... ma certi oggetti rimangono
Ombrello, ombrellino, parasole?Claude Monet Donna con il parasole girata verso sinistra, 1886
«Noi diciamo ridevolmente Ombrello il Parapluie dei francesi. Ombrello è quello strumento che con la sua ombra ci ripara dal sole, e che i nostri antichi chiamavano Parasole. Quel che noi diciamo Ombrello, dovrebbe dirsi Paracqua», e la voce, secondo il Parenti, meriterebbe registro. «Il dire poi Ombrellino da sole (come soggiunge lo stesso Parenti) è pleonasmo alquanto assurdo, che si eviterà con adoperare i proprii termini Parasole, Solecchio, od anche semplicemente Ombrello.» In Toscana chiamasi Ombrellino quello che si adopera dalle signore ad uso di Parasole, e Ombrello
quello che si usa generalmente per parar l'acqua e che viene così
chiamato anche dalla Crusca; ma ciò non toglie la verità delle
osservazioni del Parenti. Così l'Ugolini. Anche il Fornaciari (Discorsi, pag. 42., Lucca, 1847) scrisse che Ombrello per Paracqua è improprio e che si dovrebbe usar solamente per l'arnese che para il sole, come quello che prende origine da Ombra. A queste osservazioni il Fanfani rispose così nel Piovano Arlotto, anno I, pag. 754: Sentii
gattigliare un Senese con un Fiorentino a proposito di questa voce, e
il Fiorentino fu messo nel sacco, perché quell'altro gli mostrò che è
improprissimo il chiamare Ombrello, come fanno i Fiorentini, quello strumento da pararsi l'acqua, essendoché tal voce viene da Ombra, e non può usarsi se non per Parasole, dove i senesi hanno il proprio per questo bisogno, e dicono Paracqua. Adagio, Biagio! e chi ha detto al Senese che Ombrello nasce da Ombra? Anzi nasce da ϋμβρος che vuol dire Imber, Pioggia; e però la voce Ombrello
è in questo caso voce acconcissima. Dalla stessa voce poi nacque il
nome di due fiumi di Toscana, l'Ombrone pistojese e l'Ombrone senese,
quasi dica Crescente molto per pioggia. Che poi i Senesi e i Lucchesi dicano Paracqua, è una voce loro rimasta dai francesi, come altre altrove, quando vi ebbero stanza.» Del resto Ombrello è voce comune in tutta Italia, dal Piemonte in fuori, dove dicono Parapioggia, che è il Parapluie francese scusso scusso.
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Interessante questa disamina etimologica di ombrello e parasole.
RispondiEliminaHo notato che gli orientali sono soliti usare il parasole e lo portano con disinvoltura nelle nostre città assolate.
Buon soleggiato week end :)
Voto per il parasole! chissà se da qualche parte è possibile acquistarne uno?! vuoi mettere la grazia di un accessorio del genere?
RispondiEliminaMa che interessante dissertazione etimologica, Alberto!
RispondiEliminaE mi hai rammentato che mio nonno, operaio romagnolo trapiantato a Genova, per il Parapluie usava il termine "parapioggia": non immaginavo fosse un purista!
Un oggetto che unisce sole e pioggia...
RispondiEliminadi stoffa, carta di riso o nylon, per un comodo ed elegante modo di proteggersi.
Bel post :-)
I nostri avi erano più saggi di noi e usavano l'ombrellino come un vezzo che completava l'abbigliamento accuratamente ricercato, oggi tutto è affidato alla casualità e se vediamo un ombrellino magari ci viene pure da ridere.
RispondiEliminaChe sciocchi noi siamo...
non so a Isola, ma da noi in dialetto si dice "paraiga", ossia, appunto, para-acqua.
RispondiEliminaciaoooo