Circa tre anni fa una comunità di cormorani proveniente chissà da dove e partita da là per chissà quali motivi si è insediata su un grande ontano che si specchia nel Nervia (IM) tra Dolceacqua e Isolabona. Di questi grandi uccelli ne ho contato 21 e l'albero su cui risiedono sembra quasi pietrificato ricoperto com'è del guano biancastro che lo ricopre.
Ogni tanto qualcuno decolla e percorre le anse della vallata puntando dall'alto possibili prede. Pesci soprattutto. Poi una picchiata fulminea, un'immersione, un inseguimento subacqueo di parecchi metri e l'emersione con la preda nel becco. Questo più e più volte al giorno tanto che nel raggio di chilometri la fauna ittica è ormai decimata.
Domanda provocatoria agli ecologisti. Fare fuoco su questi uccelli per salvare i pesci?
Ho scattato queste foto domenica 4 marzo
Mail dal WWF Sardegna
Fare fuoco su questi uccelli non servirebbe a niente! L'esperimento è già stato tentato negli stagni e nelle lagune di Oristano con esito tutt'altro che soddisfacente. Anzi, gli spari spaventano i volatili che per ore rimangono in volo nei paraggi e questi continui spostamenti non fanno altro che aumentare il loro fabbisogno alimentare con un ulteriore aggravio di danni alla fauna ittica. La soluzione non sarebbe quindi l'abbattimento degli esemplari, ma un eventuale intervento nelle aree di nidificazione per contenere l'aumento della popolazione. Si tratterebbe comunque di un intervento assai delicato che richiederebbe studi appropriati ed il coinvolgimento di tutte le strutture preposte (Istituto Naz. Fauna Selvatica, Corpo Forestale, Università ecc. ecc.). Distinti saluti.
Luca Pinna - WWF Sardegna
Metto in evidenza questi commenti
Egregio Sig. Cane,
le rispondo con un altra domanda provocatoria: se la fauna ittica è decimata che cosa stanno a fare lì i cormorani? a crepare di fame? Loro hanno le ali e si insediano dove trovano da mangiare facilmente.
Uno dei motivi per cui i Cormorani si insediano anche nei torrenti è spesso da ricercare nelle immissioni sconsiderate e concentrate di pesce, che rende disponibili grandi quantità di proteine facilmente disponibili.
La fauna ittica italiana è allo stremo, ormai ridotta al 20-30% della biomassa ittica, sovrastata e devastata dall'immissione di specie alloctone quali Bremes, Gardons, Siluri, Pescegatti "normali" (melas) e punteggiati, Trote iridee e, molto peggio, Trote fario di provenienza estera che si ibridano con le nostre, con le macrostigma e con le marmorate. E molte altre specie di cui tralascio l'elenco, che è incredibilmente lungo.
E lei se la prende con 20 cormorani?
Una specie da eliminare ci sarebbe, eccome!!!
Buona giornata
Giulio Piras
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C.E.G. ha detto...
Ho appena parlato con Ernani Caprioglio, per quarant'anni responsabile dei servizi faunistici della Provincia di Alessandria. Il danno alla fauna ittica non sta solo nei pesci che i cormorani mangiano, ma anche in quelli (molti di più) che feriscono col becco cercando di catturarli, e che finiscono per morire perchè dalle ferite prendono infezioni e/o micosi. Quanto all'uso del fucile, oltre a rilevare che i cormorani non sono specie cacciabile, mi conferma la scarsissima efficacia di tale sistema. Un efficace controllo della proliferazione lo si può avere solo intervenedo sui nidi: d'altronde, non esistono predatori (tranne forse l'aquila...) abbastanza grossi da aggredire gli esemplari adulti. Consiglia in ogni caso di chiedere un parere all'Istituto Nazionale per la Fauna, illustrando la situazione.
Di mio aggiungo il ricordo dell'Angelo di Avrigue di Biamonti, coi "gabbiani intonacati d'aria che tornavano dalle rumentiere". Ora, che in un libro scritto almeno venticinque anni fa si notasse già che (al mare!) i gabbiani preferivano nutrirsi di rifiuti piuttosto che di pesci, deve far riflettere. Ormai, tutte le discariche, anche non sul mare - in Piemonte o in Lombardia, per esempio -, hanno la loro colonia di gabbiani.
Ma la colpa non è dei gabbiani!
Ho ricevuto alcune e-mail stizzite da varie parti d'Italia. Forse non ci siamo capiti. La mia domanda provocatoria non era un'istigazione a premere i grilletti delle doppiette ma serviva per innescare una discussione che difatti è avvenuta con interventi interessanti.