giovedì 3 luglio 2014
Quanto costa per il giudice un gatto
Aveva sparato con una pistola ad aria compressa caricata a pallini di piombo alle gatte delle vicine. Zaira non ce l'aveva fatta, mentre Tilli, pure lei gravemente ferita, era ritornata dalle sue padrone, madre e figlia, dopo costose cure del veterinario (11 mila euro). Quell'uomo era stato denunciato e adesso è arrivata la sentenza: il giudice civile riconosce alle due donne 4 mila euro (2 mila a testa) per il danno morale. Perché un gatto, è scritto nella sentenza, non ha altro valore che quello affettivo del suo padrone. Si specifica però che se gli animali al posto di essere dei comuni soriani avessero avuto un pedigree (tipo dico io di razza birmana) e quindi un valore commerciale questo avrebbe dovuto essere risarcito.
Penso che questa decisione farà discutere. E per finire non riesco a quantificare che valore abbia quel perverso uomo che ha sparato.
Nella foto Ciro, che non è del tutto mio, ma più mio che degli altri.
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mi vengono in mente tante parole per dire quanto vale quell'uomo ma è meglio che non le dica...
RispondiEliminaIo posso confermare che Ciro quando ti vede è "tutto coda alta" e quando lo chiami arriva zampettando felice!
RispondiEliminaCulturalmente orientati dall'illusoria convinzione che la natura sia a nostra disposizione, ci crediamo divinità con potere di vita e di morte sui coinquilini di questo pianeta.
RispondiEliminaDecidere il "valore" di un gatto è offensivo e scandaloso.
Beh, ti ricordo che la legge decide anche il valore di una persona quando si tratta di stabilire risarcimenti tipo a seguito di incidenti ed il valore dipende dall'età ma anche dal lavoro che uno fa...
EliminaPovere gatte...
RispondiEliminaUn risarcimento morale per un essere che vive con me e che amo, lo riterrei offensivo.
RispondiEliminaMi auguro che lui trovi qualcuno che abbia il coraggio d'impallinarlo.
Cristiana
uno che ammazza un gatto dovrà sempre difendersi dalla riprovazione delle persone.
RispondiEliminaPurtroppo ricordo un episodio terribile accaduto dalle mie parti: un tale uccise brutalmente un gatto e di lì a poco tempo massacrò entrambi i genitori.
Spiacente per tutti gli amici che hanno commentato prima di me.
RispondiEliminaMa in questo caso applicherei la legge "Occhio per occhio, dente per dente".
Ovvero, sparerei all'imbecille con la stessa arma, non avrebbe la meglio, ho una buona mira e andrebbe a tenere compagnia alla micia che non è sopravvissuta.
Meglio un gatto vivo che un coglione attivo.
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RispondiEliminaAnzi non mi voglio neanche abbassare a qualificare un elemento del genere che spara ad un gatto cancello i i commenti
RispondiEliminaAnche per il pistolero coglione "ignorantia legis non excusat" per cui
RispondiEliminaArt. 544 BIS del codice penale
Uccisione di animali
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale e' punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.
http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/codici/codicePenale/articolo/659/art-544-bis-uccisione-di-animali.html