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martedì 26 maggio 2020

La ministra Lamorgese boccia il progetto delle spie del ministro Boccia



Milano, corso  Como

Quando ho letto  che il ministro per gli affari regionali Boccia voleva mettere in campo 60.000 "volontari", presi tra i percettori di reddito di cittadinanza o di sussidio di disoccupazione,  per controllare in qualche maniera gli assembramenti il pensiero mi  è andato a "1984", il romanzo distopico di Orwell, dove fare la spia del vicino, del conoscente, a addirittura del congiunto :), era considerato dal Grande Fratello molto onorevole. Ma al di là delle reminiscenze letterarie come avrebbero agito questi "volontari" soprannominati "assistenti civici"? Con quale autorità? Con quale preparazione? E chi li avrebbe controllati perché non commettessero scorrettezze contro qualcuno che gli stava sulle balle, in tempi come questi di tensione e inquietudine? E se tra questi "assistenti civici" ci fossero stati anche persone  con precedenti penali? Mi immagino già possibili risse o di peggio.

Per fortuna la ministra dell'Interno Lamorgese, persona di gran buon senso, si è detta del tutto contraria al progetto.

28 commenti:

  1. Quante scemenze! Mi sa tanto che tu hai bevuto qualche bicchiere di troppo...pur mantenendo la distanza dovuta. Giulio

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    1. Sappi che bevo solo mezzo bicchiere di vino rosso a pasto.

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  2. Sono perfettamente d'accordo con te. Questo tipo di iniziative in Italia (non saprei dire all'estero) sono sempre difficili da gestire per non dire pericolose. C'è sempre il rischio che qualcuno superi i limiti Il fatto che la ministra Lamorgese si sia detta contraria è un buon segno di civiltà
    Un salutone

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    1. Infatti la questione è come affrontare questi assembramenti quando non si è preparati. C'è il rischio di peggiorare la situazione.

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  3. Una delle numerose follie di questi tempi, per fortuna c'è ancora qualcuno con la testa pensante. Speriamo di non dover sempre attendere l'intervento del ministro degli interni.

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  4. Anch'io sono d'accordo con te, meno male che ci hanno rinunciato. Saluti.

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    1. Ma poi annunciare un progetto del genere senza avvisare il Viminale.

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  5. Non so: queste cose che tu dici Alberto non sono le prime che ho pensato: intanto si trattava di un bando (cosa che prevede una selezione) poi è stato detto che gli assistenti non avrebbero svolto funzioni di polizia (e di controllo presumo quindi) in realtà non sappiamo nulla di come si pensava o si pensa di impiegarli. Poniamo che il loro compito possa essere fare la spesa agli anziani, per esempio... Da quanto ho letto non ho compreso quali sarebbero le mansioni loro affidate in verità, ma forse non ho approfondito abbastanza l'argomento.

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    1. Il loro compito sarebbe quello di fare rispettare il distanziamento sociale. Hai visto cosa è successo a Torino per il passaggio delle frecce tricolori? Se ci fossero stati questi assistenti sociali come avrebbero Se avessero il compito di fare la spesa agli anziani figuriamoci se non sarei d'accordo.

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    2. ops Se ci fossero stati questi assistenti sociali come avrebbero reagito?

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    3. soloperannalena27/5/20 16:11

      Guarda, non devono essere sceriffi, devono dire gentilmente cosa e come si fa, magari con un'uniforme. Ho accompagnato un ragazzo alla Iliad e c'era un "distanziatore" gentilissimo che diceva solo alla gente di mettere il naso dentro alla mascherina o di andare in fila quando inconsapevolmente finiva nel corridoio di passaggio e così funzionava tutto, la gente magari fa la burina, ma nella grande maggioranza dei casi è ragionevole. Se non funziona chiamano la polizia.

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    4. Una situazione del genere è molto facile da controllare. Questo distanziatore poi chi era? Assunto da Iliad come quelli davanti ai supermercati?

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    5. soloperannalena29/5/20 15:12

      Scusa, da come ho scritto non si capiva: Iliad è in un grosso centro commerciale e immagino che ci fossero alcuni distanziatori che lo controllavano tutto.

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    6. Appunto, come succede all'entrata dei supermercati.

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    7. soloperannalena29/5/20 18:30

      Ma all'entrata dei supermercati si controllano solo le persone in un'unica fila, lì ci sono anche tutte le persone che passano da un negozio all'altro e che passeggiano, è un po' più complicato, perché i flussi si incrociano, ma bene organizzato: per esempio da Iliad c'erano due punti rossi, poi un corridoio per il passaggio degli altri (dove tutti sostano inizialmente, pensando che la fila finisca dopo i due punti, e vengono quindi sospinti alla fine della coda quando il distanziatore li vede), dopo il corridoio i punti successivi.

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    8. È vero. Quella che tu descrivi è una situazione più complicata.

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  6. Se fossimo un popolo maturo e con un maggiore senso di responsabilità non ci sarebbe bisogno di mettere in campo idee di questo tipo. Purtroppo non lo siamo.

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    1. Nella grande maggiornza ci siamo comportati secondo le regole. È una minoranza incosciente.

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  7. decidiamoci però. a 300 metri da casa mia, alla cassina de pomm, ci sono tutte le sere dai 50 ai 100 giovani che bevono all'aperto. sanno di non essere a rischio, perchè ormai si è capito. ti sembra giusto? ti sembra corretto? io non corro sulla martesana che adoro per non mettere a rischio me stesso e gli altri, faccio viale monza, viale sarca, melchiorre gioia e questi possono fare quello che cazzo vogliono? dai Alberto, l'idea sarà stata bislacca, ma la responsabilità sociale resta sconosciuta in questo paese mediamente fatto da gente di merda

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  8. forse. ma prima guardiamo a chi si comporta male

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  9. il buon senso soprattutto direbbe di impiegare i percettori in modo produttivo.
    il discorso sulle "delazioni": andrebbe ovviamente integrato con una capacità e volontà di accertare e punire i comportamenti riprovevoli e illegali. ciao

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  10. Con un minimo di responsabilità, si potrebbe evitare tutto ciò. Purtroppo in giro se ne vedono di ogni.
    Buon pomeriggio.

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    1. Certe volte sembriamo un popolo infantile.

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  11. il vero punto è che molti se lasciati al “buon senso” fanno più danni che altro...

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