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sabato 28 maggio 2016

Streeat Food Truck Festival 2016

Preferisco mangiare, come dicono dalle mie parti, con i piedi sotto il tavolo ma qualche volta si può fare una eccezione alla regola. e dunque domenica scorsa siamo andati al Carroponte in bici per lo Streeat Food Truck Festival , così ci è venuto appetito.

Buona domenica dalla Liguria.

Streeat Food

Streeat Food

Streeat Food

Streeat Food

Streeat Food

Streeat Food

Streeat Food

Streeat Food

Streeat Food

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Streeat Food

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Streeat Food

Streeat Food

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QUI tutte le foto del sabato.

martedì 24 maggio 2016

La riforma della Costituzione e i veri partigiani

I veri partigiani sono uomini liberi.
Voteranno sì, voteranno no, non andranno a votare, saranno con Renzi, lo detesteranno, insomma sono come tutti noi: con il diritto di avere delle idee e di manifestarle.

Perchè non attenersi al merito della questione?
Dobbiamo molto ai partigiani, non dobbiamo nulla a quelli di Casa Pound, ma di cosa pensino i primi (che ammiro) e a maggior ragione di cosa pensino i secondi (che detesto) della riforma della Costituzione, non me ne frega una beata mazza.

Trovo asfissiante, stantia, retorica e sostanzialmente inutile tutta questa serie di manfrine che esulano dai contenuti.

Voti NO? Sei un poveretto perché voti come Casa Pound, Salvini, Brunetta, Berlusconi (stupidaggine)

Voti Si? Sei poveretto, voti come Verdini (nuova stupidaggine)

Voti No? Sei un grande, voti come i VERI PARTIGIANI (stupidaggine)

Voti SI? Sei un grande, voti come i VERI PARTIGIANI (stupidaggine)

P.S. Le due ultime "stupidaggini" sono "gemelle" come si puo' notare.
Della serie: il mio partigiano è meglio del tuo (e questa, invece, è una coglionata)

post di Filippo Cusumano su facebook


sabato 21 maggio 2016

Oggetti d'antan

oggetti d'antan

Milano, scattata ai giardini di Porta Venezia

Quando non c'era ancora la Moka e quando non c'era nemmeno... dite voi.

Buona domenica.



QUI tutte le foto del sabato.

giovedì 19 maggio 2016

Aggiudicati all'asta i calzini rossi di PIsapia

calzini rossi pisapia

Avevano portato bene a Giuliano Pisapia questi calzini rossi con cui era andato in giro durante la campagna elettorale per l'elezione a sindaco.

E ieri, nell'asta per raccogliere fondi organizzata da SinistraxMilano alla Rotonda della Besana, questi calzini rossi se li è aggiudicati per 530 euro Beppe Sala, il candidato del centrosinistra.

Sono proprio curioso di vedere se questo manager li indosserà, a mo' di amuleto, come aveva fatto Pisapia, e se così fosse sono ancora più curioso di sapere se allora si metterà al collo una cravatta di uguale colore, così tanto per fare pendant.

Ma ho i miei fondati dubbi.

calzini rossi pisapia

martedì 17 maggio 2016

Risarciti gli ex schiavi bambini

svizzera schiavi bambini

Foto di Paul Senn

Sembra quasi impossibile credere che in un Paese al centro  dell'Europa e ancora in tempi recenti, fino al 1979, siano esistiti schiavi bambini. Eppure nella "civile" Svizzera così è stato.

Secondo gli storici il fenomeno avrebbe coinvolto centinaia di migliaia di bambini, che venivano prelevati con la forza da tutti quei nuclei familiari residenti nelle aree urbane che lo stato aveva identificato come inadatti al sostentamento dei figli. I bambini venivano poi assegnati alle famiglie contadine che li sfruttavano nel lavoro dei campi. A volte furono vittime di abusi sessuali, e in molti casi furono utilizzati come cavie per testare nuovi farmaci, non si sa quanti furono sterilizzati.

Adesso, dopo una raccolta di firme che chiedeva la creazione di un fondo di 500 milioni di franchi per risarcire, almeno sul piano economico, le vittime ancora in vita, e dopo due anni di discussioni (totale chiusura del'Unione Democratica di Centro) il governo è arrivato ad accettare di costituire un fondo di 300 milioni di franchi. E i circa 12 mila ex schiavi bambini riceveranno 25 mila franchi (22 mila euro) ciascuno.

Potranno forse i franchi lavare questa vergogna del passato?

sabato 14 maggio 2016

Il senzatetto, la cantante di strada, la bicicletta, l'ombrello


Milano, piazza Argentina


Tempo fa avevo scritto una specie di ode al mio ombrello, e in quanto alla bicicletta sono reduce da QUI.

Buona domenica.


Milano, via Torino

QUI tutte le foto del sabato.

giovedì 12 maggio 2016

Il tavernello numero uno in Italia

tavernello

Il Tavernello sullo scaffale di un supermercato

Ma numero uno di che cosa?

E comunque io non ne bevo. Piuttosto bevo acqua o non bevo proprio.

sabato 7 maggio 2016

Il roseto di Flora

Milano, il roseto sulla porta di Flora, mia vicina di casa

In questo caso bisogna proprio dirlo, nomen omen.

Buona domenica.


QUI tutte le foto del sabato.

mercoledì 4 maggio 2016

Picchiati 650 arbitri l'anno

arbitro picchiato

Quasi due al giorno. È il numero di aggressioni fisiche che gli arbitri subiscono da giocatori ma anche da dirigenti e genitori. Dalla serie A alla terza categoria dei dilettanti.
«Com'è possibile che oggi, sui campi di calcio italiani, si permetta che ogni anno vengano picchiati 650 arbitri? Tutti assieme dobbiamo dire a quei delinquenti che girano attorno ai campi, che il calcio non è roba per loro». Così si è sfogato Marcello Nicchi, presidente dell'AIA (Associazione Italiana Arbitri) intervenuto durante l’incontro tra arbitri e stampa presso il Centro Congressi Frentani.

L'aumento vertiginoso di questi episodi (nel 2014 erano stati 370) la dice lunga, assieme a tutto il resto,  su cosa sia diventato questo sport, e  su quali begli esempi sia educata la nostra gioventù del pallone.

E del resto questi comportamenti sono una delle tante sfaccettature che fanno brillare al contrario la nostra convivenza che di civile ha sempre meno. 

martedì 3 maggio 2016

Cassazione: rubare per fame non è reato


Alla cassa aveva solo pagato una confezione di grissini  e non i würstel e il formaggio del valore di 4 euro che aveva nascosto come "refurtiva".

Beccato in flagranza, Roman Ostriakov, giovane senza fissa dimora, era stato condannato il 12 febbraio del 2015 dalla Corte di Appello di Genova.

Adesso i giudici della Cassazione - sentenza numero 18248 della Quinta sezione penale - hanno annullato quella condanna perché a loro avviso - «la condizione dell’imputato e le circostanze in cui è avvenuto l’impossessamento della merce dimostrano che egli si impossessò di quel poco cibo per far fronte ad una immediata e imprescindibile esigenza di alimentarsi, agendo quindi in stato di necessità».

Ogni tanto la legge si spoglia della sua algida natura per vestirsi di un po' di calore umano.