sabato 13 ottobre 2007
Per "la Repubblica" gay e pedofili sono la stessa cosa
In questo articolo la Repubblica racconta la vicenda di un alto prelato che avrebbe preso parte, anonimamente alla puntata di Exit presentata da Ilaria D'Amico su La7. Nel servizio, quattro persone che si presentavano come sacerdoti, ripresi con volti e voci contraffatte, ammettevano senza troppi giri di parole di essere gay. Adesso il monsignore sembra sia stato riconosciuto dagli sgherri del Vaticano ed sparito dalla circolazione.
Nell'edizione cartacea del giornale si accomuna il fatto di un uomo di chiesa che si dichiara omosessuale alle turpi storie di pedofili che le gerarchie ecclesiastiche hanno cercato in tutte le maniere di coprire come QUI.
È questa la maniera di fare giornalismo?
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La Repubblica dovrebbe certo evitare di diffondere messaggi equivoci ma il problema di base è un altro. L’atteggiamento della Chiesa di fronte all’omosessualità parte da presupposti di tipo dogmatico, ma come tutte le condanne dogmatiche anche quella della omosessualità dovrà fare i conti con la realtà del mondo omosessuale che ha una dignità morale alta che la Chiesa è ancora incapace di vedere. Per cancellare secoli di ipocrisie e di pregiudizi basta avere il coraggio di guardare in faccia la realtà, basta vedere i Gay per quello che sono, basta togliersi i paraocchi. In molti l’hanno fatto e ci abbiamo guadagnato tutti in civiltà ma che lo faccia la Chiesa mi sembra purtroppo prematuro.
RispondiEliminaciao ti va di fare uno scambio di link???
RispondiEliminanon e' la maniera di fare giornalismo. anzi fa schifo diffondere calunnie. pero' mi pare che anche la chiesa sia ambigua. infatti condanna l'omosessualita' nel sacerdozio per prevenire la pedofilia........chi la fa l'aspetti, si potrebbe dire...
RispondiEliminada sè si giudicano gli altri..lo scandalo dei sacerdoti americani forse ha indotto a fare di tutta l'erba un fascio in un'ottica di ristrettezza di vedute ..
RispondiEliminail giornalismo si sta riducendo ad una pratica per fare audience a discapito di un'informazione seria, certa e obiettiva
interesserebbe sapere se il divieto di sacerdozio per i gay e' pure retroattivo. o solo i nuovi seminaristi sono indegni. dato che baget bozzo e' ancora sacerdote pure avendo ammesso pubblicamente le sue tendenze omosessuali. senza parlare di effeminati che stanno molto in alto nella gerarchia.....capisci a me!
RispondiEliminaUn po' off topic
RispondiEliminaCome hai fatto a fare la freccia trasparente?
Photoshop, layer sopra l'immagine, opacità 50%.
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