Questa mattina ho letto su vari quotidiani che il concerto alla Scala del primo maggio in concomitanza con l'apertura dell'Expo era sold out. Visto che all'Expo si parla di cibo possibile che a nessuno sia venuto in mente di parlare come mangia, e dire biglietti esauriti al posto di sold out? Ma neanche per sogno.
E così ecco che per contrastare questi imperanti fastidiosi invadenti e perlopiù inutili anglicismi ogni mezzo è buono. Anche questa petizione lanciata da Internazionale.
Di solito credo poco al valore di queste petizioni ma questa volta la firmo. Se volete farlo anche voi andate QUI.
E visto che ci siamo sarebbe bello se scriveste una parola in inglese di cui potremmo fare tranquillamente a meno.
IoI sarei per scrivere "biglietti finiti" perché "esauriti" mi fa pensare che abbiano avuto un crollo nervoso.
RispondiEliminane avrei una marea... ogni volta che faccio una riunione e sento una di queste meraviglie lessicali mi vengono i brividi.
RispondiEliminaIo voto... Assessment!
Vuoi venire a lavorare nel mio ufficio? Qui si naviga fra gli anglicismi più assurdi e capita addirittura di ricevere mail in inglese inviate da italiani ad italiani...
RispondiEliminac'è solo l'imbarazzo della scelta: a cominciare da "leader" fino ad arrivare a "fashion"....... ps. io ho firmato.... servirà a poco, ma..... proviamoci
RispondiEliminaIo direi quasi tutte; le uniche che suonerebbero ridicole tradotte in italiano sono quelle relative alla tecnologia, soprattutto informatica ("elaboratore" al posto di "computer"? Naaaa!); per il resto, tutto è traducibile. Poi ci sono gli anglicismi brutalmente italianizzati che sarebbero da restituire scritti su un mattone - tirandoglielo dritto in testa - a chi li usa: avete mai sentito definire qualcuno "skillato"? Forse che "competente" fa troppo schifo? Puah. Il cervello di tanta gente è "sold out"...
RispondiEliminaIo l'ho già firmata. Però non so, questa cosa di voler usare l'italiano e non capire bene l'inglese, mi sembra una mia colpa e mi fa sentire obsoleta. Abbiamo un filippino, in pizzeria, che pur abitando qua da tanti anni non capisce la nostra lingua. Per un periodo, mentre la sera mangiavamo insieme, lui e il cameriere italiano parlavano in inglese e io cercavo di stragli dietro. Roba da matti.
RispondiEliminaAlbe', io farei tranquillamente a meno di tutte le parole inglesi qui in Italia, ma questo non credo sia possibile dato che vanno molto di moda e io sono un ignorante.
RispondiEliminaIo gli scriverei :andate a dare il ramato!
RispondiEliminaHo firmato. Davvero fastidiosi questi anglicismi, ma che vuoi noi siamo un popolo di provinciali, usare la lingua dei ricconi americani ci fa sentire al settimo cielo.
RispondiEliminaQuello che rattrista è che le prime ad infarcire i discorsi di parole inglesi sono moltissime giovani donne rampanti, novelle mutanti mascoline, che pensano in questo modo di essere donne di successo.
Scusa Alberto,
RispondiEliminama la lingua si evolve e non mi meraviglierei se tra 20 o 50 anni in Europa si parlasse soltanto inglese...
E' vero che in Italia questa cosetta viene usata come una moda e come una cosa che fa figo, vedi lo squallido Renzi con il suo giobatt, ma è anche vero che la lingua inglese si insinua nell'Italiano sempre con maggiore insistenza.
Poi noi siamo un popolo di ignoranti e storpiamo tutto in modo osceno, ma questo è un altro discorso.
Facciamo delle cose orride, come il "Very bello" di Franceschini, che fa orrore solo a pensarlo...
Però pensare di andare contro la storia e inneggiare alla nostra sacra lingua, santa e intoccabile, che non deve essere inquinata da inglesismi qua e là mi sa tanto di becero nazionalismo...
In fondo impara una parola oggi, leggine un'altra domani, può anche darsi che i giovani tra una storpiata e l'altra si ritrovino a conoscere un'altra lingua senza neanche sapere come e perché...
La chiamano evoluzione.
Sorry, ma non firmo!
Ciao
Il sorry te lo potevi risparmiare, si vede bene che non conosci l'italiano.
EliminaKikongo
mi ci ha spedita già Silvia Pareschi e per come chiede le cose lei è impossibile resistere :)
RispondiEliminain certe scuole del Trentino stanno adottando la terza lingua obbbligatoria nelle scuole e un sold out non è che la punta di un iceberg,,,
RispondiEliminaPensavo a "mobbing" ma poi ho letto l' ultimo post di Giglioli dell' Espresso e sono diventata "blues"
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