Dopo sette post e 192 commenti (alcuni molto autorevoli) è giunto il momento di fare il punto su una questione che ha coinvolto professori universitari di diversi paesi e appassionato numerosi lettori di questo blog.
Il 10 settembre pubblicai
un post con allegato
un articolo del professor
Fiorenzo Toso. La sua tesi, molto argomentata, sosteneva che l'occitanità di Realdo e Verdeggia, come era affermato in un O.D.G. della provincia di Imperia da poco votato, era una montatura, forse ingenerata dalla voglia di accedere ai finanziamenti dalla legge
482/1999 sulle minoranze linguistiche tra cui l'occitano.
In due interventi, il
18 e il
30 settembre,
Werner Forner, professore di linguistica romanza all’università di Siegen in Germania, non fece altro che ribadire, anche con una certa ironia, le affermazioni di Toso, apportando altri argomenti a sostegno. Il
24 era intervenuto, in sintonia con i due colleghi, anche il professor
Philippe Blanchet dell'università di Rennes 2, specialista nella lingua provenzale.
Il 20 settembre ricevetti una mail dal
presidente della Provincia Gianni Giuliano che chiedeva informazioni sugli studi dei professori che gli sono state prontamente mandate. La sua segretaria, mi verrebbe da fare il nome, non ha trovato i 10 secondi per un «ok, ricevuto».
E i sostenitori dell'occitanità? Un solo
commento degno di nota, anonimo per giunta. Questo sul blog.
Sulla carta stampata la vicenda era cominciata sul settimanale
La Riviera il
7 settembre. Il
28 settembre sempre sullo stesso giornale
era intervenuto il professor
Antonio Lanteri che oltre a non apportare nessun argomento per difendere l'occitanità di Realdo e Verdeggia era incorso anche in uno svarione, inserendo tra i paesi da mettere sotto tutela Olivetta San Michele che non era citata nell'O.D.G. della Provincia. E Toso
aveva ribattuto il 5 ottobre. Intanto anche
La Stampa il 21 settembre era uscita con
questo articolo.
I post
1 2 3 4 5 6 7Le istituzioni, si sa, hanno tempi lunghi, e se poi devono raddrizzare la rotta o, come in questo caso, fare indietro tutta allora i tempi si allungano ancor più perché devono giustificare in qualche maniera chi incautamente aveva perso la bussola.
Ringrazio i professori che hanno indicato la via maestra e i lettori che per questa via si sono incamminati cantando bello forte che non si svende la propria identità ligure per quattro denari.
Se ci saranno novità sarete informati subito.