L'altroieri sera assieme alla banda di amici siamo andati su su su ad Apricale per "I sette peccati capitali" messi in scena dal Teatro della Tosse di Genova. Ogni anno, per una decina di giorni, il paese e il castello a far da sfondo alle rappresentazioni. Siamo arrivati alla ventiduesima edizione.
Gran finale in piazza, come sempre, con tutti gli attori per l'applauso finale. Ma questa volta di più, col pubblico coinvolto. Tutti i vizi perdonati, perdio, ché si vive una volta sola. Solo uno condannato in maniera inappellabile: l'avarizia.
E poi la domanda, anche facile se volete con un bel ventaglio di scelta. Quale nuovo vizio capitale, figlio di questi nostri disgraziati tempi? Un diluvio di risposte dal pubblico.
Voi cosa direste?
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Per chi se li fosse dimenticati questi vizi eccoli: superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira, accidia.
RispondiEliminaChe bello! Dico le rappresentazioni teatrali.
RispondiEliminaLa domanda: io dico superbia. Se devo dirne uno solo!
g
la corruzione!
RispondiEliminaSuperbia, decisamente e nelle persone peggiori: la mediocrità e l'ignoranza sono stati nobilitati al punto tale da diventare riferimenti positivi per il riconoscimento sociale - anche professionale ed economico - così che coloro che li incarnano e ne sono contraddistinti pensano di far parte di una presunta 'razza eletta' che avrebbe il diritto di fare di chiunque altro ciò che desidera. E questa è una prospettiva che non va affatto bene...
RispondiEliminaGola: oggi se non vai a cene non sei alla moda e io che resisto a tavola al massimo 15 minuti sono tagliato fuorida tutto.
RispondiEliminaGola: oggi se non vai a cene non sei alla moda e io che resisto a tavola al massimo 15 minuti sono tagliato fuorida tutto.
RispondiEliminaVa benissimo quello che avete votato ad Apricale!
RispondiEliminaDevi passare il 21 a Strigora! (anche prima per una torta verde di Erica!)
RispondiEliminama io direi che oggi impera la lussuria
RispondiEliminaUn nuovo vizio capitale?
RispondiEliminaAlberto, la prostituzione della mente se pagata bene.
Proporrei come "nuovo" vizio l'omologazione e il conformismo (anche se può essere una variante dell'accidia). La gola e la lussuria li derubricherei a semivizi o manie. Avarizia e superbia rimangono comunque i più schifosi.
RispondiEliminaLa lussuria è il vizio capitale del terzo millennio.
RispondiEliminaVogliamo aggiungerne uno?
L'asocialità, la non voglia di ampliare la propria rosa di conoscenze.
in fondo nessun vizio «in sè» è poi particolarmente strano, nel senso che tutti non sono che esagerazioni di istinti naturali
RispondiEliminaanche la superbia, che non mi piace, altro non è che un’esagerazione dell’amore di sè, così come l’avarizia non è che l’esagerazione dell’istinto di possedere cibo
insomma io credo l’unico vero «vizio» sia in realtà una carenza, cioè la carenza di empatia, di senso di condivisione, di spinta alla collaborazione con gli altri uomini
tutti i vizi non sono che la conseguenza dell’allontanamento da quello stato naturale di empatia, di senso di giustizia
siamo nati per essere amici, ma una serie di circostanze causa delle risposte egoistiche oltre misura
comunque se proprio debbo sceglire un vizio come esemplificativo, direi che l’avarizia lo è in maggior grado
io direi l'essere orgogliosi della propria ignoranza
RispondiEliminaLa CAFONAGGINE
RispondiEliminaCome Tina e Aleph, si' lo so', sono due, ma entrambi di pare valore.
RispondiEliminaCiao
Zac
Ciao Alberto, oggi non ho voglia di filosofare come i miei predecessori. Voglio solo augurarti un bentornato e dirti che ti invidio (ah! No. E' un peccato capitale) per lo spettacolo che credo ti sarai molto goduto. Buona domenica.
RispondiEliminaDisonestà.
RispondiEliminaquoto la corruzione.....
RispondiEliminaciao Alberto e buon ferragosto.
Ciao Alberto, mi dispiace essermi persa il teatro della Tosse.Con quale altra parola più laica potremmo sostituire peccato?
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