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venerdì 9 dicembre 2005

I vincitori del premio Grinzane Biamonti

Ci sono notizie ufficiali, notizie ufficiose e notizie senza aggettivi. Quando una di queste ultime è confermata da tre fonti indipendenti la si pubblica. Che diamine! Bisogna aspettare forse la conferenza stampa ufficiale?

E quindi eccoli lì i vincitori, Nico Orengo e Albert Sánchez Piñol.
Del primo, mettendo per un attimo da parte i suoi deliziosi romanzi, diremo che ha il merito impagabile di aver segnalato Biamonti a Italo Calvino e da lì la pubblicazione dell'Angelo di Avrigue. Del secondo, che non conosciamo, potete vedere qualcosa qui.
La cerimonia della premiazione avverrà a San Remo sabato 17 a villa Nobel.


Il 18 a San Biagio verrà inaugurata una statua di Francesco Biamonti dello scultore Marani (nella foto). Non entriamo nel merito dei pregi o meno di quest'opera, sono considerazioni che lasciamo volentieri ad altri. Vorremmo solo che chi legge queste note andasse a questo pagina del sito di Francesco per vedere cosa pensava di queste cose. Tra l'altro come webmaster del sito ho ricevuto parecchie mail che mi chiedono quanto questa statua sia costata. Sembra un ferreo segreto di stato, ma cosa c'è mai da nascondere?.

8 commenti:

  1. Spiace sempre pronunciarsi sulla statua che ritrae un amico; può sembrare che si critichi l'artista, che invece ci ha messo tutto il suo mestiere, quando chi scrive non sa affatto scolpire di proprio. Ma non mi pare che il ritratto di Francesco renda la complessità della sua espressione da vivo, dolce, malinconica, a volte ironica e pensosa. Qualcuno lo vede come il busto di un parcheggiatore di città, a qualcun altro non piace il cappello, stretto e gonfio come un panettone mezzo lievitato, altri ancora hanno da ridire sugli occhi aspri, quasi da rapace. Succede. Sono impegnative, le statue, soprattutto quelle dei morti recenti e cari a molti. Io non vorrei una statua, qualsiasi cosa dovessi fare prima di assentarmi. Le statue erano per gli imperatori romani un tempo e per i politici (o politicanti) e i militari in epoche più recenti. Francesco non era uomo da statue: il bronzo o la pietra rendono agressivi, superbi contro il tempo; gli scrittori come lui col tempo ci lottano in altro modo. Sul premio a Sánchez Piñol meglio lasciar perdere. Anche qui nulla di biamontiano. Ma la politica, compresa quella culturale, ha i suoi prezzi. Larsson piaceva a Dalema. A chi piace Piñol? A Veltroni? A Rutelli?

    C.E.G.

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  2. Sono d'accordo col commento precedente. Sono andata a vedere sul sito e mi è venuto da pensare che i soldi potrebbero essere spesi molto meglio se si facessero iniziative nelle scuole per far conoscere Francesco

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  3. Spezziamo una lancia :->
    ehm... io sono per la libertà di creazione artistica...Conosco Marani, conoscevo Biamonti.
    Nemmeno a me piace vedermi immortalata sui giornali o alla tv - eppure ho scritto proprio,autobiograficamente, i miei primi 25 anni- però sono grata a chi dedica energie per me. Io la statua la vedo così, non guardo solo la statua, vedo il gesto, l'amore e la passione che stanno dietro a questa scelta.
    Io so scrivere, Francesco l'ho ricordato con una pagina.
    Un fotografo lo ricorda con una foto.
    Uno scultore fa altrettanto, con gli strumenti che gli sono propri.
    Marani ha fatto il suo lavoro, come gli insegnanti di lettere fanno il loro.
    Come Biamonti faceva onestamente il suo.
    Perché tutte queste critiche?
    Probabilmente, davanti a una statua in suo onore, Francesco si sarebbe schernito, avrebbe omesso il suo valore letterario, avrebbe chinato la testa sommessamente e avrebbe detto "No grazie...". Ma in cuor suo, -un cuore dotato di profonda umanità- avrebbe apprezzato il lavoro di un altro uomo.

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  4. Ci piace il commento di Milena e non pensiamo che la statua sia costata troppo, perchè altrimenti "dietro questa scelta" ci sarebbero i soldi e non "l'amore e la passione" crediamo che l' importante sia ricordare Francesco, senza dietrologie e bizantinismi. Lui davanti a questa statua pensiamo farà un sorriso un pò storto.
    Orengo ci piace.

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  5. Non starò qui a parlare della statua. Ormai è bell'e fatta. Vorrei fare invece alcune
    considerazioni sul premio, che c'è stato l'anno scorso, c'è quest'anno, e spero continuerà
    negli anni a venire. Intanto il nome, Grinzane Biamonti. Grinzane vuol dire Giuliano Soria, che ha messo in piedi la "Premiata ditta premifici", ovvero un'azienda che produce premi, con annessi connessi e compromessi. L'anno scorso era l'edizione zero, senza giuria. E quest'anno? Qualcuno mi sa dire se su qualche giornale o su internet ha letto di questa benedetta giuria? Io non ho visto niente. E sempre qualcuno mi sa dire se c'è un regolamento, una rosa di candidati? Qui non si tratta di un mecenate che tira fuori il portafogli. Sono 40.000 o 45.000 euro pagati in massima parte dalla Provincia, e poi dal
    comune di San Remo e San Biagio. Cioè soldi nostri. E in tutto questo c'entra l'Associazione
    Amici di Francesco Biamonti di cui sono socio? Spero che Alberto Cane che ha aperto questo blog e che mi ha avvisato con una mail abbia mandato anche un messaggio ai
    responsabili dell'Associazione che possono chiarire. Non è per spirito di polemica che scrivo questo cose, ma la trasparenza non fa mai male ed evita pettegolezzi a macchia d'olio.
    Vercingetorige

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  6. Sì è vero. Se la scelta Nico Orengo mette d'accordo tutti -nessuno come lui merita un Premio intitolato a Biamonti- la faccenda della trasparenza di cui parla Vercing...non è da trascurare. Attendiamo un riscontro su questo.

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  7. speriamo non faccia la fine delle nostre a isola

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  8. In bene o in male purche' se ne parli.......

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