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giovedì 11 ottobre 2007
Fagioli di Pigna
Fagioli di Pigna
Cresciuti con acqua di fonte nel mio orto di Liguria (grazie Paolo) me li sono portati qui a Milano ancora freschi, in parte da mangiare subito, in parte da surgelare. Chi non li ha mai gustati non può capire e non capisce nemmeno il prezzo a cui vengono venduti, non proprio popolare.
Lessati, un filo d'olio di Taggiasche, chi vuole qualche fettina fine fine di cipolla, e il piatto è pronto.
Questi fagioli di Pigna, presidio Slow Food, in questi ultimi anni sono ritornati in auge e costituiscono una piccola fetta di economia del paese.
Fagioli di Pigna pronti per la raccolta
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I miei complimenti!
RispondiEliminaUno dei miei piatti preferiti!
La manna del vegetariano!
Un saluto
Va bè, Alberto, non cominciamo a barare.... se sono cresciuti nel tuo orto (che non è a Pigna!) non sono fagioli di Pigna, e quindi non sono buoni buoni buoni come i nostri.....!!!
RispondiElimina(scherzo, ovviamente!)
Confermo: sono eccelllllenti! E' vero che una volta erano il cibo dei poveri, mentre adesso sono stati riscoperti dai ricchi, ma la fatica che si fa per "tirarli su" e la loro bontà.... praticamente non hanno prezzo (!)
Ma i fagioli d'Albenga sono molto più buoni!
RispondiEliminaFagioli d'Albenga? E cosa sono? Google non li conosce.
RispondiElimina...e da oggi saranno ancora più gustosi! grazie al cielo la Regione Liguria oggi 11 ottobre ha approvato la legge Regionale che istituisce il Parco Regionale delle Alpi Liguri. un momento importante per la nostra terra e per i nostri fagioli.
RispondiEliminaRoberto
alberto, ho creato un mio blog...come posso linkarti?
RispondiEliminaTi ho risposto sul tuo blog
RispondiEliminaUna bella lotta con quelli di Conio?
RispondiEliminaAlberto, so che è brutto, potresti aiutarmi ad avere un po' di visibilità?
RispondiEliminaGrazie
Prova a dichiarare Buggio occitana, adesso per avere visibilità si fa così.
RispondiEliminaForse hai ragione, ma Buggio non potrà mai essere occitana...anche se la leggenda narra che fu fondato da tre ladroni occitani scappati dalla francia.....
RispondiEliminaevidentemente gli occitani ce l'hanno nel sangue, adesso si rubano interi paesi.
RispondiEliminaIl mio piatto preferito è " Parpagliui cun e teghe" Il tutto condito con " Bagna de pumata e tumeta de crava "
RispondiElimina@ed
RispondiEliminaE anche con quelli di Badalucco.
@Fuin
Buonissime, se hai una donna che ti fa i "parpagliui", farfalle di pasta fatte a mano. Teghe invece sono i baccelli freschi dei fagioli.
Le dieresi, le dieresi.
"Bägnä de pumätä e tumeta de crävä".
Bravo Alberto, anche tu un piatto di fagioli a Km 0.
RispondiEliminaAnzi, magari sei sotto i 4 Km e hai fatto di meglio dello chef Andrea Stella.
Grazie Gimmi, sei un falchetto a trovare le cose.
RispondiEliminaDite quello che volete, ma i fagioli di Pigna sono mooooolto più buoni di quelli di conio, badalucco e... albenga (?) messi insieme.......
RispondiEliminaps. sarò mica di parte?
Come mai le dieresi? Cosa indicano?
RispondiElimina@firpo
RispondiEliminaUn giorno o l'altro fotograferò un bel paio di labbra in due pose. Una mentre viene pronunciata la *a* e una la *ä*.
Grazie Alberto, mi permetto di darti del tu. La mia è curiosità e purtroppo, ignoranza del dialetto. Mi puoi spiegare anche in modo approssimativo la differenza delle due pronunce?
RispondiEliminaChi pensa di avere la verità in mano si trova a guardare gli uccelli in aria
RispondiElimina@firpo
RispondiEliminala *ä* è una vocale tra la *a* e la *o*.
chissa' perche' nessuno ha parlato di capra e fagioli (di pigna). da svenire.
RispondiEliminaSapete il prezzo dei fagioli di badalucco freschi
RispondiElimina