È partita da
Milano la campagna della Casa editrice Zanichelli per salvare le parole della lingua italiana che rischiano di perdersi. Quelle considerate a rischio sono 3126 e nell’edizione 2020 del vocabolario Zingarelli saranno accompagnate da un fiorellino, simbolo che le segnala come "Parole da salvare": termini della lingua comune sempre meno presenti nell'uso scritto, orale e nei mezzi di informazione. È nato così il progetto #paroledasalvare. L’iniziativa coinvolgerà Milano, Torino, Firenze, Bologna, Bari, Palermo. In ogni città sarà allestita una grande installazione-vocabolario e sulla quarta di copertina avrà un monitor touchscreen che proporrà a rotazione 5 dei 3.126 lemmi da salvare tra cui sceglierne una. Potete vedere di più sul sito della Zanicheli.
E voi ne avete parole da salvare?
Foto scattate in Largo la Foppa
E voi ne avete parole da salvare?
Tutte le parole che adesso si dicono in inglese
RispondiEliminaLa lingua italiana nel suo complesso è da salvare, liberandola totalmente dall'ITANGLESE che va tanto di moda al momento attuale. Liberiamoci di tutti 'sti termini pseudostranieri che fa tanto figo usare (soprattutto in politica, già) e torniamo a parlare la nostra ormai millenaria lingua! Altrimenti non stupiamoci dei terremoti in centro Italia, con tutti i letterati del passato che si rivoltano nelle loro tombe nell'assistere a questo stupro quotidiano della nostra lingua e della nostra cultura.
RispondiEliminaCiao Alberto,oggi la lingua italiana,,parlata o scritta è tragicamente maltratta, la punteggiatura inesistente o casuale,sopratutto tra i giovani
RispondiEliminache scrivono messaggini e sui blog.
L'Italiano è la più bella e musicale lingua del mondo,spero resti tale senza la invasione di vocaboli anglofoni spesso usati da tanti senza conoscerne il vero significato.
Ciao fulvio
basta non salvare “ciaone"
RispondiEliminachissà se i vocabolari nell'era di internet si vendono ancora.....
RispondiEliminaBella iniziativa :)
RispondiEliminaUn'idea davvero simpatica...peccato che in provincia queste cose ce le perdiamo.
RispondiEliminaPenso che andrò alla Zanichelli perchè l'evento mi incuriosisce e attira.
RispondiEliminaGuardando il sito che ci proponi, leggo la parola intrepido che avevo scordato. Quella era aqnche il titolo di un giornaletto che leggevo da bambina... che bel ricordo...
Grazie per questa tua segnalazione.
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RispondiEliminaAvevo letto un articolo su questa iniziativa qualche giorno fa.
RispondiEliminaLe parole muoiono quando le persone non le pronunciano o le scrivono più.
Comunque lodevole il progetto Zanichelli.
Rorido, mi piace rorido ;)
RispondiEliminaIniziativa bellissima.
RispondiEliminaParole da salvare ce ne sarebbero tante, ma forse è anche giusto che diventino desuete, come altre prima di loro... La lingua evolve.
Moz-
uno dei miei vocabolari. ovviamente ne possiedo un'edizione un po' datata.
RispondiEliminainteressante iniziativa. ne avrei non una sola, ma molte, anzi troppe :)
butto lì, cioè qui, "fola". avrà il fiorellino? ciao