Ieri hanno aperto il corteo dei sindacati di base del primo maggio i rider delle consegne di cibo a domicilio.
Diventare ciclofattorino per le piattaforme digitali di food delivery è facilissimo. Basta avere una bicicletta, uno smartphone, iscriversi al sito e iniziare ad attendere che l'algoritmo dell'applicazione inizi ad incrociare la propria posizione gps con le richieste di consegna di cibo dai ristoranti della città. Per migliaia di persone è un lavoro, senza diritto alcuno. Proprio niente di niente. Tanto a consegna. E se si cade? Peggio per te. E se hai l'influenza? Peggio per te. Eccetera. Intanto le società dell'algoritmo si ingrassano sulla pelle di chi pedala e in Italia non pagano un euro di tasse. 4 punto zero, 5 punto zero, 6..., si arriverà di questo passo alla schiavitù vera e propria, come una volta. Anche in altri campi.
Il fardello da portare in bici a destinazione
fenomeni interessanti
RispondiEliminaDici bene, stiamo correndo a grandi passi verso un nuovo medioevo del lavoro
RispondiEliminaIn pochi hanno soldi per 4-5 generazioni e la forbice si apre sempre di più
RispondiEliminaManco se mi pagassero un miliardo a consegna! Spiace dirlo, ma se fossi disoccupato di lavori in nero ne troverei a gogò senza andare a fare lo schiavo pedalatore per quegli avvoltoi.
RispondiEliminaQuesto post è l'ennesimo esempio di quanto la cosiddetta "sinistra" si sia distaccata dalla realtà.
RispondiEliminaVado a spiegare: quando ero ragazzo, tipo gli anni Ottanta, quei lavori erano limitati agli studenti o a chi voleva tirare su un po' di soldi in un periodo limitato. Ne abbiamo fatti tutti, di simili, dall'attacchino alle consegne di alberi di Natale.
Poi le elite apolidi e mondialiste vi hanno raccontato quanto era bello il mondo senza frontiere, l'umanità meticcia ed equalizzata, via gli Stati, via le Nazioni, via i Popoli, libertà di muovere merci e persone.
Il risultato è che si è inevitabilmente scatenata la competizione in basso. Tutti i lavori che non richiedono una qualifica sono presidiati dagli immigrati. Non esiste più la distinzione tra "lavoro vero" e "lavoretto temporaneo", è tutto e solo un "lavoretto" in cui la legge della domanda e dell'offerta è spietata. Che poi mi fa ridere la storia delle consegne a domicilio, argomento dei fighetta che ordinano da mangiare fuori per non farsi due spaghi con le loro manine. Girate un po' in periferia, guardate cosa succede nei retrobottega o nei cantieri, che gente ci lavora e con quali "diritti".
Battetevi le pacche sulle spalle a vicenda, perché questo mondo l'avete voluto voialtri.
L'insicurezza lavorativa dei giovani fa comodo al potere per due ragioni: ingrassa i pochi e la precarietà rende fragili e quindi meglio governabili.
RispondiEliminaAhimè.
Non producono niente e sfruttano il lavoro degli altri: bastardi
RispondiEliminaForse servirebbe, nel nostro piccolo, boicottare le aziende che "schiavizzano" questi ragazzi.
RispondiEliminaE' vero, ognuno nel proprio piccolo potrebbe fare sicuramente qualcosa, perché quel "piccolo" diventa "grande" se moltiplicato per tanti.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
Queste compagnie di schiavisti che vendono cibo a domicilio sono figlie di un padre ben noto: l'ozio. La gente ormai "fa troppa fatica" a fare qualunque cosa, e allora nascono le case domotiche "faso tuto mi" che bisogna comandare da remoto perché anche solo accendere una semplice luce è troppo faticoso - e poi cani e porci ci entrano e fanno quello che vogliono. Nascono i supermercati dove puoi fare la spesa online, con tanto di fattorino schiavizzato che te la porta a domicilio. Nascono queste catene di cibo a domicilio con tanto di pedalatori pagati a cottimo, che per portare da mangiare a te non mangiano loro. Nascono le automobili che frenano, parcheggiano, addirittura si guidano da sole, e poi vanno ad ammazzare gente perché non sanno come reagire in caso di emergenza. Tutto questo mondo nasce perché la gente vuole tutta quanta trasformarsi negli umani palle di lardo e totalmente inerti come nel film Wall-E. Diamoci una sveglia, gente; torniamo al modo di vita dei nostri genitori!
RispondiEliminaè una corsa verso l'abisso dei diritti
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