora c'è un altro portale di news in Riviera, Riviera24, di proprietà del vescovo, che ha una normale redazione e un direttore. Visto che, unici, la notizia non l'hanno passata mi chiedo se è il direttore che si è autocensurato o se l'ha censurato il suo capo. Mi chiedo anche se qualche giornalista della redazione si sia posto la domanda, solo la domanda, anche senza risposta.
Ci sono censure e censure. Questa è di tipo, diciamo così, ideologico. Ce ne sono altre di tipo, diciamo così, di portafogli. Mettiamo caso che abbiate, sia chiaro è un puro esempio teorico, un portale che vive e va avanti con la pubblicità. Mettiamo caso che avete un grande inserzionista che vi scuce un bel po' di quattrini. Mettiamo caso che questo inserzionista sia impegnato in un grande progetto immobiliare e che questo progetto sia contestato per il suo impatto ambientale. Mettiamo caso che di questa contestazione ne parlino tutti i mezzi di informazione. E allora anche voi vi accodate ad amplificare le proteste di questi ambientalisti rompicoglioni? Ma perdio no. Sparare su un povero imprenditore che si è dato tanto da fare e che che ci dà anche la pagnotta? Sveglia blogger, così va il mondo, non l'hai ancora capito? Lo ripeto, è un puro esempio teorico.
mercoledì 5 dicembre 2007
L'ammiraglia delle auto blu
Le mani delle donne
C'era chi si prendeva un aereo e se ne andava fino a Bangkok e dintorni, si stendeva su un lettino e affidava il proprio corpo, sconquassato da una vita disarmonica, alle espertissime mani di una massaggiatrice perché lo rimettesse in sesto. Qualche riccone la massaggiatrice se la portava di là e l'assumeva in pianta stabile,
Adesso io, se ne ho voglia, esco di casa, faccio quattro passi, ma proprio quattro, ed entro nel locale che vedete. Quando si dice le comodità.
L'altra metà del cielo ha un'abilità nelle mani che i maschi se la sognano. Non parlo solo di massaggi e carezze, parlo del tirare una sfoglia, del fare i tortellini, dell'attaccare un bottone... Continuate voi.
lunedì 3 dicembre 2007
Nucleare non radioattivo, l'ultima barzelletta
[...] I grandi movimenti ecologisti, impegnati contro gli Ogm, contro gli inceneritori di rifiuti, contro l'elettrosmog e magari contro le brutture dei motori a vento, hanno rallentato la morsa sul nucleare e tutto questo giova alla sua resurrezione, con qualche "ma però" ma con la strada sempre più spianata, magari con le prospettive del "nucleare non radioattivo", l'ultima barzelletta del nostro sciagurato paese.
Siamo sopravvissuti in pochi a ricordare che l'energia nucleare non è sicura, non è economica e non è pulita ed è indissolubilmente legata alle armi nucleari, le più oscene fra le merci oscene che sono le armi. A ricordare le tonnellate di scorie radioattive che albergano in Italia e che nessuno sa dove seppellire o nascondere, e dei materiali radioattivi, cento volte maggiori, in circolazione nel mondo.
Sorprende che almeno la sinistra, quel che ne resta, sia assente da un grande movimento di contestazione della politica energetica, che significa poi della politica produttiva, dei rapporti internazionali, del territorio, dell'ambiente. Non si tratta solo di piangersi addosso sui rischi dell'effetto serra, ma di chiedersi che cosa occorre produrre e usare in un mondo di 6700 milioni di terrestri, metà dei quali sotto le soglie della sopravvivenza, in un mondo di città congestionate, nel Nord e nel Sud del mondo, e di enormi spazi deserti ed erosi.
La resurrezione del nucleare è la condizione necessaria e sufficiente per far aumentare la violenza fra persone, fra popoli e nei confronti della natura, per compromettere le condizioni di vita delle generazioni future, per dilatare il divario fra ricchi e poveri, per impedire qualsiasi passo verso una revisione dei consumi e degli sprechi e per ostacolare una vera innovazione tecnico-scientifica capace di mettere le risorse naturali e energetiche del pianeta al servizio dei terrestri, nel rispetto di vincoli inviolabili come i limiti di tali risorse, del territorio e della capacità ricettiva dell'atmosfera e degli oceani.
Giorgio Nebbia
da Liberazione
Siamo sopravvissuti in pochi a ricordare che l'energia nucleare non è sicura, non è economica e non è pulita ed è indissolubilmente legata alle armi nucleari, le più oscene fra le merci oscene che sono le armi. A ricordare le tonnellate di scorie radioattive che albergano in Italia e che nessuno sa dove seppellire o nascondere, e dei materiali radioattivi, cento volte maggiori, in circolazione nel mondo.
Sorprende che almeno la sinistra, quel che ne resta, sia assente da un grande movimento di contestazione della politica energetica, che significa poi della politica produttiva, dei rapporti internazionali, del territorio, dell'ambiente. Non si tratta solo di piangersi addosso sui rischi dell'effetto serra, ma di chiedersi che cosa occorre produrre e usare in un mondo di 6700 milioni di terrestri, metà dei quali sotto le soglie della sopravvivenza, in un mondo di città congestionate, nel Nord e nel Sud del mondo, e di enormi spazi deserti ed erosi.
La resurrezione del nucleare è la condizione necessaria e sufficiente per far aumentare la violenza fra persone, fra popoli e nei confronti della natura, per compromettere le condizioni di vita delle generazioni future, per dilatare il divario fra ricchi e poveri, per impedire qualsiasi passo verso una revisione dei consumi e degli sprechi e per ostacolare una vera innovazione tecnico-scientifica capace di mettere le risorse naturali e energetiche del pianeta al servizio dei terrestri, nel rispetto di vincoli inviolabili come i limiti di tali risorse, del territorio e della capacità ricettiva dell'atmosfera e degli oceani.
Giorgio Nebbia
da Liberazione
E voi, pro o contro?
Dire, fare , baciare, lettera, testamento
È lei che mi ha infettato. Mi dicono che se rispondi subito guarisci.
Dire: Quante volte te l'ho detto!
Fare: Ma non l'hai ancora fatto?
Baciare: Un «'» rosa eccetera. Rosa? Rosso, rossofuoco.
Lettera: S'è persa.
Testamento: Spirituale.
Mi dicono anche che per guarire del tutto bisogna infettare altri. Mi dispiace ragazzi, ma mors vostra vita mea e così adesso passo il virus a Ed, Negroski, Third Inconvenience, Alessio, Velenero, iMod, Carmelo, Il segnalatore, e anche a lei.
Chiedo perdono.
Dire: Quante volte te l'ho detto!
Fare: Ma non l'hai ancora fatto?
Baciare: Un «'» rosa eccetera. Rosa? Rosso, rossofuoco.
Lettera: S'è persa.
Testamento: Spirituale.
Mi dicono anche che per guarire del tutto bisogna infettare altri. Mi dispiace ragazzi, ma mors vostra vita mea e così adesso passo il virus a Ed, Negroski, Third Inconvenience, Alessio, Velenero, iMod, Carmelo, Il segnalatore, e anche a lei.
Chiedo perdono.
domenica 2 dicembre 2007
Prof distratti
Guardate QUI, e se per caso anche voi avete avuto dei prof distratti riferite. Ma riferite anche voi prof delle vostre distrazioni.
sabato 1 dicembre 2007
È dicembre e a Milano fiorisce il tarassaco
Oggi a Milano non c'è il sole, ma splendeva forte nei giorni passati. E così, nel giardino di casa sono fioriti fuori stagione e poi hanno fruttificato dei bei tarassachi.
Questo mese è appena cominciato e chissà se prima della fine il giardino si imbiancherà di nuovo così.
Avete mai soffiato sul tarassaco e, se vi capita, ci soffiate ancora?
Rabindranath Tagore
Dove son già
Dove son già fatte le strade, io smarrisco
il cammino.
Nell'oceano immenso, nel cielo azzurro
non è traccia di sentiero.
La viottola è nascosta dalle ali degli
uccelli, dal fulgor delle stelle, dai fiori
delle alterne stagioni.
E io domando al cuore, se il suo sangue
porti seco la conoscenza dell'invisibile via.
Dove son già fatte le strade, io smarrisco
il cammino.
Nell'oceano immenso, nel cielo azzurro
non è traccia di sentiero.
La viottola è nascosta dalle ali degli
uccelli, dal fulgor delle stelle, dai fiori
delle alterne stagioni.
E io domando al cuore, se il suo sangue
porti seco la conoscenza dell'invisibile via.
Rabindranath Tagore
Calcutta 1861
Calcutta 1941
Technorati Tags: Rabindranath Tagore, strade, cammino, via
Iscriviti a:
Post (Atom)