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mercoledì 31 ottobre 2012

Siamo zitelle acide

Proprio così si sono definiti i grillini in Sicilia, "zitelle acide".
Un po' demodé la definizione in tempi di single assatanate. E dunque acide, e dunque vergini dal maschio potere.

Sarà possibile rimanere illibate col 15 per cento a cui suonano il flauto i seduttori matricolati?

martedì 30 ottobre 2012

La linea d'ombra

mare di ventimiglia


Mi trovavo ieri in riva al mare e avevo davanti la scena che vedete. Chissà come i nostri neuroni fanno analogie, i miei hanno affratellato questa visione a "La linea d'ombra" (avete letto?) di Conrad, gravido di metafore. Aggiungo la mia. Riferita a questa imbarcazione indecisa, tra un rolleggio e un beccheggio, come andare avanti, emblema di una nazione invischiata nelle paludi di terra come la barca del romanzo è afflosciata nella bonaccia di mare. La caparbietà del capitano porterà alla salvezza tutta la nave col suo equipaggio stremato. Vorrei che fosse così anche nella presente realtà che ci tocca. Facendo a meno del capitano però e comandandoci da noi.

sabato 27 ottobre 2012

Aspettando i colori dell'autunno



Chi frequenta solo questo blog non sa che spesso pubblico foto da altre parti. D'ora in avanti non tutte ma alcune le metterò anche qui. Siamo al parco Lambro di Milano. Quella sopra l'ho scattata a settembre, quella sotto lunedì scorso. Mi sono segnato i posti da dove ho preso la mira perché conto di ritornarci quando la vegetazione entrerà nell'autunno fantasmagorico.

Piove, ma parto comunque per la Liguria perché è troppo tempo che non vado laggiù.

venerdì 26 ottobre 2012

Funerale low cost



Tolto il pane (per ora) ormai tutto viene buttato sul mercato con lo sconto: siano oggetti o servizi. E quindi non potevano mancare questi corvacci a fare le loro offerte. Ma dico, non c'è limite al pessimo gusto e all'indecenza?

Il rispetto dei defunti esiste dai primordi dell'umanità. Se sta sparendo qualcosa vorrà pur dire.

La prima foto l'ho presa da un sito di pompe funebri che non cito.

giovedì 25 ottobre 2012

Quando un sogno finisce


Quando un  sogno finisce, finisce.  E adesso i milioni e milioni di italiani che si sono svegliati confusi ma in maniera definitiva da questa tossica illusione che li ha drogati per vent'anni, oddio vent'anni, cosa faranno?

Sono vaccinati,  ora che hanno sbattuto il muso contro le false promesse mai mantenute, in un rosario di menzogne senza fine, oppure si faranno di nuova gabbare alla grande da qualche neo incantatore di serpenti che sta per entrare in scena?

mercoledì 24 ottobre 2012

Scajola: sarà stato di nuovo a sua insaputa?

Claudio Scajola


La scorsa notte è stato arrestato Paolo Pozzessere, ex direttore commerciale di Finmeccanica,  accusato di corruzione internazionale per forniture all'estero da parte del gruppo. Nell'ambito della stessa inchiesta condotta dalla Procura di Napoli è indagato l'ex ministro dello Sviluppo Economico (cosa ha sviluppato lo sa solo lui) Claudio Scajola. Sono, queste forniture, elicotteri e navi fregate vendute al Brasile e a Panama, armi insomma. I pm ipotizzano anche nei confronti di Scajola il reato di corruzione in riferimento ad un suo presunto tentativo di mediazione nell'affare. Ora è strarisaputo che nelle transazioni di armi le mazzette viaggiano come i cioccolatini in una cremeria. Le prendono i generali, i manager, i faccendieri, i millantatori, e i politici.

Quando tutti intascavano l'unico a non intascare era l'integerrimo ex ministro? Oppure intascava a sua insaputa?

martedì 23 ottobre 2012

Animali smarriti

Internet ha migliorato (qualche volta) la qualità della nostra vita, perché dunque non dovrebbe migliorare (qualche volta) anche quella dei nostri amici a quattro zampe? Ed ecco così l'idea che ha generato questo meritorio progetto del comune di Milano.

Un blog dove poter inserire l'accorato appello di chi ha smarrito il proprio animale con le sue caratteristiche e ogni notizia utile al ritrovamento, trovami.garanteanimali.it, ma dove può anche scrivere chi un animale ha ritrovato.

Ormai molti hanno con sé dispositivi in grado di scattare fotografie e di fornire informazioni precise sulla proprio posizione e di immetterle subito in rete. In maniera quindi più tempestiva dei tradizionali volantini appesi qua e là.

Ci sono umani che si perdono per svariati motivi, e tra loro alcuni vanno volontariamente a perdersi e cercano in tutte le maniere di non farsi ritrovare. Qualcuno ricorda Il fu Mattia Pascal di Pirandello?

Gli animali no. E quando ritrovano il padrone non saprei proprio dire chi tra i due fa i salti più alti di gioia.

domenica 21 ottobre 2012

Bici da donna 4





Come avevo scritto, domenica scorsa qui a Milano blocco del traffico. E quindi ne abbiamo approfittato per andare a zonzo alla grande (30 chilometri). Che le foto non vi ingannino, dappertutto erano iniziative di ogni genere in mezzo alle strade. Dagli scacchi ai calcio balilla alle danze alle automobiline a pedali ai tai chi, una lista lunghissima, atmosfera da sagra paesana. E' superfluo dire che questi scatti in spazi deserti me li sono meticolosamente cercati. E non sempre è stato facile. A questo proposito ringrazio qui di vero cuore i gentilissimi pedoni che in piazza della Scala hanno aspettato a passare nell'attesa del mio clic. Ringrazio anche Lidia, che ha votato per emai e che mi ha mandato alcune foto della curiosa bici con cui il figlio si sposta a Roma. Ho messo nella bisaccia parecchie altre immagini che pubblicherò nelle prossime settimane.

Ormai lo sapete. C'è da votare una foto. Buona domenica.

Bici da donna




sabato 20 ottobre 2012

Sugli ulivi liguri

Pubblico questa intervista della scrittore Marino Magliani apparsa in Olanda su Tipicamente italiano, antologia bilingue, italiano neerlandese, Bonardi uitgever, 2012.
 


Sugli ulivi liguri

Siamo alla Foce, a Porto Maurizio, sugli scogli che guardano le logge di Santa Chiara. Gli ulivi sono a sinistra, a mezza costa. Con me ci sono due amici, Riccardo Giordano, che è stato sindaco di un paese dietro le colline, ed è anche narratore. L'altro è Paolo Veziano, olivicoltore e saggista. Siamo qui per parlare di olio, del nostro olio. Ho deciso di incontrarvi qui - che più lontano, senza lasciare la Val Prino, non si poteva andare - perché non volevo trappole, lirismo di luci e falesie, niente memoria, ma solo il destino dell'olio. Riccardo Giordano sostiene che i meccanismi che attualmente governano le regole della distribuzione e della commercializzazione dei prodotti alimentari  porteranno inesorabilmente alla fine dell'olivicoltura del ponente ligure. L'ingresso massivo della grande distribuzione, organizzata nelle modalità di consumo di prodotti alimentari, ha determinato un effetto di contrazione dei prezzi al consumo che si è scaricato quasi totalmente sulla riduzione dei prezzi alla produzione. Questo elemento ha selezionato, in una concorrenza insostenibile, sistemi di produzione industrializzati, fortemente meccanizzati, dove l'incidenza della manodopera risulta residuale rispetto ai processi produttivi. Esattamente l'opposto di quello che è la nostra olivicoltura. Per provare a sopravvivere occorre dunque passare dalla logica del prezzo del prodotto alla logica del valore del prodotto. Occorre tornare all'antico, rafforzando un'idea di mercato che sia alternativa a quella globale, un'idea che porti il nostro olio ad essere venduto al di fuori della grande distribuzione e, preferibilmente,  proprio laddove  lo stesso si produce. Per fare ciò è fondamentale una piccola rivoluzione culturale tra i nostri operatori; una soluzione praticabile è una crescita dell'integrazione fra turismo e olivicoltura. Ogni turista deve diventare un cliente che conosce il nostro olio (ha un idea del suo valore)  e lo consuma, per sempre. In ogni paese dell'entroterra ci deve essere un negozio (in Francia c'è la felice esperienza dei Bistrot de Pays) che vende l'olio e suoi derivati  provenienti dagli uliveti di quel paese. Vendita diretta, filiera corta necessitano però di grande qualità e di grande serietà da parte degli operatori. Qui sta la parte più importante della rivoluzione, gli olivicoltori devono opporsi con forza ad ogni pratica che possa arrecare danni all'olivicoltura, anche se produce qualche immediato beneficio a loro stessi. Allora ci vuole uniformità e aggregazione (anche piccola) di prodotto, valorizzazione commerciale e  promozione turistica del territorio. In poche parole associazionismo tra i produttori  e virtuosa collaborazione con le istituzioni. Inoltre sarà sempre più importante puntare sull'innovazione in tutte le sue accezioni; dalle tecniche di produzione, ai meccanismi per la raccolta, all'utilizzo a fini energetici dei residui di lavorazione delle olive.

Dov'è stato il grande sbaglio, Giordano?
Che è mancato tutto questo,  con il risultato che i produttori non sono mai stati realmente proprietari del  loro prodotto. Se ci pensiamo bene, in fondo, gli olivicoltori sono sempre stati i mezzadri di frantoiani e oleari.
Piccoli, deboli, disuniti e scorretti. Potrà sembrare eccessivamente duro ma è la triste realtà.
Vero è che la cooperazione non ha saputo dare risposte concrete, i frantoi sociali hanno fallito la loro missione, ma bisogna ripartire da lì con criteri gestionali nuovi ed efficienti. Bisogna riuscire a vincere la sfida con gli strumenti che sono quelli dell'aggregazione e dell’organizzazione del prodotto. In questo senso esemplare è il modello agricolo olandese che della differenziazione e della concentrazione del prodotto ha fatto le sue parole d'ordine.

A cosa serve l'olio DOC e DOP e a cosa non serve?
Se i presupposti sono quelli di differenziare e valorizzare il nostro prodotto è fin troppo evidente come risulti fondamentale  utilizzare gli strumenti della certificazione d'origine. Ritengo assolutamente strategico e funzionale ai nostri obbiettivi utilizzare  e sviluppare la denominazione d’origine che se gestita e controllata bene è sicuramente in grado di apportare valore aggiunto alle produzioni.
Ci vuole serietà e rispetto dei disciplinari di produzione perché la DOP altro non è che un patto col territorio fra distinti operatori di un’unica filiera. E pacta sunt servanda altrimenti non sono seri. 

Veziano, avrei dovuto iniziare con te, chiedendoti perché si dovrebbe consumare il nostro olio, c'è qualcosa di speciale?
Il nostro olio è un prodotto delicato e versatile, particolarmente adatto ad ogni tipo di piatto, pesce ad esempio, e ad educare i palati meno allenati alla “cultura dell'Olio. Ma come tutti i prodotti delicati ha un grosso limite: non copre i difetti, come oli più acidi e grossolani, ed è un prodotto in cui la qualità  è un pregio non sempre semplice da ottenere.

Un giorno si riuscirà a fare qualcosa contro la mosca degli ulivi senza usare pesticidi?
Direi di no. La mosca è un flagello storico e lo sarà sempre. Bisogna avere la fortuna di possedere uliveti a quota 500 e lontani dal respiro del mare, dove la mosca riesce difficilmente ad arrivare. L'’assenza della mosca è una fortuna che ricompensa il gravoso impegno di coltivare a quelle quote.

Quando poti li abbassi molto gli ulivi?
Gli ulivi di quota 500 sono quasi tutti morti nella disastrosa gelata del 1986, per questa ragione è stato necessario tagliarli quasi tutti a ciocco. Direi che a eliminare la storica discussione sull'abbassamento o meno della chioma ci ha pensato il freddo. Procedo ora ad una regolare potatura di mantenimento piuttosto drastica che sacrifica una quota significativa di prodotto, ma consente  agli alberi di sopportare meglio la siccità e di ottenere frutti migliori che offrono un maggiore rendimento.

La tua passione per i muri, il tipo di pietra usato?
La non semplice tecnica di costruzione dei muri a secco l'ho appresa da ragazzo fornendo al nonno che “murava” il materiale di riempimento: secchi di terra, scaglie, e pietre un poco più grandi ma informi. Nel rifacimento dei muri a secco si riutilizza tutto il materiale ritrovato. Le pietre che hanno una “facciata” presentabile vengono utilizzate per la parte frontale, quelle più brutte e informi vengono utilizzate per l’importante opera di riempimento. Strumenti indispensabili in questo lavoro sono: la mazza per frantumare le pietre inutilizzabili e per rendere sollevabili quelle più grandi, il testù  per rifinire le facciate delle pietre e la martellina, indispensabile per “steccare” le pietre e garantire così la necessaria stabilità alle pietre. Il profilo estetico è certamente importante, ma fondamentale è la solidità del muro che deve contrastare la spinta della terra contenuta.

Le parole sugli ulivi sono terminate, dico loro. Distanti uno dall'altro, gli occhi alla Corsica, Giordano ed io pensiamo alle nostre vallate, così liguri eppure differenti una dall'altra. Sono terre dove anche i modi di dire, ad esempio chiamare uno schiena dritta, hanno altri significati, gli dico.
Lui guarda una luce che sembra già uno sputo di luna. Non mi risponde. E allora annuisco.
Anche Paolo Veziano, seduto com'è sullo scoglio, la mano posata sulla superficie spruzzata di salso, sta attraversando torrenti pescosi, pantaloni al ginocchio.
Alle nostre spalle, una luce di lampioni scolpisce la carne delle agavi della Foce.

Marino Magliani

venerdì 19 ottobre 2012

La coppia diabolica

Sallusti e Santanché


Il Sallusti rischia di finire dentro e io mi auguro di no, perché poi diventa un martire della libertà di stampa, messo sugli altari e citato come esempio del giornalismo coraggioso contro il potere.

La Santanché rischia di essere buttata fuori dal Pdl dopo le dichiarazioni di ieri («i dirigenti sono tutti da rottamare») e io mi auguro invece che rimanga e continui a tirare petardi nella gabbia delle iene affamate fino al big bang finale.

Dio li fa li accoppia e poi sta a noi succhiarceli, questi campioni di simpatia.

mercoledì 17 ottobre 2012

Massimo D'Alema



 La domanda è secca. Massimo D'Alema è da rottamare o no?


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Lo so, rottamare è una brutta parola riferita a un umano, ma ormai è in circolo e non trovo un corrispettivo adeguato.

martedì 16 ottobre 2012

Formigoni non si ricandida, oh

Roberto Formigoni
L'ho sentito ieri dalla sua voce in tv e lo leggo stamani sui titoli di vari giornali cartacei "Formigoni, non si ricandida".

Nessuno, dico nessuno che io sappia, ha avanzato il dubbio che mi ha preso quando il Celeste ha solennemente esternato la sua volontà. Ora alle ultime elezione era già uscita la grana che lo riguardava, lui con tre mandati sul groppone quando la legge statale del 2004 ne permette solo due consecutivi. E adesso che di mandati ne ha quattro sarebbe stato possibile ripresentarsi?

Ad ogni modo questo emerito satrapo che passa con fare disinvolto dalle sacrestie odorose di incenso agli yacht profumati Chanel, malgrado il recente ko non ha buttato la spugna, e quindi sarà di nuovo in pista, non si sa sotto quale veste. Dopo l'esultanza iniziale m'è venuta l'orticaria al pensiero di rivedermelo ancora davanti.

sabato 13 ottobre 2012

Bici da donna 3

Domani qui a Milano niente auto. Non per questioni di inquinamento ma per mostrare come la città sarebbe più bella, più umana, più pacifica, senza il traffico quotidiano che ammorba il corpo e lo spirito. Pubblico dunque altre foto della bici da donna che i miei affezionati lettori conoscono. Sono ancora scatti in luoghi periferici ma domani spero di fotografare il biciclo in qualche luogo storico nel centro della metropoli.


Come nel post precedente vi invito a votare la foto che vi piace di più fra queste quattro, così, se la questione va avanti, dopo un po' riunirò in un solo post le foto vincenti. Grazie.

Bici da donna

venerdì 12 ottobre 2012

Il sistema è impazzito?

George Grosz, Il volto della classe dirigente - Berlino 1921
George Grosz, Il volto della classe dirigente - Berlino 1921

"Io vedo deputati che parlano da soli, qualcun altro balla, altri recitano le novene, il sistema è impazzito"
Alessandra Mussolini

George Grosz, Pandemonio - Berlino 1916

George Grosz, Pandemonio - Berlino 1916

giovedì 11 ottobre 2012

La Lega e la 'ndrangheta in Lombardia

roberto maroni


Quando Saviano nel 2010 lanciò l'allarme, che in Lombardia, nella ricca Lombardia, la 'ndrangheta stava pappando alla grande, e si insinuava nella politica, e corrompeva, e estorceva, e inquinava, e spacciava, Roberto Maroni, allora ministro dell'Interno, reagì incazzato dichiarandosi offeso e indignato per quelle parole. Ripeto era ministro dell'Interno, e tanto basti.

Ieri è stato arrestato l'assessore alla Casa della Regione Domenico Zambetti con un'accusa sconvolgente: aver pagato alle cosche calabresi 200.000 euro in cambio di 4000 voti, cinquanta euro a voto. Ormai la giunta Formigoni è un cadavere che cammina e se ancora cammina lo deve alla Lega che continua a darle il suo appoggio incondizionato malgrado la sequela a ciclo continuo di arrestati indagati avvisati.

Se a 'sto punto Maroni che ha fatto della pulizia il suo slogan, non so se di facciata o di sostanza, continua a parare il culo al Celeste che ieri, dopo la notizia, ha ripetuto come un mantra o se preferite come un pugile suonato, che la responsabilità è personale e quindi lui si tira fuori, se continua a parargli il culo dicevo, diventa connivente di questo marciume puzzolente, continuando di fatto la politica dello struzzo praticata quando era ministro. Ma avrà vita breve, lui e la sua Lega.

martedì 9 ottobre 2012

Domani Grillo attraverserà a nuoto lo stretto di Messina

beppe grillo niuota


Domani Beppe Grillo, come singolare inizio di campagna elettorale, sbarcherà in Sicilia dopo aver attraversato a nuoto lo stretto.

Grande fiction o reality show? Fate voi. Tra acqua terra cielo, schizzi schiuma polvere, bracciate ritmate sulla media distanza (2800 metri), il furbesco marketing del leader ne ha inventato un'altra della sue. E non sarà l'ultima.

Che avesse colto nel segno Nietzsche quando diceva «C'è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza»?

E adesso se volete sbizzarritevi a dire la vostra.


Beppe Grillo nudo sulla copertina di questa settimana del De Groene Amsterdammer: "Un comico contro l’establishment italiano"

domenica 7 ottobre 2012

Orticolario 2012

orticolario 2012


Ieri pranzo al sacco sul prato davanti a villa Erba di Cernobbio, Como (foto sopra). In mezzo a un tripudio di piante e fiori esposti per Orticolario 2012. Atmosfera rilassante di cordialità e reciproca gentilezza: beni diventati rari oggigiorno. Arrivi alla sera ben disposto verso te stesso e il mondo pieno di tempo vissuto in armonia. A poco a poco pubblicherò altre foto adesso che dopo il restyling del blog hanno una dimensione decente.

orticolario 2012
orticolario 2012
orticolario 2012


Cartolina di Loretta



Dopo Bastian e Ornella ecco che è arrivata la cartolina di Loretta. Se va avanti così sarà opportuno che mi procuri un album dove attaccarle. Emerge da quello che dicono che è sempre più difficile spedirle, perché non si trovano o quando si trovano poi è impossibile trovare i francobolli come scrive Giulio in un commento. C'è un'altra cosa, che molte sembrano di un un secolo fa. E questo l'ho notato anche a Milano, sia nei colori delle foto che nelle macchine e nei vestiti, palesemente datati di parecchi decenni fa. Un'ultima cosa. Ho 4000 cartoline del paesello che feci stampare tempo fa e che non mi costarono niente perché servirono a riempire una forma di stampa che aveva dei buchi. Sarebbe da fare un giorno o l'altro un'installazione. Buona domenica.

venerdì 5 ottobre 2012

Dove sono finiti i 15 milioni di euro del terremoto raccolti via sms?



È presto detto. All'indomani del terremoto che aveva disastrato parecchi paesi dell'Emilia, e anche del Veneto e della Lombardia, era partita una gara di solidarietà che sms dopo sms aveva raccolto la bella cifra di 15 milioni. Denari sonanti, da poter utilizzare subito per l'emergenza.

Ma di questi denari confluiti nei vari gestori di telefonia un euro che è un  euro i terremotati non l'hanno ancora visto. E chissà quando li vedranno. Bloccati in una sequela di rallentamenti e autorizzazioni varie dove molti ci sguazzano.

Dapprima i mancati trasferimenti da parte di Tim e Vodafone che solo a settembre hanno fatto sapere di aver trasferito le somme alla Banca d'Italia. E qui giacciono perché quando un cittadino dona soldi alla pubblica amministrazione devono prima passare per un controllo alla Tesoreria dello Stato. Poi ci sono le forche caudine del comitato dei Garanti ( nominati da poco, un terzetto composto da Isabella Seragnoli, Giuseppe Grechi, Pierluigi Petrillo, e sarebbe interessante sapere quanto prendono di stipendio) che devono vigilare sull'utilizzo.

E questi garanti devono prima attendere che i governatori di Lombardia, Veneto ed Emilia si mettano d'accordo come ripartire il denaro. Perché ogni regione avrà in percentuale quello che sarà stabilito a tavolino da Zaia, Errani e Formigoni. E tuttora non si sono espressi in merito.

La mafia è una piovra. Ma ne esistono altre. Questa che ho appena descritto ne è un esempio.

giovedì 4 ottobre 2012

«Sono stata assunta a mia insaputa»

Samantha Reali

Vi ricordate che tempo fa avevo detto che bisognava fare la lista delle facce di merda, bene adesso a questa lista bisogna affiancarne un'altra, quella degli "a mia insaputa", che poi in genere sono gli stessi. L'ultima, degli "a mia insaputa" (per le facce di merda fate voi) è questa qui, Samantha Reali, ex fidanzata di Franco Fiorito, che il primo ottobre in un interrogatorio della guardia di finanza che chiedeva spiegazioni di certi bonifici della Regione Lazio, rispondeva che sì, quei bonifici li aveva visti, ma che non sapeva che derivassero dal fatto che Fiorito l'aveva assunta come collaboratrice del gruppo Pdl. Di quella assunzione lei era del tutto all'oscuro. Vedendo arrivare quei soldi sul suo conto corrente cosa avrà dunque pensato la signora cascata dalle nuvole? Alla divina provvidenza forse?

lunedì 1 ottobre 2012

In Liguria





Domenica a Sasso, frazione di Bordighera, per la presentazione di un libro nella magnifica piazzetta. Il mare visto dall'alto e la costa francese che sembra, e quasi lo è, a un tiro di schioppo. Sole d'autunno che scalda come a fine estate. Piccoli scorci sopra.

Stamani invece a vedere dei miei ulivi in una campagna sopra il paesello. Di fronte Apricale che vedete nella foto (Marco potresti dire finalmente qualcosa) e più in alto Perinaldo dove nacque Giandomenico Cassini l'astronomo. Il tempo decisamente cambiato. Le prime brume, ma temperatura ancora mite.

Due Ligurie. Quella di mare e quella dove il mare non lo vedi ma solo lo intuisci.