Questa mattina mi sono recato all'ufficio anagrafe della mia zona per rifare la carta di identità. Pensavo di impiegare più o meno un'ora, coda compresa. E invece al banco delle informazioni mi dicono che non è più come prima. Bisogna prenotarsi e prendere appuntamento telefonando allo 020202.
Telefono. Dopo i vari prema1 prema3 prema2 prema1 finalmente riesco a parlare con un umano, anzi una umana. Gentile mi fissa un appuntamento per il 12 settembre. Oggi siamo al 12 luglio. Due mesi belli giusti. L'umana dal tono della mia voce capisce e mi suggerisce "Si lamenti pure col Comune". E visto che in qualche maniera le cose funzionano ricevo dopo qualche minuto l'sms che vedete.
Tutto questo, dicono, perché le nuove carte di identità sono elettroniche. Ma l'elettronica non dovrebbe semplificare e velocizzare quella lumaca appiccicosa della burocrazia italiana? Ah, dimenticavo. Per averla bisogna sborsare 22,20 euro. Quello cartacea costava 5,42 euro.
Sia ben chiaro. In questa città dove vivo volentieri tante cose funzionano a dovere, ma oggi questa della carta d'identità non è stata una bella scoperta.
Uh! pfui! noi qui, nell'Urbe scondìta, da mò che godiamo di questo trattamento di favore!
RispondiElimina:-)
(è ovvio, @Alberto, che la sto buttando in caciara, come diciamo qui, nell'Urbe scondìta, quando rimaniamo senza argomenti per commentare la nostra superba, inarrivabile qualità di vita...essere invidiati ci piace tanto!)
Chissà come mai qualsiasi operazione venga fatta da un cittadino diventa ogni volta sempre più complicata e sempre più costosa, ricordate i rifornimenti di benzina col gestore che ti puliva sempre il vetro e il prezzo uniforme in tutti i distributori? I biglietti dei treni fatti in biglietteria atto partenza, pure in qualsiasi stazioncina e, ad eccezione di qualche treno rapido, non servivano prenotazioni, inoltre in tutta Italia le tariffe erano uguali in base al chilometraggio e non in base all'ora o alla regione; la posta veniva consegnata tutti i giorni ad eccezione delle feste; sui tram o le corriere per il biglietto passava il bigliettaio e al telefono nessuno ti chiamava ogni 10 minuti per proporti di cambiare gestore di telefono, o luce, o gas. A volte penso: quanto mi piacerebbe ritornare ad un passato più semplice ed equo.
RispondiEliminaIo un'ora di fila solo per avere il codice Inps online. E rimproverato pure perché non mi è apparso in sogno, la notte prima, che avrei dovuto portare la fotocopia del documento di identità. Ma io sto a Roma. La capitale.
RispondiEliminaMi sa che il ritardo c'è per via che in questo periodo alcuni vanno in ferie. Anch'io ho dovuto sbrigare delle pratiche ma la responsabile era in ferie tutta settimana, sarebbe rientrata per una settimana per poi tornare in ferie altre 3 settimane, per cui se ne riparla a fine agosto.
RispondiElimina@Angelo
EliminaQui non c'è un responsabile, ma tanti impiegati. Ora capisco qualche giorno ma due mesi!
Sì, due mesi sono parecchi. Da noi il sindaco precedente pretendeva di firmarle tutte lui le carte d'identità ma comunque nel giro di una settimana era pronta. A questo punto lamentati col comune.
EliminaL'elettronica, secondo me, cambierà e semplificherà la vita (specialmente quella burocratica) quando al lavoro ci saranno gli attuali ventenni, fino a quel momento cartaceo e elettronico saranno più o meno come i padroni di cui parla Manzoni: l'uno e l'altro sul collo ci stanno.
RispondiEliminaAttendere due mesi per rinnovare una carta d'identità, è vergognoso per un paese civile e moderno! Ma siccome noi non siamo né l'uno né l'altro, indignarsi è fatica sprecata. Anzi, per tanti motivi, primo fra tutti aver dato credito a politicanti che cianciavano di "modernizzare" la pubblica amministrazione e perseguire i così detti "lavativi", noi siamo i primi responsabili di ciò che ci accade quando abbiamo a che fare con un ufficio della pubblica amministrazione!
RispondiEliminaQuei politicanti la modernizzazione e digitalizzazione, in generale, l'hanno perseguita solamente a chiacchiere e per quanto riguarda i "lavativi", hanno solo eliminato i diritti democratici frutto di lotte operaie del passato. Li hanno tolti a chi li aveva, così non li daranno a chi ancora non li aveva! I "parassiti" rimangono tutti al loro posto, soprattutto quelli appartententi alla dirigenza pubblica che oltre che essere incapaci sono pure corrotti (ci sono anche quelli capaci e onesti. Pochi).
Comunque, conoscendo un poco anche la realtà (amministrativa) di Milano, caro Alberto ti dico che lì accade ciò che sta accadendo in tutta Italia. Anzi, per ora al "nord" ancora vi salvate! In futuro sarà anche peggio per tutti noi e, per giunta, pagheremo ancora più caro ciò che fino a ieri era gratuito ed un "diritto"! Ciò che accade oggi è una conseguenza del fatto che non si fanno più concorsi per assumere personale nelle pubbliche amministrazioni, da più di un ventennio!
Chi è riuscito ad andare già in pensione non è stato sostituito da un nuovo "impiegato"! Quelli che ci sono ancora, come me, dovranno rimanere nella pubblica amministrazione in cui lavorano, fino a quasi 70 anni. Te la figuri sta gente in ufficio a quell'età, quando sarebbero da buttare già oggi che di anni ne hanno 60???
Inoltre, quei pochi che sono rimasti, in una città come Milano (ma anche Roma, Torino, Napoli, Bologna...), un giorno si occupano di anagrafe, un altro di immigrazione, un altro di cittadinanza, un altro ancora di stato civile..... e ancora e ancora competenze, a rotazione!
Ed allora, soprattutto in grandi città come Milano, l'utente, cioè noi, aspetta! E in futuro, come detto, andrà anche peggio!
Perché mantenere la pubblica amministrazione a questi livelli (di qualità) è "voluto", è intenzionale. Serve ad esasperare la cittadinanza e, al momento giusto, tirare fuori dal cappello magico la soluzione: "privatizzare"! Privatizzare il "servizio pubblico". Concetto e sistema già diffuso in tanti settori e servizi che una volta erano "pubblici" ed utile solo a chi specula sugli stessi.
Dimenticavo: "l'umana" che ti ha fissato l'appuntamento, era di un call center privato? Perché è già così in tante pubbliche amministrazioni! La così detta "assistenza agli utenti" è in mano a privati!!!
Avremmo dovuto pretendere altro dai nostri politici! Purtroppo, ci siamo lasciati fregare!
Succede anche a Trieste,per questa ragione sono privo di carta di identità da più di un anno.
RispondiEliminaLa cosa assurda è,che il ducumento elettronico io già lo possiedo ,ma non lo si può rinnovare elettronicamente.
Ciao fulvio