C'è voluta in Regione una votazione a scrutinio segreto per far apparire questa notte sulla facciata del Pirellone, sede del Consiglio regionale, i colori del gay pride che si e svolto nel pomeriggio.
Salvini, del tutto contrario, non di dà pace e sta dando la caccia ai franchi tiratori nelle sue fila 😃😃😃
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Ah, ah, ah. Ciao Alberto, buona domenica.
RispondiEliminasinforosa
Quando commento con tablet risulto “Anonima”, ma sono io, sinforosa
RispondiEliminaBuona domenica anche a te.
EliminaUn po' mi internerisce anche, Salvini. Un politico finito che cerca in ogni modo di dimostrare che non è così :-)
RispondiEliminaSi accettano scommesse sul suo futuro politico.
Eliminalo vedrei bene come ambasciatore in Polonia
Elimina@Pier Ahahah
EliminaIn Italia spesso i diritti sono optional.
RispondiEliminaTroppo spesso.
EliminaBelle le lucine di natale.
RispondiEliminaCosa si intende per "diritto" da queste parti?
Per esempio, sarebbe un "diritto" fabbricare esseri umani per poi farne commercio?
Che è quello che significa quando una coppia omosessuale va nelle cliniche a mescolare gameti previa selezione da catalogo, poi affitta uteri e poi si intesta "figli".
Quale sarebbe esattamente la differenza tra questi "figli" e gli schiavi dell'antichità? Che i figli nascono dall'ammore? No no, nascono dalle pipette e dagli IBAN.
Una cosa tanto simpatica, che va insieme all'idea "Bibbiano" che i bambini siano di proprietà dello Stato (Stato per modo di dire) e dati in uso a questo o quello.
Perché dal discorso di cui sopra della compravendita di bambini manca solo un passaggio, che la proprietà sia trasferibile, oppure che non di proprietà si tratti ma appunto di uso condizionato.
Cosa devo fare per mettere le luci sopra il Pirellone al mio compleanno?
Sarebbe stato opportuno che ci fosse il voto palese. Poi se per diritti si intende che un maschio che si percepisce donna pretenda di gareggiare con le donne, direi anche no.
RispondiEliminaSara non funziona cosi.
EliminaI nostri seguono le mode americane.
In America adesso c'è la moda della "superdonna".
La "superdonna" surclassa gli omini in ogni cosa, quindi anche nelle ipotetiche gare.
Ti dovresti prendere la briga e dare una scorsa alla produzione di intrattenimento, film e telefilm.
Secondo me la propaganda della "superdonna" non è specifica sul fatto che sia effettivamente una donna e non un uomo che si percepisce come donna per l'assunto fondamentale che un uomo che si percepisca come donna assume ipso facto la identità di donna, quindi è una donna. Non ci sono transessuali, ci sono solo "donne". Siccome le donne sono tutte "superdonne", il transessuale che nasce maschio parte dalla condizione di omino, quindi casomai è svantaggiato.
Piuttosto, per la stessa ragione gli omini potrebbero essere donne che si percepiscono come uomo ma questo è escluso a priori, quale donna vorrebbe mai essere omino? Fondamentalmente i "transessuali" che nascono donna in questo universo non esistono. Se esistessero, sarebbero comunque "migliori" omini degli omini che nascono maschio, soprattutto se "caucasici", quelli sono larve umane. Gli unici omini che hanno un posto da spalla nel mondo della "superdonna" sono quelli "colorati".
I diritti (?) anche a furia di finestrate di Overton rimangono degli abominii anche se vengono spacciati come presunti tali.
RispondiEliminaUna bella riverniciata e la merda viene passata come arcobalengao meravigliao.
Col plauso di tanti ebeti che fino a qualche anno fa erano coll'eskimo e la chiave inglese (da applicare sul cranio dei non ortodossi) a sbraitare "L'utero è mio e lo gestisco io!"
Ora sono s'illuminano giulivi di "L'utero sarà anche tuo e te lo affitto io!". Tanto di schiave poracce è pieno il mondo e i bambini fabbricati e acquistati non possono rompere i cogloni.
Si vede che tu la vita te la vivi proprio male. Mi dispiace per te.
EliminaLa vita va bene a parte una geniale di sinistrati che la vogliono rendere un incubo distopixo. Ad esempio quello di schiave subumane fattrici e di bambini fabbricati come passatempi per costellazioni malate e improbabili di egoici problematici.
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