Greg Sung © alberto caneIeri nel tardo pomeriggio sono andato all'auditorium S.Fedele per assistere all'incontro con Greg Sung, inventore di
aNobii, la più grande community di libri del mondo, in Italia oltre centomila iscritti. Ne parlai già
QUI. Si è messo in posa docile ma non so se questa foto gli piacerà.
Era a Milano non per un semplice tour promozionale ma per siglare l'accordo con
ibs (internet bookshop) che fra poco inserirà i suoi link all'interno del portale. Chi è iscritto o è andato a visitarlo sa che non esiste pubblicità su quel sito, ma, adesso che il progetto si sta espandendo, non si può più vivere di solo volontariato. e quindi da qualche parte qualche soldino bisogna pur farlo uscire.
Ognuno però con i propri compiti. In pratica aNobii rimarrà così com'è, soltanto che in Italia verranno suggeriti questi link di Ibs dove poter comprare questo o il tal altro libro.
Si è parlato di Amazon, di e-book, di web 3.0 (secondo me a sproposito). Ma, e poteva essere altrimenti?, l'argomento principe è stato lui, il vecchio caro libro di carta. Questo vecchio e caro libro che non è per niente minacciato dai nuovi supporti elettronici.
E sapete perché? Non è tanto una questione tecnica, tipo che sulla carta si legge meglio o che un libro me lo posso portare dove voglio, no, è una questione sentimentale e sensoriale.
Un libro lo prendo in mano, lo tocco, avverto al tatto e alla vista se la carta è patinata o ruvida, e cosa che è venuta fuori e su cui credo tutti fossero concordi, l'odore. Carta, colla, inchiostro di stampa generano un cocktail che se è buono ce lo beviamo in un fiato. Parlavo del libro non del cocktail.
Anche voi amate i libri per questa loro corposità tangibile?
Nel post precedente che ho citato all'inizio invitavo i blogger e i lettori a mandare il loro indirizzo aNobii che l'avrei inserito nella lista. Chi mi legge solo adesso può sempre farlo.