Stemma della guardia nazionale italianaLe ronde e parentado vario adesso hanno dei concorrenti. Guardate cosa dicono questi concorrenti sul loro
sito ufficiale.
La Guardia Nazionale Italiana è un Ente non governativo di volontariato il quale a differenza della Guardia Nazionale Padana (braccio operativo della Lega Nord, che nasce ed opera in chiave secessionista e quindi contro la Costituzione della Repubblica, l'ordine costituito, la sicurezza pubblica e lo Stato) si adopera al fine della salvaguardia dell'integrità Nazionale e per la Sicurezza dello Stato, della Costituzione e del Popolo Italiano.
Fatevi un giro sul sito e poi riferite se volete. Il mondo va a rotoli, ma il Bel Paese rotola di più.
Divisa della guardia nazionale italiana
Elmetto della guardia nazionale italianaAggiornamento ore 14.08
Le ronde neofasciste debuttano domani a Milano. Proclami contro la Lega.Franco Pennello
Ronde contro ronde. Camicie nere contro camicie verdi. Questo lo scenario cui potrebbero diventare protagoniste le città del Nord Italia da domani. Il 13 giugno è, infatti, la data nella quale sarà presentata la Guardia nazionale italiana, l'organizzazione di volontari che si prefigge di pattugliare le strade delle città in applicazione del disegno di legge sulla sicurezza del governo Berlusconi, che per l'appunto prevede il concorso di "associazioni di cittadini non armati" al presidio del territorio.
Come ha anticipato ieri il sito Peace Reporter, la Guardia nazionale italiana ha un Comandante generale, il colonnello dei carabinieri in congedo Augusto Calzetta, e un Presidente nazionale, il giovane ex alpino Maurizio Correnti.
Pure l’aquila imperialeMa soprattutto ha una divisa che ricorda le squadracce fasciste: camicia grigia (inizialmente era prevista kaki) con cinturone e spallaccio neri, cravatta nera, pantaloni grigi con banda nera laterale nera, basco o kepì grigio con l'aquila imperiale romana simbolo della Gni. Il loro equipaggiamento completo prevede elmetto, anfibi neri, guanti di pelle e una grossa torcia elettrica di metallo nero. E al braccio portano una fascia nera con la "ruota solare" (comune a molte formazioni neonaziste), simbolo del Partito nazionalista italiano, il “nuovo” che sta dietro alla Guardia nazionale italiana.
I paramilitari del colonnello Calzetta e le camicie grigie del Pni debutteranno ufficialmente fra due giorni, il 13 giugno, a Milano, al numero 5 di via Chiaravalle, angolo via Larga, in occasione del congresso nazionale del Movimento sociale italiano - Destra Nazionale di Gaetano Saya, che nella sua pagina internet personale si dichiara "l'ispiratore politico" della Guardia nazionale italiana.
Saya estimatore di Silvio e nemico di FiniEstimatore di Berlusconi e acerrimo nemico di Fini, Saya, che dopo il recente scioglimento di Alleanza nazionale è rimasto l'unico depositario del simbolo dell'Msi di Almirante, è il sedicente ex agente segreto della Nato e del Sismi, ex massone che già nel 2003 provò a creare un gruppo paramilitare di “camicie grigie”, e che nel 2005 venne arrestato per l'oscura vicenda dei “servizi paralleli”, nella quale Saya risultò avere rapporti con i vertici degli apparati di sicurezza dello Stato, in particolare con i servizi segreti militari.
Pena di morte per profittatori e politicantiIl programma politico del Pni prevede, tra le tante cose, la pena di morte per "gli usurai, i profittatori e i politicanti", la lotta "contro il parlamentarismo corruttore", la creazione di "un forte potere centrale dello Stato" e di "camere sindacali e professionali", il diritto di cittadinanza e l'accesso alle cariche pubbliche "solo per chi è di sangue italiano", lo stop a "ogni nuova immigrazione di non-italiani", l'immediata espulsione forzata di "tutti i non-italiani che sono immigrati in Italia dopo il 31 dicembre 1977", il divieto di pubblicazione di "giornali che contrastano con l'interesse della comunità" e l'abolizione di tutte le organizzazioni e istituzioni "che esercitano un influsso disgregatore sulla nostra vita nazionale".
Chiamatemi come volete, ma non fascistaIntervistato da Peace Reporter, però, Saya non si definisce fascista: “La Guardia nazionale italiana non c'entra niente con il fascismo. Io stesso non sono fascista. Sono di destra, sono un conservatore, un nazionalista: chiamatemi come volete, ma non sono fascista. Io mi considero un cittadino fedele, un difensore della Costituzione del 1948, sulla quale ogni membro della Guardia nazionale italiana dovrà giurare”.
"Il vero pericolo sono i leghisti"Anzi dice di non individuare negli immigrati il primo problema dell'Italia. Per Saya il vero pericolo per la nazione sono i leghisti di Umberto Bossi, le cosiddette camice verdi: “Gli immigrati sono l'ultimo dei problemi. Per noi il vero pericolo per l'Italia è rappresentato dai secessionisti della Lega Nord. Loro sì che sono contro la Costituzione!
Loro che vogliono distruggere la nostra unità nazionale, che offendono continuamente i simboli della nostra patria, che creano impunemente governi provvisori secessionisti e arruolano gente nella formazione anticostituzionale della Guardia nazionale padana. E' questa gente che dovrà fare i conti con la nostra Guardia nazionale italiana: se vedremo un leghista che brucia un tricolore lo faremo arrestare! Che la Lega stia attenta a dove va. È per contrastare la Lega nord che alle prossime elezioni ci presenteremo al Nord con il Partito Nazionalista Italiano”.
Ma il ministro degli Interni Maroni, gran promotore delle ronde, che ne pensa?
Ultimo aggiornamento: 12/06/09
da
il salvagente
Un po' off topic ma non tanto
Il leader libico mostra una foto sulle vergogne storiche dell'Italia. La stessa linea di El Pais.
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