Mie considerazioni
Questioni tecniche - Giovedì, appena aperto, il sito si presenteva con due schermate iniziali in flash che per fortuna nostra sono state tolte. Mi chiedo se dopo tre anni di lavoro si è cominciato con quello sgorbio. Adesso la navigazione è più veloce, ma assolutamente non usufruibile da chi si collega in dial-up. I diversamente abili sono rimandati a un'altra versione del sito, ma questo argomento lo affronterò in un altro post perché il concetto di accessibilità è oscuro ai più di voi, vi ricordate la questione del bollino sul sito della provincia di Imperia che è QUI?. Se volete iscrivervi alla newsletter potete farlo in otto lingue, italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo, russo, giapponese e cinese semplificato. Ma per italia.it sembra che di lingue ne esistano solo tre, italiano, inglese e tedesco. E sì che è un sito dedicato ai turisti. Immaginatevi la reazione dei Francesi che alla loro lingua tengono più che alla mamma.
Contenuti - Mi soffermo solo su due cose che ho notato in provincia di Imperia.
Uno, fra i prodotti tipici manca quello più importante, l'olio. Ma si può?
Due, viene spiegato come si fabbrica un formaggio che amo, il "brussu". Sono saltato sulla sedia.
E sarebbe questo il metodo? Ma chi sono questi che scrivono 'ste cose? Il "brussu" si fabbrica invece così.
Sicurezza, 26 febbraio, 17.14
Niente paura è uno scherzo, ma un mailintenzionato nemmeno troppo abile potrebbe far crollare il castello.
45 milioni 45, non dimenticatelo.
Alberto, fai una query al whois e forse comincerai a capire qualcosa dei 45 milioni.
RispondiEliminaLa “t” nel logo pare proprio una banana. Un logo dovrebbe essere giudicato dalle associazioni che ti porta a galla. Io ho pensato allo slogan “Italia - la repubblica delle banane”. Poi mi sono ricordato del personaggino di Altan con la banana tra le chiappe. Poi ho visto che la banana era verde e mi sono chiesto: – perché una banana acerba?
RispondiEliminaForse era un tentativo di riprodurre lo “stivale” stilizzato nella “t”? E il resto del logo, in che modo le scelte grafiche si legano al nostro paese? la “i” bodoni... va bene, Giambattista Bodoni era di Parma, mi pare una connessione debole.
Grazie mille matrix_pigreco, ho visto. Buon punto di partenza per un'indagine. Penso che altri staranno battendo la stessa pista.
RispondiEliminaPer Pacha Una pignoleria. Bodoni non era di Parma ma di Saluzzo come puoi vedere in questo post precedente.
Sotto il governo Berlusconi ministro per l'innovazione tecnologica era Lucio Stanca, ex dirigente IBM. L'appalto per il sito se l'era aggiudicato l'IBM. Tutto normale sotto questi cieli. Che schifo!
RispondiEliminaUn sito di una lentezza esasperante, e ho l'adsl. Spero che sia una questione temporanea visto che è online solo da ieri e quindi penso abbia molti visitatori. Se il problema persistesse poveri i nostri 45 milioni.
RispondiEliminaHo l'Adsl e adopero un Mac con Safari. Mi si è incartato tutto per tre volte con grande disappunto e rabbia. Ma hanno testato il sito sui vari Os?
RispondiEliminaNon ho avuto la pazienza di aspettare che si aprisse....troppoooooo lentooo per essere italiano...soldi spesi male!!!
RispondiEliminaAlberto ho vinto la sconmmessa che avevo fatto stamattina con Ambra. Tu sei testimone. Hanno tolto la musica e quelle orrende schermate iniziali in flash con lo skip quasi invisibile.
RispondiEliminaNon condivido completamente le critiche mosse al portale Italia.it Il sito, infatti, è facilmente accessibile e vi si naviga con una certa rapidità, sempre che si disponga di adsl o di altra linea veloce. Certo non è esauriente ma io credo che sia difficile se non impossibile racchiudere in un sito il paese più bello del mondo, ricco di tante risorse umane e culturali e di innumerevoli bellezze naturali e artistiche, ignote alla maggior parte dei suoi abitanti, che neppure l'imperizia e la negligenza della nostra classe politica riuscirà mai a distruggere. Tutto ciò non giustifica però la spesa di 45 milioni di euro, veramente esorbitante e del tutto inaccettabile in un periodo in cui si chiede a noi italiani di fare sacrifici per il risanamento del debito pubblico. A ciò si aggiunga che un logo più brutto di quello scelto (giustamente pacha parla di banana non come frutto ma come simbolo fallico) non lo si poteva trovare, neppure cercandolo con il lanternino.
RispondiEliminaMa che schifo!!!! la ricetta del brusso, intendo.... e penso ad un turista che la legge, e poi viene nella Liguria dell'estremo ponente, e gli propongono il "brusso".... Reazione??? "Oh, my god!!! Oh, quel horreur!!!". Ma chi ha scritto questo? Ma per 45 milioni di euro non si potevano informare bene prima??????
RispondiEliminaPoi il sito, sinceramente, non è tutta sta gran bellezza..... Già comunque è un po' lento con l'Adsl... Inoltre, mette Portovenere tra Bordighera e Alassio.... stiamo proprio messi male.... E questo dopo 5 minuti di navigazione.... Boh! 45 milioni di euro.......
Che un sito voluto dal governo Berlusconi ometta di parlare - per la Liguria - dell'olio e dell'ulivo, sembra quasi ovvio.
RispondiEliminaMa la ricetta casearia non è del brusso, bensì di qualche altro formaggio, anche se non saprei dirne il nome. Il formaggio "forte" fatto con la grappa l'ho anche assaggiato (e adesso ho purtroppo un vuoto di memoria sul "dove": si vede che mi sto rincoglionendo), ma non certo in Liguria. Ah, sì: è stato sulle colline dell'Oltrepò Pavese, dalle parti di Zavattarello. Buono, ma non ligure. E quelli che lo fanno, hanno ragione se si incavolano vedendolo così "dislocato" e ribattezzato.
caro Alberto
RispondiEliminala politica costa, costano i nani e le ballerine, le case al mare, ai monti ed in collina, costano le griffe, i baciapile ed i scendi letto, quello che più sconcerta è che questa politica non ha distinzioni di sorta Destra o Sinistra pari sono! Guarda cosa stanno combinando le alleanze tra i Scaiola ed i Burlando, stanno distruggendo il nostro patrimonio costiero, 6 porti in meno di 50 Km di costa, una colata di cemento che non ha eguali, Teardo in confronto era un pivello..
Roberto Trutalli