Qualche giorno fa passavo in via Hanbury a Ventimiglia davanti al mio vecchio liceo classico il cui edificio è diventato una scuola francese, quando mi ha colpito questo cartello appeso a un muro sulla strada.
Il bambino non ha mangiato.
Il bambino ha mangiato un po'.
Il bambino ha mangiato tutto (evviva)
Ripeto, sulla pubblica via.
Sollecitato da un commento pubblico anche i menu che erano lì a fianco e che potete ingrandire
QUI tutte le foto del sabato (257 post).
Fino a qualche anno fa noi lo esponevamo fuori di ogni singola classe, poi col discorso della privacy non lo abbiamo più esposto. Sulla strada è assurdo o forse era volato via e qualcuno lo ha appeso, mah! Quello che mi colpisce è il numero di bambini per sezione, noi ne abbiamo 28 per sezione.
RispondiEliminasinforosa
@sinforosa
EliminaNo no, è proprio ufficiale, tanto che a fianco ci sono anche i menu che adesso pubblico.
Ma la legge della privacy non vale? C'è l'extraterritorialità come per le ambasciate?
RispondiElimina@amanda
EliminaAh ah, sembra proprio così.
La privacy è una balla: l'ho visto benissimo quando si è consumata la vicenda del mio ex marito,si firmano 10 pagine per una tessera di supermercato, poi i dati personali vengono diffusi al primo scemo che passa.
RispondiElimina@Sara
EliminaOrmai i nostri dati sono venduti al mercato.
bah! non mi sembra una gran violazione della privacy!
RispondiElimina@silvia
EliminaInfatti. Ognuno ha la sua opinione sulla privacy.
E' vero, i nostri dati sono una vera e propria "mercanzia". Infatti bisogna sempre fare sempre molta attenzione ai propri dati e mi guardo bene dal darli in giro. Riguardo la scuola non saprei dire, ma anche lì è necessaria la privacy soprattutto nelle scuole materne come nelle foto del post.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
@accadebis
EliminaSocietà come facebook stanno facendo miliardi su miliardi con i nostri dati.
mi pare un menu ricco e vario. non capisco il senso della pubblicizzazione.
RispondiEliminaun plauso alla coerenza di riccardo. buon giorno
@antonypoe
EliminaRiccardo deve essere essere una bella peste.
si porterà le brioches di mariateresiana memoria da casa :)
Eliminaciao
Non è tanto questione di privacy - tanto il menu è lo stesso per tutti i bambini. È questione di quanto poco gliene possa fregare, alla gente che passa, che Pinco Pallo s'è scofanato tutto e Ciccio Panzetta non ha mangiato quasi niente. Eppure tutti gli asili d'Italia (ah, già: sqkhuole per l'infanzia...) espongono quel tipo di cartello sotto il naso di un mucchio di gente che dice "E allora?".
RispondiElimina@Zillo
EliminaIo sono rimasto sorpreso perché era sulla strada.
Patetico
RispondiElimina@ReAnto
EliminaSono tempi questi...
E 'sti cazzi, come dicono a Roma.
RispondiElimina@Ginus
EliminaNon lo dicono soltanto a Roma.
A me più che "la privacy" colpisce il fatto che sia necessario informare i genitori di quanto hanno mangiato i figli, ma forse dietro c'è tutto un discorso di pagamento della mensa.
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