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sabato 15 dicembre 2012

Endorsement

Endorsement di qui. Endorsement di là. Endorsement di su. Endorsement di giù. Ormai la politica italiana si regge sempre più sull'ipotesi di un qualsivoglia endorsement mentre la lingua italiana si regge sempre meno sulle sue gambe.

Ma che cazzo sarà mai (scusate il francesismo ma quando ci vuole ci vuole) questo endorsement?

21 commenti:

  1. è una pratica tipicamente americana, con la quale solitamente i giornali e/o i giornalisti (o personaggi) più noti, dichiarano pubblicamente il proprio appoggio a un candidato presidente

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    1. Ma perché hai svelato il mistero? Non potevi aspettare un po' a lasciarci fare ironia sulla parola?

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    2. c'è però una sostanziale differenza: in america che un giornalista faccia il cosiddetto "endorsement" è normale, da noi si comincia subito a parlare di stampa comunista, giudici comunisti, artisti comunisti,ecc.
      Un giorno, forse, diventeremo anche noi un paese normale. Ma, se si ricandida B., significa che quel giorno è ancora molto lontano

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    3. Veramente mi fa abbastanza ridere che si prenda ad esempio gli USA, vedi il Veltroni di "uozamerica cansassiti", quando l'Italia repubblicana è stata fondata dal maggiore Partito Comunista d'occidente che per statuto mirava ad abbattere lo Stato borghese ed instaurare un regime marxista-leninista ispirato all'Unione Sovietica. E ci siamo dimenticati il vecchio Togliatti che andava a prendere ordini a Mosca.

      Poi con un colpo di reni e un avvitamento carpiato il PCI è diventato il Partito Democratico di Kennedy. Del quale Kennedy ovviamente si tacciono opportunamente tutta una serie di cosette, per esempio la crisi di Cuba o la guerra in Vietnam. L'importante è essere abbastanza provinciali da entusiasmarsi quando viene eletto "Obama", come se fosse uno che da bambino faceva i discorsi di assoluta ortodossia di fronte al sopracitato Togliatti, vedi alla voce Massimo D'Alema. O come se avesse cotto le salamelle al Festival dell'Unità, tra un canto andino e una mazurka.

      La confusione regna sovrana.

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    4. E poi, prendere gli USA a modello di "Paese normale" è un controsenso a prescindere. Non tanto per il "Paese" quanto per la gente che lo abita. Trattasi di gente che pensa che un bambino sia rovinato per tutta la vita se per caso vede una donna nuda ma nella sua educazione non può mancare l'abilità di smontare il fucile d'assalto del babbo.

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  2. Stai facendo la Wording Review?

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  3. è il segno semantico di quanto siamo rincoglioniti, o meglio, di quanto ci hanno, a piccole dosi, rintronato. siamo diventati bastardi della nostra lingua, una massa crescente di automi/impotenti, intenti a strisciare schermi più o meno grandi, impallinati sui congiuntivi e sulle declinazioni, intenti a soddisfare ogni desiderio a tutti i costi, produce l'inverso, il desiderio diventa l'oggetto e l'oggetto perde la sua funzione..ed il linguaggio perde il suo valore simbolico..
    evviva i Francesi!

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  4. È una investitura ma in inglese è più fico! :(

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  5. Sicuramente nelle buste paga non c e!

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  6. Non so perché, ma tale parola, richiamandomi a una canzone di Carosone, per me significa: «Quanto sei tòrsolo / con un cammello sul dorso».

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  7. è qualcuno che si prende qualcun altro sul dorso, come i cavalli, e lo aiuta ad arrivare da qualche parte.

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  8. Italiani e Francesi sulla lingua somo agli estremi opposti. Noi troppo "ricettivi", loro completamente refrattari alle parole straniere. In alcuni casi, soprattutto con acronimi e termini informatici, il risultato è davvero strano. Piccolo indovinello: a cosa corrispondono courriel, adn, ovni, fichier?

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  9. Mah, appoggiare ... la lingua di Dante sta progressivamente scomparendo (avrai notato come sono "progressista" ultimamente ;-)

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  10. tutto dipende dal risveglio mattutino, un giorno l'uno, un giorno l'altro, giusto per non far torto a nessuno - siamo grandi, quasi quanto la lingua che non utilizziamo più! ciao e buon fine settimana

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  11. Gli italiani continuano ad essere dei provinciali. Fa figo usare una parola straniera? Allora usiamola a proposito e a sproposito. Che noia!

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  12. Il termine, usato e abusato, che mi fa più incazzare è "spending review".
    I politici amano i termini stranieri, di fatto ignoranti pensano che, non conoscendoli loro, tutti gli italiani siano all'oscuro della mannaia che subiranno.

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  13. Sei autorizzato a usare tutti i francesismi che reputi idonei nel descrivere la pochezza che ci sta sotterrando, personalmente non soffro di esterofilia e cerco di tenermi ben stretta la lingua di Dante, lavo in panni in Arno...chi ne fa uso e abuso per darsi un tono...lo annegherei nell'Arno...anche se, andrebbe bene anche la tazza del cesso.

    Buona domenica Alberto ;-))

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  14. La cosa più triste è che, mentre si fa i sapientoni con parole straniere, si continua impunemente a scrivere: da, fà, và,...

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  15. E che ne dici del "rassemblement" berlusconesco? Ahahahahah

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  16. santo graal16/12/12 15:59

    Bello questo termine che indica l'ammucchiata (più o meno legale)

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  17. Che brutta parola.
    In tutti i sensi.

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