La calligrafia è una pratica antichissima, coltivata sia in Oriente che in Occidente dalla notte dei tempi. Oggi con i computer ci sembra strano "sporcarci le mani" per scrivere, eppure fino a qualche secolo fa alcuni sapientissimi scrivani maneggiavano con cura penne e inchiostri su carte preziose, per vergare documenti importanti o ricopiare libri. Ewan Clayton è stato a lungo monaco in un convento benedettino, dove ha imparato le antiche tecniche degli amanuensi, e oggi è uno dei più importanti calligrafi al mondo. Durante il laboratorio vi verranno insegnati i primi rudimenti di questa disciplina: serviranno pazienza e precisione, ma alla fine rimarrete voi stessi incantati dalla vostra scrittura! »»»»
Non so voi ma io continuo a scrivere a mano. Non solo a mano beninteso ma anche a mano. Forse qualcuno si ricorderà di quel post dove avevo pubblicato le grafie personali che parecchi mi avevano mandato. Allora la prendete ancora in mano la penna?
Si io lo faccio ancora... ho preso l'abitudine di appuntare le cose interessanti che trovo leggendo i libri... ho sempre amato le penne, soprattutto e stilografiche, nessun tasto o touch potrà mai sostituirle
RispondiEliminaio continuo a consumare taccuini e penne..... ed anche tastiere
RispondiEliminaHo la mia agenda, sulla quale appunto di tutto.
RispondiEliminaNon propriamente un diario, ma quasi.
Ciao.
Cristiana
Io preferisco la tastiera, lo confesso.
RispondiEliminaNo, non scrivo più a mano. Se non in rarissimi casi.
RispondiEliminaUna grande perdita, credo.
Certo che si. Per appunti, per lista spesa, per note sull'agenda. Qualche volta, prendo nota di pensieri che poi svilupperò in un secondo momento, magari per una mail. Soloche uso la scrittura a mano molto meno spesso della tastiera.
RispondiEliminaSì, perché non voglio disabituarmi. Scrivere a mano è un atto intimo.
RispondiEliminaPoco, purtroppo: quasi tutto su tastiere. Eppure un tempo ho fatto tanto esercizio di scrittura, anche le didascalie dei disegni tecnici all'epoca dell'università - quando si disegnava col rapidograph sulla carta lucida. Bei tempi...
RispondiEliminaUn bel libro sull'argomento: Todd Shimoda "Il calligrafo" Tea. Ciao Al, un abbraccio
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