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giovedì 11 maggio 2017

Spazzatura, quello che nessuno dice

spazzatura

È un gran discutere in questi giorni (più che discussioni sono sgangherate polemiche sterili) sul problema della spazzatura a Roma. Discariche, inceneritori, termovalorizzatori: un continuo rimpallo di responsabilità  sul palcoscenico sempre più degradato della politica. In questo caso il degrado è sia fisico che figurato.

A nessuno, che io sappia, è venuto in mente di affrontare il problema a monte. A monte vuol dire analizzare perché si produce tanta spazzatura. E c'è un semplice motivo. Le confezioni dei prodotti che compriamo sono quanto di più dispendioso in materiale ci possa essere. Scatole che contengono metà del contenuto che dovrebbero, tanto per far apparire una fasulla quantità; doppia tripla quadrupla confezione per rendere più appetibile (?) ed elegante (?) la cosa. Tanti altri orpelli inutili che si potrebbero eliminare.

Come provocazione, e mica tanto, lancerei un concorso: «Progetto di una confezione bella ma spartana».

9 commenti:

  1. Ogni giorno apro il bidone dell'umido in strada e ci trovo plastica , vetro, la qualsiasi, e mi sembra,che dopo una entusiastica partenza invece di migliorare , nel tempo le cose vadano peggiorando e mi deprime perché io mi faccio i pipponi sulla finestrella di plastica della busta della fattura, vado a fare la spesa col carretto ocol sacco di tela e agli altri non importa nulla. Eppure sono io a non avere figli, potrei fregarmene delle generazioni future, ma non ci riesco

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    1. @amanda
      Tutto dipende da dove si abita. Qui abbiamo il bidone dell'umido in casa. Tempo fa è capitato che qualcuno ha messo dentro l'umido un sacchetto non biodegradabile e hanno fatto la multa a tutto il condominio.
      Ma senz'altro il "popolo" dovrebbe essere "educato".

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    2. @Amanda, sai che, essendo single senza prole, anch'io tempo fa feci il tuo bel ragionamento sul fatto che dovrei essere io a fregarmene delle generazioni future? Mi ha fatto piacere scoprire di non essere l'unico a pensarlo.

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  2. Ebbene si. Il problema della produzione e dell'accumulo dei rifiuti andrebbe affrontato molto più a monte! Ma un monte bello alto, Alberto! Molto alto e dal quale buttare giù tutti gli zozzoni meledetti che sporcano, inquinano e se ne fottono. (lo so, a qualcuno potrei sembrare intollerante! Ha ragione... lo sono diventato però. In passato ero molto più comprensivo e democratico).

    E dici bene anche quando parli di "polemiche sterili". Mi sono preso la briga di guardare attentamente le foto che alcuni quotidiani, in questi giorni, stanno pubblicando online, a proposito del "gran discutere" della monnezza, a Roma.

    Ebbene, come si fa a colpevolizzare una Sindaca (ma guarda te se mi tocca difendere una grillina) pubblicando una foto di un cassonetto per i materiali non riciclabili con depositato, di fianco allo stesso, un materasso? Ma quello va conferito all'isola ecologica, mica vicino al cassonetto di strada! Oppure, ti fotografano un cassonetto per carta e cartone, pieno zeppo dentro e pure fuori di rifiuti che con il cartone o la carta non hanno nulla a che fare, neanche lontanamente!

    Insomma, è vero che sarebbe necessario rivedere il confezionamento di tanti prodotti ma credo che prima di questo, andrebbe riprogrammato e rettificato anche il contenuto della testa degli individui. Ammesso che contenga qualcosa!

    Infine, invece di una confezione più spartana io proporrei un sistema attraverso il quale far pagare di più i prodotti che hanno confezioni più "inquinanti". I produttori sarebbero obbligati a cercare confezioni "più spartane" ed i consumatori ad acquistare solo quei prodotti con tali confezioni (se non vogliono pagare di più lo stesso prodotto).

    Ciao Alberto

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  3. Caro mio.. ormai il confezionamento e le tonnellate di materiale che non serve attorno a ciò che consumiamo sono una marea inarrestabile. meglio concentrarci sul come risolverla dopo. Dappertutto ci fanno i soldi con i rifiuti. E solo a Roma si paga perché altri si arricchiscano. Possibile che non si possano mettere su impianti di smaltimento all'avanguardia? Mettere nero su bianco chi blocca il progresso ed esporlo alla pubblica gogna. Subito!

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  4. C'è il CONAI (consorzio nazionale imballaggi) che pensa a tutto ciò, da una parte facendo pagare un contributo per tonnellata di imballaggio acquistata alle ditta che impiegano imballaggi per la vendita dei loro prodotti e dall'altra promuovendo inizitive come quella proposta da te.

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  5. Davvero! Bisogna produrre meno imballaggi!per contro non ci si puo'mettere la coscienza a posto facendo la differenziata.
    Andrebbe incentivato ad esempio l'uso dei detersivi alla spina o delle eco-ricariche.

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  6. Poi sarebbe davvero importante prima o poi mettersi lì e ragionare sul perché la gestione dei rifiuti viene data in mano a personaggi imbarazzanti... la risposta la sappiamo già.

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  7. Come mai nella maggior parte delle città la monnezza funziona Oggi i buffoni del PD hanno organizato quella buffonata del pulire Roma. Cittadini che pagano a anche una bella tassa per cui la città dovrebbe brillare si son messi a spolverare Roma...ma smettiamola

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