Bello l'accostamento tra un mondo che sa ancora di antico e che fatica a sopravvivere alla così detta modernità e quella stessa modernità espressa da un mestiere della così detta "gig economi", come quello del rider, modello economico che necessita di individui che rinuncino. E rinuncino. E rinuncino ancora.
Il fattorino (io uso l'italiano, altrimenti conversiamo in inglese) e lo sradicato andino. Sono due segni di una società di artificializzati e, appunto, sradicati. I primi non sanno più cucinare, non hanno un rapporto con la Terra Madre, con i suoi prodotti, ormai sono diventati anche degli ignoranti, degli incapaci in cucina e ordinano il cibo sfruttando il lavoro di fattorini precarizzati. Più o meno sono quelli passati da Lenin a Steve Jobs. I secondi sono il risultato, le vittime dell'aver abolito il diritto a vivere dignitosamente radicati nella propria terra con le apologie per cretini sul presunto diritto (?) a migrare in massa in modo ondivago, contribuendo alla distruzione globale e culturale ed ecologica e alle forme peggiori di conflitto tra poracci funzionali alle oligarchie ultracapitalistiche auoteferenziali e parassitarie (non è affatto un caso che i parassiti della grande finanza globalspeculativa siano tra i mentori, apologeti e finanziatiori di questa distruzione globale), alla liquefazione globale funzionale a potentati cosmopoliti e alle loro mire egemoniche globali.
Proprio così. Buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Dura la vita.
EliminaLode a chi lavora!
RispondiEliminaVa benne quanndo un lavoro lo si ha.
EliminaSimpatico questo post. Bravo.
RispondiEliminaUn salutone
Ho fermato l'attimo.
Eliminamodi diversi di portare a casa la pagnotta
RispondiEliminaMolto diversi.
EliminaIl musicante andino, almeno, non deve pedalare come un pazzo in mezzo a un traffico che potrebbe spiaccicarlo come un moscerino.
RispondiEliminaE magari il nusicante ci prende gusto a suonare.
Eliminastorie "urbane" diffuse...
RispondiEliminaSi intrecciano mondi diversi.
EliminaBello l'accostamento tra un mondo che sa ancora di antico e che fatica a sopravvivere alla così detta modernità e quella stessa modernità espressa da un mestiere della così detta "gig economi", come quello del rider, modello economico che necessita di individui che rinuncino. E rinuncino. E rinuncino ancora.
RispondiEliminaCerta modernità non si può proprio dire che sia progresso.
EliminaIl fattorino (io uso l'italiano, altrimenti conversiamo in inglese) e lo sradicato andino.
RispondiEliminaSono due segni di una società di artificializzati e, appunto, sradicati. I primi non sanno più cucinare, non hanno un rapporto con la Terra Madre, con i suoi prodotti, ormai sono diventati anche degli ignoranti, degli incapaci in cucina e ordinano il cibo sfruttando il lavoro di fattorini precarizzati.
Più o meno sono quelli passati da Lenin a Steve Jobs.
I secondi sono il risultato, le vittime dell'aver abolito il diritto a vivere dignitosamente radicati nella propria terra con le apologie per cretini sul presunto diritto (?) a migrare in massa in modo ondivago, contribuendo alla distruzione globale e culturale ed ecologica e alle forme peggiori di conflitto tra poracci funzionali alle oligarchie ultracapitalistiche auoteferenziali e parassitarie (non è affatto un caso che i parassiti della grande finanza globalspeculativa siano tra i mentori, apologeti e finanziatiori di questa distruzione globale), alla liquefazione globale funzionale a potentati cosmopoliti e alle loro mire egemoniche globali.
Il progresso verso il peggio.
No grazie.